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Titolo un po’ lungo? se la cosa non fosse drammatica sarebbe quasi divertente. Leggiamo l’articolo.
Il governo talebano in Afghanistan ha vietato le arti marziali miste (MMA), affermando che sono incompatibili con la legge islamica. Un funzionario dell’autorità sportiva talebana ha spiegato, durante un’intervista a TOLOnews, che le MMA sono considerate troppo violente e rappresentano un rischio mortale. Questo divieto è stato emesso dalla polizia morale afghana, parte del Ministero talebano per la Propagazione della Virtù e la Prevenzione del Vizio, dopo un’indagine che ha valutato la conformità dello sport alla Sharia, la legge islamica.
La Direzione Generale dell’Educazione Fisica e dello Sport dei talebani, in una dichiarazione inviata all’agenzia di stampa AFP, ha affermato: “È stato riscontrato che questo sport presenta molti aspetti problematici rispetto alla Sharia e che sono contrari agli insegnamenti dell’Islam. Per questo motivo è stata presa questa decisione.”
Le arti marziali miste sono uno sport molto popolare tra i giovani afghani, con una vasta base di fan che si è sviluppata nei vent’anni precedenti al ritorno al potere dei talebani nel 2021. La Mixed Martial Arts Federation è stata fondata nel 2008, e competizioni come l’Afghanistan Fighting Championship (AFC) e il Truly Grand Fighting Championship (TGFC) hanno organizzato decine di combattimenti. Sebbene le MMA non siano state menzionate esplicitamente nei decreti ufficiali, sono state soggette a forti pressioni da parte delle autorità talebane fin dall’acquisizione del potere.
Nonostante queste restrizioni, nel 2022 l’atleta di punta Ahmad Wali Hotak è riuscito a tenere una conferenza stampa a Kabul per annunciare un incontro in Russia, che ha successivamente vinto. Al suo ritorno in Afghanistan, è stato accolto calorosamente da esponenti del governo che si sono fatti fotografare con lui. Tuttavia, la maggior parte dei combattenti aveva già lasciato il paese prima di questo nuovo annuncio.
Le arti marziali miste non sono ancora state riconosciute dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO), principalmente a causa di preoccupazioni legate alla sicurezza. Tra gli 11 atleti afghani che hanno partecipato ai Giochi Olimpici di Parigi, quattro provenivano originariamente dal mondo delle arti marziali, rappresentando le squadre nazionali o il team dei Rifugiati Olimpici.