Doping & Brazilian Jiu-Jitsu: bisogna parlarne adesso
Perché dobbiamo parlare di PEDs nel Brazilian Jiu-Jitsu?
La comunità del grappling/ BJJ è raggiante: finalmente sembra che diventare grappler professionista potrebbe portarti la minestra calda a tavola e un tetto sopra la testa.
Ci sono delle Promotion PRO che offrono premi in denaro, e visibilità.
Tuttavia, credo che bisogna parlare dell’elefante nella stanza: nessuno sta affrontando il vero problema alla radice del Brazilian Jiu-Jitsu: l’uso di PEDs (Performance Enhancing Drugs).
Perché vietare il doping?
L’uso di steroidi sta trasformando lo sport. Ciò che dovrebbe essere una competizione tra atleti diventa una gara tra:
- Chi è disposto a sacrificare di più la propria salute, perchè diciamocelo gli steroidi NON fanno bene, di sicuro non in quelle quantità e a quelle età.
- Atleti vs atleti col farmacista
L’uso di PEDs ha creato icone artificiali nello sport.
Il jiu-jitsu è nato per permettere al piccolo di vincere sul grosso… ma solo se questo non si allena.
Ma la narrativa che la tecnica vince sempre su tutto è molto discutibile: la fisicità è alla base del BJJ. Ecco perché esistono le divisioni di peso e sesso.
Chi fa uso di steroidi nel grappling sta barando: può dedicare meno tempo al allenamnto fisico e al recupero, praticando di più bjj e quindi assorbendo più tecnica.
Vuoi sostenere la narrativa che il jiu-jitsu è uno sport super celebrale e complesso?
Allora non dovresti tifare per gli atleti bombati.
Quello che vediamo adesso è il risultato di una selezione basata su chi è disposto a fare uso di PEDs e che risponde meglio a essi: Gli atleti al vertice oggi non sono, nella maggior parte dei casi, i migliori che potremmo avere, ma solo i più disposti ad abusare della propria salute
Non solo un problema d’élite
L’uso del doping non è limitato solo ai top player.
Anche tra i competitori di livello inferiore c’è un problema crescente. Lo sappiamo benissimo che ci sono persone che prendono steroidi anche per il torneo alla sagra della salamella.
Gli stereoidi tengono lontano gli sponsor.
L’uso plateale di steroidi allontana i grandi sponsor. Nike – per dirne una – non sponsorizzerebbe mai apertamente un atleta che usa sostanze illecite, e questo vale per molte altre aziende.
La reputazione conta. E senza una buona reputazione, i grandi marchi non investiranno negli atleti…
Il king, Gordon Ryan che sponsor ha? ciabatte e una piccola catena di ristoranti.
La CJI che sponsor aveva? un’azienda di chirurgia estetica e poco altro.
Non proprio grandi sponsor: se vogliamo che gli atleti del BJJ guadagnino più soldi, che più persone possono fare del grappling il loro lavoro dobbiamo dare un taglio a supportare il doping.
Gli stereoidi tengono lontano tanti bambini.
Quale genitore, in cuore suo, è felice di sapere di iscrivere i figli a uno sport che lo porterà a usare steroidi? te lo dico io. ZERO.
Se vogliamo che la base di atleti aumenti, che i risultati degli italiani siano di valore europeo, se vogliamo che ci sia una palestra di BJJ ogni angolo d’italia l’immagine dello sport NON può venir compromessa.
Obiezioni
Questo discorso è trito e ritrito e I tre principali argomenti a favore dei PEDs sono:
- “I truffatori troveranno sempre un modo.”
- “tutti lo fanno e quindi chi non lo fa è svataggiato”
- Non ci sono soldi per testare tutti
In tutti gli altri sport si è giunti alla conclusione che vietarli sia l’unico modo per livellare il campo di gioco.
Permetterli significa che la maggior parte degli atleti naturali non arriverà mai al vertice, e lo vediamo chiaramente oggi nel grappling
I test antidoping impongono limiti reali, anche ai massimi livelli. Per parlare di MMA, e del caso dell’USADA, vi ricordate Alistair Overeem oppure Vitor Belfort prima e dopo l’introduzione dei test antidoping? Sono rimasti ottimi atleti, ma non dei mostri imbattibili.
E i test dovrebbero essere estesi anche ai livelli più bassi, non solo ai vertici.
Il motivo principale per cui non si eseguono test nel BJJ è che “non ci sono soldi”. Anche questa è una valida obiezione, ma a un certo livello basta anche la possibilità di essere beccati per un approcio più conservativo all’uso di PED. Testiamo i primi 3-4 di ogni categoria + qualcuno random.
Come spettatori, dovremmo esigere i test antidoping come un prerequisito, ancora più importante dei compensi per gli atleti. Chi affronterà per primo questo problema tra ADCC e CJI avrà un grande vantaggio.
Nessuno dovrebbe essere costretto a scegliere tra distruggere il proprio corpo o non poter competere nello sport che ama.
Dopo sto pippotto moralizzarore degno di Marco Aurelio :-P vi lascio la miglior pubblicità anti-doping che mente umana ha concepito.
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