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Di recente al “War Submission Kings Championships 2”, campionato ad eliminazione diretta no-gi con regolamento “only submissions” tipo EBI (Eddie Bravo Invitational) è stata introdotta una interessante novità, il primo match di jiu jitsu con regolamento CJJ EBI ovvero nella sua variante “combat”.
Segnamocelo qui per futura memoria: I primi fighter a disputare un match di Combat Jiu-jistu (EBI rules) sono stati Ernesto Papa vs Andrea Milano, che sostiuisce un infortunato Matteo Minonzio.
La differenza sostanziale con qualsiasi altro regolamento di grappling o jiu jitsu di qualsivoglia sigla è che nelle fasi di scambio a terra sono permessi i colpi col palmo della mano, ovvero a mano aperta. Questa variante, introdotta da Eddie Bravo, il quale è anche lo sviluppatore del sistema 10th Planet Jiu Jitsu che ha un approccio più “MMA oriented”, ha pensato questa versione “ibrida” di jiu jitsu per facilitare la transizione tra l’arte lottatoria e le MMA, ovvero un contesto con i colpi.
L’approccio della versione di jiu jitsu proposta da Eddie Bravo e dai sui istruttori è quella di eliminare i vari fronzoli di derivazione sportiva come guardie potenzialmente pericolose per chi le effettua in un contesto coi colpi, berimboli vari, etc. Secondo il fondatore l’ulteriore apporto dei colpi in questa versione “soft” riporta l’arte più vicina al contesto per cui è nata, il combattimento reale e la difesa personale.
È chiaro ed evidente che il game plan di qualsiasi grappler rischia di essere stravolto completamente nel momento in cui tutto quello che ha imparato in un contesto normale, viene messo alla prova testandone l’efficacia a suon di pizze in faccia.
Viceversa credo che se il jiu jitsu fosse stato tramandato e di conseguenza insegnato solo con questo tipo di modalità, non avrebbe mai potuto avere il successo che si è evidenziato negli ultimi anni.
Mi viene in mente il buon vecchio Carlson Gracie, capostipite di una generazione di lottatori leggendaria, testata nel fuoco dei più tosti incontri di Vale Tudo e MMA del globo, uno di quelli della vecchia scuola ‘proietta, passa, finalizza’ dire: “colpisci in faccia una cintura nera e diventerà marrone, colpiscila di nuovo e diventerà viola…” questo per dire che effettivamente con la sportivizzazione degli ultimi 10 anni si è un po’ perso quello che era ed è (a mio avviso) ancora il focus del Brazilian jiu jitsu, cioè la sopravvivenza in un combattimento reale.
Perché è vero che il gioco è in continua evoluzione ma è altrettanto vero che il regolamento sportivo ne condiziona la direzione di sviluppo (come qualsiasi altra disciplina) e oggi in molte accademie il bagaglio di quello che viene definito “basic jiu jitsu” viene solo accennato e spesso e volentieri accantonato. Conosco lottatori che sono degli autentici fenomeni con RDLR (Reverse De La Riva) e berimbolo ma che hanno uno stand-up penoso o che non sarebbero in grado di mostrarmi due ribaltamenti ben fatti dalla guardia chiusa o dalla mezza.
Sicuramente questo regolamento ti obbliga a rendere più “realistico” quello che hai studiato e come accade in qualsiasi contesto competitivo, eliminare tutto quello che non ti serve (in questo caso in uno scontro reale).
D’altro canto bisogna anche stare attenti perché il rischio con questo regolamento è di assistere ad un rapido incremento dei KO/TKO a discapito delle sottomissioni, ottenendo il risultato opposto. Perché non è neanche scontato che emerga per forza chi ha il jiu jitsu migliore, penso per esempio ad un wrestler che proietta, prende la mezza da sopra e si mette a tempestare fino allo sfinimento dell’avversario o all’interruzione dell’arbitro.
Ulteriore nota, per quanto riguarda l’Italia, bisognerà vedere se il Combat jiu jitsu verrà preso in considerazione dai promoter. Per ora abbiamo potuto assistere ad un solo incontro e pare che il pubblico abbia parecchio apprezzato ma è ancora molto presto per capire se nel nostro paese potrà avere un qualsiasi sviluppo.
I commenti sono chiusi.
Io ormai non posso più fare fare l’atleta di Mma. Ma visto la situazione italiana e europa e a seconda del propro peso punterei sullo striking e un buon ground and pound alla Henderson con i suoi pugni a martello e quella specie di hoverhand che usa a terra. 2/3 colpi e la festa è finita. Ha buttato giù anche lo Zar di Russia
O al limite con i leglocks con quelli del Naga e compagnia bella, come Marcin Held. Di più non credo che si arrivi. Perché anche se ci sono campioni di bjj come Gunnar Nelson ci vuole il suo tempo perché diffondano l’arte a più persone
Mi devo ricredere sul combat jiu jiutsu. Per lo meno si dovrebbe imparare a fare un rear naked choke per mma decente. Poi ho appreso dal sito bjjee.com che una delle poche prese insieme omoplata che è efficace contro qualcuno molto più grande, a parte la maggior parte dei leglocks o prese al collo