Periodo nero per le MMA italiane, ma non bisogna abbandonare la nave

Non è facile essere un fan italiano delle MMA in questo momento, siamo sinceri. 

Nel giro di 3 giorni due nostri connazionali (Di Chirico e Damiani) sono finiti KO alla prima ripresa in due circuiti internazionali molto importanti: UFC e Dana White’s Contender Series. Con questi due risultati si crea una situazione particolarmente delicata per la nostra nazione, dato che in questo momento tutti gli italiani in UFC arrivano da una sconfitta e purtroppo nessun nostro giovane connazionale sembra nel mirino della promotion più importante del mondo. Come si suol dire nell’ambiente, “non c’è nessuno in odore di UFC”.

E’ un enorme peccato, vista l’onda di entusiasmo che era venuta a crearsi prima del match titolato di Vettori contro Adesanya. Posso garantire che l’entusiasmo non era solo una sensazione ma era percepibile dai numeri registrati dal nostro sito e dai nostri social: tutt’ora, gli articoli più letti dell’anno sono proprio quelli che appartengono al build-up di quell’incontro. Pensate se Marvinone l’avesse portata a casa…

Tuttavia la storia non si scrive con i se e con forse. Questa è la realtà che stiamo affrontando e vale la pena ricordare che siamo già passati da qui, più volte. Prima del famigerato UFC Copenhagen c’era grande entusiasmo visto che avevamo raggiunto il record di italiani contemporaneamente in UFC (6), e poi in quella card andò letteralmente tutto male dato che persero in 3 su 3. Il mood post-evento era come quello di oggi. Poi c’è stata la disfatta degli eventi Bellator Milano 2020, con gli italiani che persero nella grandissima maggioranza. Ma quando tocchi il fondo non puoi che risalire.

Subito dopo UFC Copenhagen ci fu un bel riscatto da parte degli italiani nella card a Bellator Milano 2019, che risollevò in maniera notevole gli animi. Dopo i Bellator Milano 2020, ci fu una forte reazione da parte degli italiani in svariate promotion estere dopo un mese circa. A distanza di poco tempo, inoltre, seguirono le vittorie fondamentali di Vettori e Di Chirico in UFC, con il primo che entrò addirittura nella Top 5.

Quello che intendo dire è che sembra quasi una legge di mercato delle MMA italiane: si va a periodi, o va tutto benissimo o va tutto malissimo, non abbiamo mezze misure.

Ora noi appassionati giochiamo un ruolo importante: se la nave ha un buco nello scafo non si abbandona, si cerca prima di ripararla per evitare di affondare. Analogia per dire che sarebbe troppo facile adesso smettere di seguire lo sport o lanciarsi in attacchi feroci per via di queste delusioni tricolori, al contrario dobbiamo lasciare lavorare i team e gli atleti – al limite criticandoli in modo costruttivo, questo sì – e continuare a dare il massimo del supporto a chi entra nella gabbia anche per rappresentare noi fans italiani. Anzi, forse dobbiamo cercare di supportarli addirittura più di prima.

Il sole tornerà a splendere anche su di noi.

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