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Leggo sul sito TryToFight.com che Nicola Mercuri, padrone del blog, ha deciso di chiuderlo. Le motivazioni ?
Try To Fight chiude per non decadere, per non subire l’usura del tempo, dei tempi, per non subire tentazioni marchettare, routine, per non seguire il gossip, per non insegnarvi niente, per non intervistare sempre le solite persone che stimo. Che sono sempre quelle. Chiude affinché tutto si trasformi e diventi una forma d’espressione più matura.
Quindi come al solito Nicola si è mostrat un uomo di altri tempi tutto di un pezzo. Lo ha dimostrato già organizzando il Lutador de Elite, e intervistando alcuni di noi “bloggers delle MMA”, e qui lo ha confermato: invece che scrivere le solite cagate, trascinarsi lento e svogliato ha preferito chiudere sul più bello. Decisione coraggiosa. Noi di Grappling-italia.com abbiamo deciso di intervistarlo
Questo è l’articolo dove parla della chiusura del sito: http://www.trytofight.com/2014/06/la-fine-di-try-to-fight-e-il-mio-inizio.html
Ciao Nicola.
per chi non ha mai letto il tuo blog e non ti conosce, parlaci di te
– Parlare di sé è davvero difficilissimo. Che dire… sono un appassionato di arti marziali e di altre forme d’arte come la scrittura e la musica.
Ho provato ad unire le prime due in un sito, Try To Fight appunto. Ho praticato diverse discipline sia tradizionali che non, in questo momento esatto sto provando a conciliare l’agonismo e i sacrifici che porta con le responsabilità del lavoro, della famiglia, dei rapporti umani e via dicendo… non ultimo devo farlo conciliare anche col mio essere un po’ “viveur”.
Non me la sentirei, ad esempio, di far perdere il lavoro ad un mio dipendente di cinquant’anni e dirgli “mi spiace che le cose siano andate male e che tu sia per la strada, ma io ero molto impegnato a giocare a fare il guerriero”. Per me è un hobby tutto questo e viene comunque dopo altre cose. Quindi ci provo e ho calendarizzato degli impegni, per misurarmi in diversi ambiti marziali. Proprio per la difficoltà della cosa preferisco non dire altro.
parlaci perchè è nato il blog e quali erano gli obiettivi
-Il blog nacque perché con un gruppo di amici provavamo a casa le tecniche e gli allenamenti (o quelli che credevamo tali) delle MMA e del grappling. Allora mi venne in mente di far passare questo messaggio di allenamento giocoso, divertente, sostenibile ed aprire un blog che facesse vedere quegli allenamenti e quello spirito. Non c’erano eventi amatoriali di MMA, nemmeno la quantità di gare di grappling odierna. Poi accaddero due cose: nacquero le prime iniziative volte agli amatori come, ad esempio, quello che era detto combat grappling e fui linkato su dei forum per dei miei articoli di opinione. Con mio sommo stupore quanto scrivevo generava una reazione positiva. Di qui mi sono concentrato circa per quattro anni sullo scrivere e basta, eliminando la parte di allenamento che era divenuta abbastanza anacronistica e tutto sommato imbarazzante. Come sai questi sport evolvono ad un ritmo impressionante e non aveva più alcun senso proporre un home training.
Devo direi che la tua decisione è stata molto saggia: è pieno di blog che partono con ottimi articoli e poi col passare del tempo finiscono la vena, oppure semplicemente non ci sono tanti argomenti da approfondire e quindi ci si parla adosso giusto per portare un po di traffico sul sito.
-Esatto. Non mi andava di finire a fare la traduzione di articoli d’oltreoceano o solamente la cronaca degli eventi. Bada bene, entrambe le cose sono utili e importanti, ma non era quello che volevo io. La cosa importante di TTF era quella di essere un blog di opinione e di approfondimento. Nel momento in cui ho sentito di aver ben spiegato i presupposti ideologici di TTF e di aver fatto tutto quello che volevo legare al blog ho preferito chiudere.
Ma dopo la tua notizia in cui hai deciso di smettere con try to fight cosa fai, chiuderai il sito? lo lasci cosi a memoria imperitura, il sito prendera altre direzioni ?
-Il sito rimarrà in linea, anche per rispetto di quanti sono stati intervistati. Poi visto che la mia è una scelta del tutto serena, non avrebbe senso attuare una sorta di misura “punitiva” come metterlo off-line.
Rimarrà lì. Magari verrà inglobato da altre inziative, magari no.
Non contemplo comunque di toglierlo dal web.
Puoi confermare a chi pensa che scrivendo su un sito si diventi molto ricchi e si fa pochissima fatica che il mondo dei blogger sulle MMA è pieno di gente che ha fatto i soldi ? :-)
Sì come no! Si hanno un’infinità di privilegi.
Ci si creano per forza delle antipatie, se vai in una palestra ad allenarti spera di non essere presentato o conosciuto altrimenti i compagni di corso faranno di tutto per dimostrarti che sei capace solo a scrivere, mediamente un insegnante ti prende meno sul serio perché appari come uno che comunque si occupa… “d’altro”.
Senza contare che spesso c’è anche una pretesa di professionalità verso i media/blogger sebbene non sussistano guadagni.
E’ tutto a perdere, ho fatto tutto a perdere. Se dicessi quanto ho speso per cose direttamente collegate al sito rischierei di essere rapito con richiesta di riscatto. Soldi non ne ho mai visti, non ne ho mai chiesti. E ti dirò di più, non credo proprio che ce ne siano in giro per questi sport, figurarsi per i media.
La crisi economica è un fatto, così come è un fatto che mancano investitori capillarmente presenti.
Pertanto non vedo modo di arricchirsi, nemmeno di avere un minimo tornaconto economico con un sito che tratta di MMA, Jiu Jitsu o di arti marziali in genere.
Se parliamo di MMA non conosco nessuno che si sia arricchito nemmeno combattendo, questo dà il polso della situazione. Immagina a scriverne.
che idea ti sei fatto dei lettori e dei praticanti di MMA ? in che modo sono diversi da quelli delle arti marziali più tradizionali?
-Chi mi ha letto per cose riguardanti le MMA mediamente è stato più superficiale rispetto a chi mi ha letto per le arti marziali tradizionali.
Intendo dire che il marzialista tradizionale spesso ci tiene a mandarti una mail, a scrivere un commento, a condividere il tuo pensiero su Facebook o su di un forum.
Per le MMA questo non vale, a me non è mai capitato. Valuto anche l’idea che non abbia mai scritto nulla di buono per le MMA o che quantomeno abbia espresso meglio le mie idee in post inerenti le arti marziali tradizionali.
Per i praticanti il discorso si fa complesso. Devo fare un distinguo. Se per praticante intendiamo colui che fa una sorta di Fit-MMA, intendiamo il ragazzotto che prende parte ai corsi, magari, di maestri improvvisati perché poi fa il figo con gli amici a dire “io faccio MMA!” allora ti dirò: costui non si può paragonare ad altri praticanti, perché non sta praticando nulla.
Le MMA sono uno sport, come la boxe, come la kick, come il calcio. Non esiste nessun altro modo di essere praticante di uno sport che prendere parte a competizioni che siano relative allo sport in esame. Ci sono ormai tanti regolamenti propedeutici, io stesso ho promosso e proposto il pancrazio proprio a questo fine. E’ ovvio che non tutti sceglieranno il regolamento per professionisti, ma c’è un ampia gamma di sfumature che sono del tutto fruibili. Spero anzi che se ne creino sempre di nuove. Un altro modo, e secondo me l’unico, di praticare fuori dall’agonismo è quello di essere utile agli allenamenti degli agonisti. Se sei lo sparring partner, o comunque una persona utile alla preparazione di chi farà gare di MMA fai MMA. Per non parlare sempre in astratto vorrei fare un esempio pratico: Riccardo Carfagna dell’Hung Mun. E’uno dei responsabili della palestra, non fa gare, non è salito in gabbia, non penso che lo farà. E’ uno degli sparring partner più tosti che abbia mai visto, e per tutti i suoi compagni allenarsi con lui è una prova durissima. Riesce dunque a far migliorare un intero team. Difficile dire che non faccia MMA. Riccardo è comunque un professionista, ma il concetto credo sia chiaro.
Di qui è chiara anche la differenza con i praticanti tradizionali. Il praticante di MMA è un agonista il praticante tradizionale spesso no. altre differenze non ne trovo.
te la senti di fare una critica e un complimento a tutti gli altri siti di MMA / Bjj ?
-Io stimo tutti quelli che ci mettono la faccia. Questo è il mio complimento agli altri siti e ai loro gestori.
Finire nella giungla del web è arduo, mettercisi di proposito ha lati eroici. Bisogna sopportare il prurito di tutti. Quindi, veramente, stima per tutti.
La critica che posso fare è quella di un ridicolo senso di concorrenza che spesso si crea tra i siti, che poi forse ingenera in alcuni la convinzione che ci siano di mezzo guadagni. Questo è ridicolo. I media dovrebbero essere molto più solidali tra di loro. Una delle mie iniziative per TTF era di fare ogni lunedì una rassegna stampa del meglio del web italiano sulle arti marziali. Non ho avuto il tempo di farla, ma ti fa capire cosa intendo per cooperazione.
anche se non curi più il sito come prima le tue iniziative fuori da internet (tipo il lutador de elite) continueranno ?
-Il Lutador De Elite continuerà senza meno. Bisogna solo trovare una formula nuova, che in verità ho già in mente.
Grazie ad esso sono stati inventati i superfight di grappling e bjj, i tornei ad invito e così via. Al di là del mio operato il LDE continua ogni volta che dopo anni di gare pallose a punti c’è un superfight e la gente è felice. Non ho un brevetto per questo, non mi secca più che altri ne facciano, anzi sono felice di aver dato il via.
Chi vuoi ringraziare? grazie mille Nicola ci sentiamo per le tue prossime avventure
Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno contribuito a farmi vivere appieno la mia marzialità e che mi hanno fatto conoscere meglio le sfaccetature della mia passione. L’elenco è lungo, in ordine del tutto casuale casuale ringrazio Alberto Ceretto, Salvatore Manzella, Andrea Bruni, Gianfranco Delli Paoli, Bernardo Giannini, Luca Anacoreta, Fabio Sbarbaro, Alessandro Federico, Paolo Strazzullo, Fabio Ciolli, Gian Paolo Doretti.
Con qualcuno ci siamo persi di vista ma sono sicuro la stima è reciproca. Io del resto sono di base un romantico.
Grazie a te Manolo, mi sono divertito un mondo a non scrivere su Try To Fight.
I commenti sono chiusi.
Nella Vita esistono i cicli.. e diciamola.. quello che dovevi raccontare lo hai fatto con maestria.. In modo asettico..e in altre circostanze con trasporto e sentimento..
Poi però avresti finito per raccontare del nuovo ALESSIO SAKARA e del nuovo MICHELE VERGINELLI..
Sarebbe quindi risultato ridondante..e senza pathos.
Bravo Nicola continua a vivere l”Arte senza limiti.. accettando i cambiamenti e riempendo e svuotando la tazza cosa che pochi vogliono e riescono a fare.
Saggiaci ogni tanto dei tuoi articoli.
In bocca a lupo!
http://m.youtube.com/watch?v=lVZYpqANLfI
Fabio
Grazie Fabio per il commento…
sono sicuro che se Nicola avrà voglia di scrivere qualcosa un angolino al caldo su g-italia lo trova di sicuro !