Belli gli heel hook, ma sono cosa giusta in gare amatoriali?

E’ di qualche giorno fa la notizia (sembra confermata da Flograppling) che nei tornei ibjjf verranno resi legali Heel hooks e i knee reapers. Per chi non sa di cosa sto parlando sono rimando all’articolo di Jack Botinha (nomen homen :-) e mi riprometto di pubblicare un articolo specifico su cosa vuol dire “subire un leg lock” (magari da qualche esperto).

in due parole la IBJFF (organizzatrice di quasi tutti gli eventi che contano nel bjj) ha deciso di mettere heel hooks per le cinture marroni e nere nel NO-gi:  in questo articolo vi espongo un po’ di idee sparse sulla cosa, su cui vi prego di commentare (potete anche insultare jack).

Cosa sono i leg lock

I leg lock sono le tecniche alle gambe (ginocchia, caviglie etc etc) che negli ultimi anni stanno prendendo sempre più piede.

Se vi hanno mai finalizzato in malo modo sapete che le braccia fanno un primo pop, e solo al sucessivo strappo l’infortunio è davvero grave.
Per i leg lock sembra che invece sia da zero a cento istantaneamente. Un heel hook tirato un po’ più forte non permette di essere stoppato in tempo battendo.

E rimani zoppo. Bella rottura di coglioni.

Leg Locks: lo stato attuale

La storia

Le tecniche di leva alle gambe sono sempre state ai margini della comunità del Brazilian jiu-jitsu, e questo per vari motivi.

Il motivo ufficiale è che sono dannose per chi le subisce, e anche poco saggie praticarle “in strada” (su questi argomenti ci torniamo sotto, parta pazienza)

il motivo ufficioso è che i Gracie ai tempi durante una delle loro sfide con le altre palestre si sono prese delle grasse palate dalla scuola di Fadda (l’unica cintura corallo non di lineaggio Gracie) e quindi hanno preferito evitare che questo genere di tecniche fossere troppo invasive, vietandole nelle gare.

Belli gli heel hook, ma sono cosa giusta in gare amatoriali? 1E’ anche vero che i leg lock erano una grossa prerogativa del Catch Wrestling e da un punto di vista marketing i Gracie hanno fatto di tutto per distanziarsi dal passato e dai forzuti.

Se sei interessato alla storia del BJJ dal punto di vista di uno che non apprezzava i Gracie consiglio il libro Choque: The Untold Story of Jiu-Jitsu in Brazil 1856-1949: Volume 1. (lo trovi qui: https://amzn.to/30TX2Dn )

Il risultato:

Nel Valetudo quindi i leglock hanno avuto molto poco spazio.

Nelle MMA tranne qualche praticante di alto livello (Imanari e Palhares) non sono mai state utilizzate davvero molto.

E’ solo negli ultimi anni che grazie a Danaher e la sua Death Squad che il leg game è esploso. Si vedono sempre di più praticanti che hanno un gioco di alto livello e che hanno fatto dei leg lock il loro marchio di fabbrica.

Da spettatori (ma anche praticanti) siamo tutti contenti che i leg lock abbiano la loro dignità nel bjj.
Piccola nota: al momento la specializzazione che ne fanno alcuni mi sembra più per sfruttare le lacune di molti che per la validità perpetua di queste: mi aspetto che tra qualche anno vedremo il picco dei leglock per poi un calo fisiologico, esattamente per come succede per molte tecniche (50/50, berimbolo etc etc).

Non vi nego che quando c’è un evento PRO in cui sono vietati gli heel hook mi sembra sempre che questo sia castrato. Ed è per questo che sempre più eventi pro di grappling hanno un regolamento quasi full (quasi perchè le brutalità del catch sono ancora spesso vietate).

Questo ci porta al (prospettato) cambio di regole nella IBJJF. Ibjjf che ricordo non è famosa per gli eventi pro, ma quelli amatoriali. Sul fatto che poi ci siano i più grossi campioni è un altro discorso, che confonde le acque.

ma ho sottolineato la parola PRO ed amatoriale perchè secondo me è lì il punto di discussione.

E’ giusto che un amatoriale si faccia scassare tutto?

La IBJJF è famigerata per costare tanto (ok la qualità degli eventi è alta e quindi il prezzo potrebbe essere corretto) ma anche per non essere la più amorevole delle organizzazioni (ricordo l’infortunio a una nostra cintura nera nel 2012 all’europeo).

Sono sicuro che questo ultimo aspetto sia molto migliorato in questi anni, e di sicuro questo problema non si pone in italia, dato che gli eventi che ho visto erano organizzati come degli orologi, ma la domanda rimane lecita anche se hai il supporto giusto dagli organizzatori: “E’ ecologico che un amatore rimanga zoppo a vita per una gara?”

Chi sono i praticanti di bjj

Il bjj è al guado: da una parte c’è ancora una componente di “arte marziale” etc etc, ma è ormai chiara la tendenza di renderlo uno sport inclusivo.

Non solo guerrieri ma anche ragazzi (vedi tutta la serie delle Young Guns curata dal nostro prode Matteo,) i divi di hollywood,  donne, impiegati di banca, gli over 40, genitori che si allenano 3 volte al mese.

Insomma il Brazilian jiu-jitsu potrà essere come e più grande del Judo negli anni 70, ma non può diventarlo se la gente si scassa in gara o in palestra.

Personalmente per quanto mi possa piacere il leglock game, appena uno mi prendo una gamba batto. Sbatte sega se potevo uscire, se non è pericoloso, se se se….

se mi faccio male a un braccio, muovo male un braccio e sono limitato per la durata in cui questo guarisce, se mi azzoppo i costi sul resto della mia vita sono troppo alti.

Ovviamente io parla da uomo di mezza età, poco allenato, con famiglia e altri cazzi nella testa.

Distinguo tra gi e nog-gi

Il fatto di fare un distinguo tra gi e no-gi è importante e permette di proseguire con questa strada: da una parte gli atleti con aspirazioni pro (in mutande e maglietta in tessuto sintetico che puzza di cane morto) e dall’altro lo sport più inclusivo del mondo (col pigiama con le figurine attaccate) :-)

Il fatto che questi siano destinati solo ad alte cinture mi sembra il minimo. Ma devo dire che solo perchè un master 3 è diventata marrone dopo 15 anni di pratica non ha piacere ad essere azzoppato anche se è marrone.

il fatto di rendere legali queste tecniche obbliga anche chi proviene da altre discipline (lotta tipicamente) a dover imparare a lottare a terra e da anche un contentino ai praticanti di Sambo… quindi tutto sommato non mi fa impazzire come idea, ma capisco bene le motivazioni.

E’ giusto che un PRO si faccia scassare?

Qui entriamo nel mondo delle libertà personali.

Personalmente credo che una persona se sana di cervello può gestire il proprio corpo come crede. E questo vale anche per il combattere.

Amo il valetudo, mi sono visto molti Rio’s Hero, e come dicevo sopra un Torneo Pro senza regole full mi lascia sempre l’amaro in bocca.

Ma stiamo parlando di professionisti, persone che hanno lasciato la via della salute per andare in quella dei risultati. Non tutti sono come loro.

“Più distante è dalla realtà meno efficacia ha un’arte marziale”

Questa è la vera ragione: introdurre gli heel hook (per le cinture più alte) rafforza la similitudine con una situazione reale…

Chiediamoci però:

  1. ma è vero?
  2. Ha un senso investire tutto quel tempo per impare delle tecniche in più quando potresti imparare meglio quelle che già ci sono?
  3. Legalmente i leg lock hanno un senso?

vediamoli uno a uno

I leg lock avvicinano il BJJ alla realtà

non sono sicuro che sia vero. Secondo me il Gracie jiu-jitsu  applicato al Valetudo è quanto di più vicino ci sia a uno scontro reale:

  • pugni (mediocri) + calci (da schifo) > takedown > posizione > (finalizza).

Escludendo dalla variabile i soccer kick (frequentissimi nelle fagiolate) e gli stomp (prima cosa che mi viene in mente quando uno ti si avvinghia a una gamba) possiamo davvero parlare di contesto reale?

Se vogliamo avvicinarci alla realtà miglioriamo i nostri take down, i nostri side control, la capacità di prendere la schiena e fare guardia chiusa / mezza con knee shield. e quelle 3-4 finalizzazioni davvero utili sempre (mataleao su tutti). Davvero metteresti un alto livello di leg lock nel tuo bagaglio se il tuo obiettivo è la difesa personale?

Tempo investito / risultati

riformulo la frase sopra: Davvero metteresti un alto livello di leg lock a discapito di altre tecniche se il tuo obiettivo è la difesa personale?

Quanto tempo posso investire nell’allenamento? qualcuno si allena 8 volte a settimana, i più si allenano 2-3 volte. altri qualche volta al mese.
qualcuno è giovane e agile, altri sono dei blocchi di cemento.

A voler essere razionali:

dove conviene investire le energie?  nei leg lock o nei takedown?  nelle finalizzazioni dalla guardia o nel berimbolo?

Abbiamo un numero finito di ore. dobbiamo chiederci perchè lo facciamo e lavorare per ottimizzare quell’area, soddisfacendo comunque le altre.

Qual è il mio obiettivo? Salute? forma fisica? divertimento? vincere gare?

Anche se sei un amatore, hai idea di partecipare a tante gare o magari farai qualche garetta giusto per sentire l’eustress di una gara?

in questo caso quando è corretto imparare il leg lock game di alto livello? Quando smetti di combattere

Ultimo ma non ultimo:

i leglock sono davvero la scelta migliore quando si arriva all’extrema ratio?

Abbiamo visto che non sono così sicuri da tirare, sappiamo anche che le tecniche di rottura non fermano per forza l’aggressore e le sue eventuali armi… ma anche se ci riusciamo quanto alto è il rischio di una denuncia e di pagare dei danni? lasciare zoppo uno per “legittima difesa” è un davvero difendibile come tesi?

  1. Covid permettendo. Da un heel hook fallito si può trasformare in un kneebar , toe hold sempre ruotando o un calf slicer inverso. Ci sono ottimi maestri anche per chi non parla polacco. Nel nord UK potete trovare Ian Entwistle ,Paul Sass ( terry Etim suo compagno ottimo grappler ma non di leglock)Farei notare anche anche le percentuali di submission sulle vittorie. Per la difesa personale sconsiglierei la mount position quando la differenza di peso e muscoli è notevole ( se sei 70kg e il tuo avversario fa 140 kg con i manubri su panca)

  2. Ibjjf deve vendere e ora grazie alla DDS le leglock stravendono.
    Detto ciò sarebbe meglio allenare i takedown.. si credo di sì.
    Ma come dove e con chi? La lotta ,fatta da un vero lottatore,non è che tutti la trovano sotto casa e soprattutto, la Lotta,non è per tutti.

    • quello che dici Simone sono i due veri problemi.
      La gloriosa lotta sta sparendo e anche se sei di una grossa città non è banale trovare una palestra comoda.
      é anche vero che la lotta non è per tutti, ma con una didattica meno anni 30 (del 1900) forse si potrebbe trovare il giusto equilivrio per insegnare due take down decenti anche alle mezze seghe come me.

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