UFC Copenhagen (oppure UFC Fight Night: Hermansson vs. Cannonier / UFC Fight Night 160 or UFC on ESPN+ 18) è l’evento del 29 settembre 2019 in cui hanno combattuto 3 Italiani.
Questo è ovviamente momento di orgoglio per tutti noi, perchè dimostra quanto le MMA sono cresciute. Alla prova dei fatti però quello che poteva essere un evento di festa si è trasformato in una mattanza. iniziamo coi risultati.
E’ facile parlare dal divano a posteriori, lo so. Partiamo dagli aspetti positivi:
Premesso: in UFC non esistono match facili, e questo è ovvio, vero è che iniziare con avversari troppo forti non fa bene alla crescita del fighter.
L’UFC è impietosa: anche se prendi match all’ultimo istante per salvare la card e poi perdi, ti può tagliare senza la minima empatia. Ci sono stati tanti esempi illustri in passato, ma senza andare troppo lontano – e senza fare nomi – Pedersoli: fighter che poteva (e può dato che è giovanissimo) fare molto, gli hanno dato avversari troppo più forti, con breve preavviso, e ha pagato questo.
Troppo spesso il match making ci è davvero avverso. Se a questo aggiungiamo la perdita del gameplan le possibilità si assottigliano.
Partiamo con Di Chirico. Alessio mi piace moltissimo, e fin troppo spesso esagero nel tesserne le lodi qui o su ItalianMMA. L’incontro con Sabotta era difficile, ma Manzo aveva un bello scalpo da portarsi a casa. Sabotta è pericoloso, dato l’alta percentuale di incontri vinti prima del limite Dal punto di vista stilistico però se Alessio riesce ad arginarlo e arrivare ai punti avrebbe potuto vincere, data la performance calante del Polacco/ tedesco negli ultimi round. E invece gli mettono davanti Muradov, Uzbeko incazzato, prospect di grosse speranze. Insomma tutto da perdere e nulla da guadagnare.
Amedovski. OK scambiare a viso aperto da subito, hai dalla tua il pugno da KO. Vero che di fronte a te hai uno soprannominato la Macchina spaccatutto. Quando vieni toccato e non sei più al 100% è più saggio fare un passo indietro, riprendersi qualche istante, passare temporaneamenta al piano B, prima di scambiare ancora se questo vogliamo fare. Peccato, perchè con un filo di lucidità del nostro, poteva essere il match of the night.
So, tramite amicize comuni e stalkeraggio via social, che Belluardo si era allenato tantissimo nella lotta per questo incontro. Il Gameplan dell’avversario (olimpionico di greco-romana) era prevedibile: chiudere distanza, lavoro a parete, takedown e ground and pound. E proprio per questo ci credevo un po’ nella vittaria (ho anche discusso sui social con qualcuno, ciao Ale :-)… Se il nostro fosse riuscito a tenerlo lontano il greco romanista non avrebbe avuto armi. Se poi Danilo ci avesse stupito, mostrato il pugno da Ko, sarebbe arrivata una vittoria.
Non so se è stata la pressione di essere l’avversario dell’idolo di casa, nel co-main event, ma putroppo non è andato così: dopo un minuto il danese messe a rete proietta e ground and pound incessante dalla mezza. Stop corretto
Rib ha detto:
Sono abbastanza d’accordo con quanto hai scritto ma, sebbene pure io sia un ammiratore del Manzo o forse proprio per quello, la decisione unanime a favore del suo avversario non l’ho vista. Per me Muradov ha vinto il secondo. Al terzo era strafinito. Ok la chiamata all’ultimo minuto, per l’uno, e la scarsa conoscenza per l’altro, ma Alessio dovrebbe ascoltare un po’ di più quel che gli gridano dall’angolo. Sembra sempre che manchi un centesimo per fare l’euro. Cmq merita di state in UFC. Detto questo, se ve ne fossero le possibilità, un giro all’estero non ci starebbe male. Ma non so che tipo di accordi intercorrano e poi lui lavora per potersi allenare. Questo spesso ce lo dimentichiamo ma non navigano nell’oro, come i top. Guadagnano poco e tirano su tutto il possibile. Belluardo, no comment. Hai già detto tutto tu. Amedovski, idem. Concordo pure su quanto hai scritto, sui camp, ma siamo sicuri che stiamo navigando, noi come Italia, in unìepoca d’oro. Nello sport chi primeggia per me è un eroe, con un paese che, almeno per certi sport, ti da il contentino del posto fisso in una forza armata, ( sempre meglio di niente). Oramai è la passione, l’amore, che portano avanti certi valori. Però ho paura che, pure lì, a lungo andare, un po’ si vada perdendo. Io poi non voglio entrare nel mio privato, nel mio ambiente, anche perchè per alcuni sarebbe facile fare 2+2 e capire di chi/cosa parlo ma da una eccellenza siamo diventati un, non so neppure cosa definirlo e questo mi mette un’infinita tristezza. Tornando alla card. Un 3-0 assai pesante. Per me doveva essere 2-1 però Alessio ci ha messo pure qualcosa di suo, per non farsi preferire.
bepo ha detto:
Ladrata su De Chirico!