IL TEST DI LESNAR SCOMPARE DAL DATABASE USADA

Bizzarro quanto è accaduto la settimana scorsa sul database pubblico dell’USADA. Il numero di test random in carriera per Brock Lesnar è stato cambiato da sei a cinque.
Un portavoce per l’USADA ha dichiarato che si è trattato di un errore tecnico:

Noi aggiorniamo la pagina degli storici per atleta del database USADA/UFC settimanalmente. Durante un’aggiornamento nella settimana del 15 ottobre, abbiamo riscontrato un errore tecnico che ha causato la non corretta esposizione delle informazioni sulla pagina. Il corretto storico dei test[per quella settimana] è di 1 test, non due. Il problema è stato risolto e il numero di test è ora corretto. Stiamo ancora investigando lo specifico errore tecnico che ha causato ciò.

Significa che quella settimana, la prima in cui Brock rientra nel bacino degli atleti sotto USADA, il conto dei test sarebbe dovuto passare da quattro a cinque. Invece è passato inizialmente da 4 a 6 finchè USADA non se n’è accorta dopo 7 settimane durante i loro controlli al database.
Il tutto è stato documentato e archiviato da un prode detective con lo pseudonimo di @dimspace su twitter:

Una svista del genere non è mai successa prima nel programma USADA/UFC, ed è curioso che capiti proprio a Brock Lesnar.

Il responsabile UFC per l’antidoping, Jeff Novitzki si è detto non allarmato:

Ho accesso ad un database più specifico di quello pubblico, che mostra la data del campione prelevato, che tipo di campione è, e qual’è il risultato appena è disponibile. Da quanto ho capito il sito pubblico riportava due test per l’ultimo quarto del 2018, ed è recentemente stato corretto ad un test. Io ho sempre visto un test per Brock Lesnar, un campione di urine con risultato negativo.

Jeff Novitzki si è detto certo e fiducioso che l’USADA alloca il corretto numero di risorse per testare Brock Lesnar.
Il più attenti però ricorderanno che Brock era stato derogato dalla regola dei 4 mesi di test quando ritornò per sfidare Mark Hunt a UFC200 nel 2016. Era una regola non facente parte dei protocolli antidoping internazionali ma imposta dall’UFC che in quanto promoter aveva organizzato il match all’ultimo e necessitava di una deroga. Poi però Brockolone risultò positivo all’antidoping ma a match e relativi incassi già avvenuti.
Questa volta per il ritorno contro Cormier, visto il negativo, anzi positivo, precedente, l’UFC si è imposta di aspettare quattro mesi a partire dalla fine della squalifica di Lesnar.

Perciò chissà cosa ne è stato di questo test?Da malpensante dico che potrebbe essere stato un campione di sangue con molti più dati rispetto ad uno di urine.
E’ palese soprattuto per quanto accaduto ultimamente con Jon Jones, come l’UFC non stia solo lì a subire tutto ciò che fa l’USADA ma è anzi colei che paga l’organizzazione antidoping per testare i propri atleti.

  1. Ahahahh Complottista!

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