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Dall’11 al 13 gennaio 2021 il judo agonistico ha esordito il nuovo anno nel Qatar a Doha, sede dei campionati mondiali di judo del 2023, con i Master, una gara riservata ai migliori 36 atleti del mondo di ogni categoria di peso.
Per l’Italia hanno gareggiato: il primo giorno Odette Giuffrida (-52 kg), Manuel Lombardo(-66 kg), il secondo giorno Edwige Gwend e Maria Centracchio (entrambe – 63 kg), Fabio Basile e Giovanni Esposito (entrambi -73 kg), Alice Bellandi (-70 kg), Antonio Esposito e Christian Parlati (entrambi -81 kg) e il terzo giorno Nicholas Mungai (-90 kg) che avevamo intervistato a fine anno.
Il primo giorno è partito male con la squalifica (hansoku-makè) della campionessa europea in carica Odette Giuffrida per un sode a un braccio col rischio di una leva articolare non controllata (scena già vista agli Europei per Manuel Lombardo, uscito anche lui al primo incontro), dopo un waza-ari a soli 11 secondi di dall’inizio de-ashi-barai nei confronti della spagnola Estrella Lopez Sheriff. Era un incontro a senso unico per la portacolori italiana che, nonostante anche uno shido per l’avversaria, ha dovuto abbandonare la competizione. A seguire è stata la volta di Manuel Lombardo, numero uno nella ranking mondiale dei -66 kg, che ha dovuto arrendersi dopo quasi 4 minuti di golden score per un ippon del moldavo Denis Vieru (5° a fine gara). E’ stato un incontro intenso e molto probabilmente l’atleta italiano ne ha risentito maggiormente.
Il secondo giorno è iniziato con la vittoria del campione olimpico Fabio Basile nei -73 kg contro il cubano Magdiel Estrada, liquidato in poco tempo grazie a un waza-ari fulmineo di kata-guruma e al bell’ippon di de-ashi-barai. Purtroppo poi lo stesso Basile, al secondo turno nonostante la buona gestione dell’incontro, è stato squalificato al golden score contro il tedesco tedesco Igor Wandtke (medaglia di bronzo a fine giornata) per aver effettuato kani-basami, tecnica vietata per l’alto rischio di infortuni alle ginocchia per chi la subisce se effettuata male.
Un’altra vittoria è arrivata da Maria Centracchio nelle -63 kg contro la messicana Prisca Awiti Alcaraz di ippon di seoi-nage al golden score ma ha dovuto cedere nel turno successivo contro la cubana Maylin Del Toro Carvajal (7^ a fine gara) al golden score per un ippon di uchi-mata.
Nelle -70 kg Alice Bellandi ha vinto grazie alla squalifica per somma di shido dell’avversaria croata Barbara Matic ricevuta a 4 secondi dalla fine, nonostante quest’ultima fosse in vantaggio di waza-ari. Ha poi perso di uchimata al secondo turno, al golden score, contro la tedesca Giovanna Scoccimarro (medaglia di bronzo a fine giornata).
Da sottolineare anche la vittoria di Christian Parlati e di Antonio Esposito, entrambi nella categoria -81 kg, rispettivamente contro il belga Sami Chouchi (ippon di osoto-gari, classificato poi al terzo posto) e il cubano Eduardo Yudy Santos (hansoku-makè al golden score dell’avverasario per somma di shido) e battuti al secondo turno dal campione mondiale israeliano Sagi Muki nonostante un incontro superlativo per un sasae in versione sutemi e per A. Esposito dal campione europeo georgiano Tato Grigalashvili (medaglia d’oro a fine giornata) per essere atterrato in ponte dal sumi-gaeshi avversario.
Purtroppo nonostante una bella prestazione, non sono riusciti a passare il primo turno nelle -63 kg Eddwige Gwend contro la sudcoreana Han Hee Ju e nei -73 kg Giovanni Esposito contro il turco Bilal Ciloglu.
E per l’ultimo giorno c’era solo Nicholas Mungai che nei -90 kg ha vinto contro il coreano Donghan Gwak grazie al waza-ari di de-ashi-barai, nono nella ranking list mondiale ed ex campione del mondo con un’ottima gara. Purtroppo poi ha dovuto cedere all’avversario mongolo Altanbagana Gantulga (7° a fine gara) al golden score proprio con la stessa tecnica vincente dell’incontro precedente, nonostante un’ottima prestazione.
Da questa prestigiosa competizione l’Italia esce senza medaglie ma va precisato che nonostante gli atleti italiani si siano allenati con una brevissima pausa per la festività natalizia, non hanno avuto la possibilità di fare un collegiale con altri compagni a causa delle restrizioni causa Covid.
Personalmente ho tanta fiducia in tutti questi atleti che hanno dimostrato tutti una grande voglia di vincere, correggendo magari le situazioni a rischio hansoku-makè.