Wendell Alexander: la Biografia
Una cosa che ho ri-iniziato solo recentemente è scrivere le biografie di personaggi importanti del Bjj. Oggi Parliamo di Wendell Alexander co-fondatore, uno dei pochi non appartenente al lignaggio Gracie, nonche co-fondatore della Nova União
Wendell Alexander – Biografia
Nato nel 1966 nello stato brasiliano del Maranhão, Wendell Alexander cresce sotto l’influenza della zia Bartira, che gli fa da madre e lo introduce al Jiu-Jitsu quando ha appena quattro anni. Bartira, figura centrale nella sua vita, gli lascia un ultimo messaggio prima di morire, quando Wendell ha 11 anni: “Non arrenderti mai e tieni alto il nome della nostra squadra”.
Questo legame familiare segna profondamente Wendell, distinguendolo da molti lottatori della sua generazione, spesso noti per un’immagine da bad boy. La sua personalità, però, non si forma solo in famiglia, ma anche grazie al primo maestro, Geraldo Flores, che lo guida dalla cintura bianca fino alla viola, attraversando le categorie giovanili: gialla, arancione e verde.
Quando Flores si trasferisce in un’altra città, Wendell si allena sotto la guida di Sebastiao Ricardo, il quale insegna proprio di fronte a casa sua. È con lui che ottiene la cintura marrone e, nel 1986, la nera, a soli 20 anni.
Un’educazione da Fadda e l’ostilità di Rio
Discendente del lignaggio di Oswaldo Fadda, Wendell cresce con un Jiu-Jitsu fortemente incentrato sulle prese ai piedi, una pratica vista con disprezzo dalle scuole di Rio de Janeiro. Per contrastare l’uso diffuso dei footlock tra i lottatori di Fadda, la Confederazione arriva a vietarli nelle competizioni ufficiali, bollandoli come una “tecnica da favela”. Per adattarsi, Wendell inizia a studiare meticolosamente le videocassette dei campionati per cinture nere.
Nonostante non sia mai stato un agonista di punta, sia per la scarsità di tornei dell’epoca sia per il precoce impegno nell’insegnamento, Wendell affronta alcuni dei nomi più temuti della sua generazione, tra cui De La Riva e Jamelão.
Quando ottiene la cintura nera, il suo maestro Sebastiao Ricardo gli chiede di prendere il suo posto in accademia. Wendell accetta, e Sebastiao sparisce completamente dalla scena. Dopo qualche anno, riceve un’offerta per insegnare a Campos, nello stato di Rio de Janeiro. Lascia la sua terra con dolore, ma trova lì una nuova casa e forma una squadra di giovani talenti, tra cui Leo Santos e Rodrigo “Feijão”.
La nascita della Nova União
In questo periodo incontra André Pederneiras. Entrambi guidano squadre giovanili promettenti, ma faticano a competere con giganti come Gracie Barra e Carlson Gracie. Decidono di allearsi per un torneo e testare la sinergia: il primo campionato lo disputano sotto il nome di Pederneiras e chiudono terzi. Nel successivo, usando il nome Wendell Alexander, arrivano secondi assoluti. Il successo è tale che decidono di fondere ufficialmente le loro scuole, dando vita alla Nova União (Nuova Unione).
Lo scontro con i Gracie e la sospensione
Nel 1999, Wendell diventa noto per un episodio controverso. Durante la semifinale dei Mundials, il suo allievo Leo Santos affronta Royler Gracie, leggenda del BJJ. Per Wendell, Leo è quasi un figlio: lo allena da quando ha quattro anni e conosce la sua famiglia. Quando l’arbitro ignora una chiara spazzata e assegna la vittoria a Royler per un vantaggio inesistente, Wendell esplode. Entra nell’area di gara urlando e piangendo, un comportamento fuori dal suo carattere. La CBJJ lo multa e lo sospende, ma Wendell non si pentirà mai né chiederà scusa.
L’impegno nel sociale e il futuro della Nova União
Oltre a essere un istruttore, Wendell si dedica alla beneficenza, organizzando eventi di BJJ per la sua comunità. Con il passare degli anni, mentre Pederneiras si concentra sulle MMA, Wendell resta il pilastro della squadra per il lato kimono, portando avanti la tradizione della Nova União nel Jiu-Jitsu sportivo.
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