Usman distrugge Masvidal: alla fine, la gabbia non mente mai

“Jorge Masvidal non è altro che un journeyman” – Colby Covington

Era da almeno un anno e mezzo che mi chiedevo a cosa fosse dovuta tutta quell’hype per Masvidal. Com’era possibile che così tanti, sulla nostra pagina Facebook ItalianMMA, pronosticassero in favore dell’autoproclamato Cuban Jesus nel combattimento contro il fortissimo campione Kamaru Usman a UFC 261? Mistero.

Un mistero di quelli molto interessanti, dato che Masvidal si presentava nella gabbia con un record UFC di 12-7 (diciamo abbastanza buono, ma non di più) e con le ultime 3 vittorie ottenute su 3 dei fighters più sopravvalutati di tutto il roster UFC: Darren Till, Ben Askren e Nate Diaz. Il primo continua ad essere pesantemente overrated, il secondo si è ritirato e ha deciso di farsi menare da uno youtuber nella boxe e l’ultimo vive di rendita per la vittoria su McGregor e combatte solo quando gli fa comodo per tirare su qualche milioncino.

Eppure sono esplosi i proclami – forse un po’ da casual – per Masvidal. I primi a costruire questa hype insensata sono stati i dirigenti della UFC con quella terribile idea della cintura BMF, e poi i fans hanno seguito a ruota con la storia del Cuban Jesus e del #SuperNecessary. Grandissima giocata mediatica, non c’è dubbio su questo: ma i proclami devono essere SEMPRE sorretti dai fatti, quelli veri. Altrimenti si prendono in giro i fans e si costruisce una falsa credibilità, che prima o poi verrà esposta brutalmente.

Attenzione, non sto dicendo che non si debba tifare o supportare Masvidal, anzi. A me Jorge come personaggio piaciucchia anche, e credo che abbia capito molto bene come funziona il fighting business. Inoltre lo considero un vero guerriero dato che accettare il primo match con Usman con soli 7 giorni di anticipo è qualcosa di ammirevole che merita enorme rispetto. Credo però che in certi casi sia giusto uscire dalla mentalità del tifoso e penso che si debba cominciare ad analizzare in modo più oggettivo e matematico i combattimenti e gli atleti.

Masvidal non aveva scampo con Usman stanotte. Poi certo, l’imprevisto nelle MMA è sempre dietro l’angolo, ma questo non sembrava proprio il caso: un mio caro amico l’altro ieri mi ha detto “Metterei mille euro su Usman vincente” e io ovviamente ho concordato. E poi boom. Stanotte Masvidal steso come una pelle di daino per la prima volta nella sua carriera UFC. Totalmente spento.

La lezione di oggi è che non c’è cintura BMF, hashtag #SuperNecessary o trashtalking che tenga. Tutte queste cose sono solo contorno: alla fine parla sempre la gabbia.. e lo sapete, quella non mente mai. Giudichiamo i fighters prima per i fatti (contestualizzandoli in modo adeguato) e poi, solo in seconda istanza, per le loro parole e per la loro attitudine.

“Lo battezzerò.” – Jorge “Gamebred” Masvidal alla cerimonia del peso di UFC 261

Foto di copertina di Phil Ellsworth / ESPN images

 

  1. Hai toccato una nota dolente. A volte il personaggio spinge più del risultato. Vanno a compensare i ‘poveri’, tra virgolette, vincenti che però non sono amati dall’organizzazione e/o dai tifosi. La ufc crea l’evento e alcuni atleti sono più bravi a fomentare e creare seguito. A me le parole fuori luogo non sono mai piaciute. Oddio, Ali parlava, pure troppo, poi però sul ring vinceva. Ed è più, molto di più, quello che ha fatto fuori che dentro il Ring, il che è tutyo dire. Qualche settimana fa commentavo che alcuni hanno la strada spianata, anche non meritandola. Vero che Masvidal la volta scorsa aveva accettato altro che in short notice ma questo giro aveva una title shot più per altro che per i risultati. Dobbiamo accettare, da osservatori e a volte tifosi, che è anche un circo e che puntano a fare più soldi possibile. Che poi agli atleti, alla maggior parte, ne arrivino pochi, se ne potrebbe discutere. Come pure che JJ, giustamente dal suo pdv, ha chiesto trenta milioni per combattere con Francis. Qui pure di potrebbe aprire un’altra discussione che anche gsp ha tirato fuori. Dana con questo incontro ha tanti pro ma pure molti contro. Se vincesse JJ e quello si ritirasse subito dopo l, sai che fregatura. Rogan, gsp era suo ospite, gli ha fatto notare che lui ha fatto la stessa cosa post Bisping. Il canadese si è difeso dicendo che lui aveva i diverticoli e stava male.
    Tornando a noi, masvidal ha parlato tanto, troppo. Il contrappasso si è avuto proprio col KO. Lui aveva affermato che Usnan era il lottatore coi pugni più leggeri che avesse mai incontrato. Alla faccia della benidizione. Chiudendo, figli e figliastri ci sono sempre stati. L’ultimo è stato Miocic. E, se non erro, tanto per aggiungere altra ciccia al già lungo discorso, Woodley ha chiuso con la ufc o sarebbe meglio dire il contrario.

    • Hai usato la parola giusta, “contrappasso”! Comunque sì, dobbiamo adeguarci a queste scelte di UFC – e in effetti non ho nessun problema ad accettarle – però è anche giusto mettere in guardia le nuove leve di fans che spesso cascano nelle trappole di marketing tese dalla UFC e rischiano di creare aspettative irrealizzabili su certi atleti.. come con il buon Jorge! Sarebbe bello se tutti i fans fossero un pochino più obiettivi (anche se capisco, non è semplice)

Comments are closed