Recensione libro: Stefania Bianchini – La combattente

– articolo originario apparso qui: https://www.cocooa.com/stefania-bianchini-la-combattente/
Stefania Bianchini – La combattente è un libro passato senza clamore, e ciò è un peccato: Stefania Bianchini è a tutti gli effetti il prototipo del fighter donna. Nata negli anni ’70, ha raggiunto l’apice della sua forma nel periodo 90-2000, e in questo periodo è riuscita a conquistare tutto il possibile, pur avendo combattuto quando ancora il pugilato era vietato in Italia… In un certo senso – con i dovuti aggiustamenti mi ricorda un po’ l’energia di Ronda Rousey. Con questa autobiografia, co-firmata con Antonio Veceri, Stefania Bianchini ci fa vedere come una persona diventa davvero una campionessa.

Inoltre, se avete vissuto a Milano in questa scena di sport da combattimento, è molto bello poter ritrovare in questo libro molti luoghi e personaggi famosi come Alberton, Sirtori, Pinto, Tumazzo, la palestra Doria…

Cosa mi è piaciuto di Stefania Bianchini – La combattente

Ciò che mi è piaciuto particolarmente di questa autobiografia sono le cose che si possono imparare da una campionessa:

  • Capacità di prendere delle scelte
  • Uscire dalla zona di confort
  • Agire nella direzione della scelta intrapresa con determinazione
  • Divertirsi
  • Circondati di un ecosistema positivo.

Prima di tutto la capacità di fare delle scelte: si dice che è il momento delle scelte quello che forma il destino di una persona e Stefania ogni volta che aveva una scelta nuova da fare, ogni volta che aveva un’occasione – anche se era un salto nel buoio – non ha mai esitato a prenderla. Sapeva a che rischio andava incontro, sapeva che c’erano delle potenziali sconfitte, non sapeva magari dove sarebbe andata a parare ma ha sempre deciso di prendere una decisione e di portarla a termine.

Da l’essere una ragazza normale che ha deciso di praticare karatè per “curiosità” per poi praticare sport da contatto, per poi diventare una campionessa, uno degli insegnamenti più importanti che esce più volte nel libro è: se vi capita un’occasione e volete diventare qualcuno prendi quella dannata occasione.

Tante saranno le occasioni che vi verranno proposte nel corso della vita, scegliete quelle giuste, ma anche semplicemente a volte tentatele, e la strada si aprirà davanti a voi; se si è sempre nel proprio guscio e si ha sempre paura di fare una scelta, oppure si cercano soltanto le scelte in cui il risultato è assicurato non si potrà mai arrivare in alto.

Altra cosa interessante è la forza iconoclasta di Stefania, che è stata la prima “donna pugile” italiana a tutto tondo, è stata una delle primissime e una delle più forti. E’ a tutti gli effetti una fighter che ha combattuto tanto anche nella kick boxing e persino nella shoot boxe (che è un set di regole di quella disciplina che adesso è conosciute come MMA): si è trovata con grande determinazione a sfidare più volte l’ignoto. Questa è un’altra grande lezione che si può imparare da questo libro, una volta che si prende una decisione, una volta che si decide di andare avanti bisogna farlo con tutte le forze e anche con il coraggio, dice sempre, “della bambina che combatte contro le onde: non sai mai cosa succede, ma almeno divertiti”.

Ultimo punto importante per diventare una campionessa che si apprende dal libro Stefania Bianchini – La combattente è la capacità di gestire tutto quello che ti sta intorno, l’ecosistema delle persone che lavorano con te, le persone che ti aiutano ad allenarti, le persone a te vicine e i tuoi cari, ma anche soprattutto quello che viene chiamato l’inner game, ovvero il tuo stato psico-fisico-emotivo. Chi ha fatto coaching con me (o qualcuno della scuola dove ho studiato – non ho la scienza innata in me :-) sa bene la differenza che passa tra l’affrontare una sfida con uno psico-fisico-emotivo di normale operatività contro un cosidetto “stato di alta performance”.

E’ chiarissimo da queste pagine che i risultati di Stefania sono stati più eclatanti e più esaltati quando tutto era un’alchimia perfetta: quando l’allenatore, lo spogliatoio, i genitori, il fidanzato e la sua testa erano tutti allineati, è stato quando tutto andava nella stessa direzione che ha avuto i risultati migliori. Quando qualcuna di queste cose incominciava ad incrinarsi, a non andare più nella sua stessa direzione hanno incominciato ad arrivare le sconfitte. Nonostante questo, Stefania è riuscita a capire qual era il momento giusto per ritirarsi, ha tentato il tutto per tutto e anche in questo caso ha preferito quando ancora era all’apice – sebbene non più campionessa. Quindi bravissima anche lei che è riuscita a prendere, anche in questo caso, la decisione giusta e non si è trovata a continuare soltanto per noia oppure per routine.

A chi consiglio la lettura di Stefania Bianchini – La combattente ?

Consiglio assolutamente la lettura di Stefania Bianchini – La combattente se siete di Milano o se comunque siete appassionati di sport da combattimento e volete vedere come la scena di sport da combattimento a Milano e nel Nord Italia si è evoluta.

Se siete una ragazza che – pur praticando/ amando sport da contatto – sta soffrendo la pressione dei pari – questo libro è per voi… (quello di Ronda Rousey pure)

Stefania Bianchini – La Combattente – 4/5*

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