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È nata il 7 novembre 1995 a Guarapari, una città costiera situata nello stato brasiliano di Espírito Santo.
Yara Soares è una cintura nera brasiliana di Jiujitsu sotto la guida di Luiz Guilherme (Guigo), che si è allenata a lungo anche con Lloyd Irvin e ha rappresentato sia le accademie Guigo JJ che, appunto, Team Lloyd Irvin. La Soares è ormai ampiamente riconosciuta come una delle migliori atlete nella divisione dei pesi massimi del circuito IBJJF, dopo aver conquistato due titoli mondiali consecutivi nelle cinture viola e marrone (2018, 2019).
Yara viene da una famiglia di atleti, principalmente maratoneti, tant’è che ha iniziato proprio con l’atletica cimentandosi da subito nel contesto agonistico. Ed è proprio grazie all’esperienza accumulata in tale ambito, sin da giovanissima, che la giovane brasiliana ha imparato l’etica del lavoro che l’avrebbe portata gli anni a seguire ad avere successo nel suo percorso negli sport da combattimento.
Sembrerà una cosa scontata ma mi sembra evidente che quando si analizzano, seppur in maniera approssimativa, le vite di questi giovani atleti, emerge sempre una determinazione ed un’etica del lavoro veramente notevole. Questo è a mio modestissimo avviso, un richiamo all’essenza del lavoro. Senza etica, senza sacrifici, senza reale disponibilità non si raccoglie frutto. Nemmeno se si ha la fortuna di avere il talento più cristallino del globo.
A diciotto anni, scoraggiata dalle incerte prospettive economiche che vedeva in una eventuale carriera sportiva nella pallamano (all’epoca praticava questo sport di squadra), pur avendo raggiunto dei buoni risultati molla e decide di provare qualcosa di differente. È così che nell’aprile 2014 si unisce al corso dell’allora coach Tony Bergamo.
Come già avvenuto con l’atletica, Yara si è confrontata subito con le gare e questo ulteriore passo è stato determinante per farle capire che voleva fare questo nella vita. Di conseguenza ha subito cercato un’accademia che gli desse maggiori possibilità di crescita da un punto di vista competitivo e si è quindi recata alla Striker Academy di Thiago Oliveira, la palestra dalla quale per intenderci è uscita la fenomenale campionessa Fernanda Mazzelli.
Dopo essersi guadagnata la cintura blu ed aver trascorso diciotto mesi alla Striker, a seguito di una borsa di studio concessa da Luiz Guilherme si è trasferita a San Paolo per allenarsi presso la sua accademia. Guilherme è un coach molto rispettato nonché ex campione del mondo e la collaborazione con Lloyd Irvin ha permesso a Yara di allenarsi e competere anche negli Stati Uniti.
Nel 2019, dopo aver conquistato il doppio oro ai Pans, è stata promossa marrone da Irvin in accordo con Guilherme. Solo due mesi dopo vince i worlds e si porta a casa il metallo più prezioso al São Paulo BJJ Pro e al São Paulo Open. Nonostante non fosse in linea con i parametri temporali stabiliti da IBJJF per partecipare alle sue competizioni, nel dicembre successivo è stata promossa cintura nera. Di conseguenza i primi mesi dopo la promozione è stata impossibilitata a partecipare alle competizioni da cintura nera. Viceversa ha potuto gareggiare nel circuito AJP dove ha ottenuto un bell’argento all’Abu Dhabi Grand Slam del 16 gennaio 2020 nel quale ha perso la finale contro la fortissima Gabrieli Pessanha, per soli tre punti.