Jeff Messina: “Manda via le Teste calde, il talento non conta”
Qualche giorno fa ho postato i pensieri di Travis Stevens sul perchè il Judo statunitense stia morendo. io mi sono accodato: concordavo in toto.
Una cosa su cui ho pensato nel mentre è “Come gestire le testoline di cazzo che ti arrivano in palestra?”
Certo qualcuna potrebbbe anche essere talentuosa, ma vale la pena avvelenare il pozzo per la speranza di avere un atleta che si porta a casa qualche medaglia?
La risposta, come se mi avesse letto nella testa arriva da Jeff Messina, cintura nera di Brazilian Jiu-Jitsu, al recente podcast con jared quackenbush
L’italo americano ha spiegato con determinazione come non scenda compromessi quando si tratta di comportamento tossico nella sua accademia.
“Ho cacciato persone molto talentuose nel Jiu-Jitsu… Non voglio avere una persona così in palestra,”
ha dichiarato, sottolineando che la competenza tecnica non può mai prevalere sul carattere personale.
Per Messina, creare un ambiente sicuro e supportivo è fondamentale, non solo per la qualità dell’allenamento ma anche per il benessere di tutti gli studenti, indipendentemente dal loro livello.
“Voglio che donne e bambini si sentano sicuri qui, che tutti si sentano importanti… questa dovrebbe essere la parte migliore della giornata, dove ti rilassi, ti diverti, fai un buon allenamento e te ne vai migliore di come sei arrivato.”
“Le persone cominceranno a lasciare perché qualcuno sta facendo scelte sbagliate o trattando gli altri male, o eroderanno l’accademia dall’interno. E a volte, non te ne accorgi nemmeno. Così, appena succede qualcosa del genere, di solito avviso la persona, o se è grave, la caccio subito. Non mi interessa chi sia.”
Per gli studenti che si trovano in situazioni problematiche, Messina offre un consiglio chiaro e senza giri di parole:
“Devi parlare con il tuo insegnante. E se non fa niente… sei proprio nella palestra sbagliata, 100%.”
Ma, ma, ma la famigggghia! Creonte!!
Il concetto di lealtà verso la palestra è una trappola in cui molti si incastrano, ma Messina non ha dubbi:
“So che la gente ha senso di lealtà, e lasciare è scomodo, ma se qualcuno ti tratta male, ricorda che stai pagando. Noi forniamo un servizio per cui le persone pagano.”
Oltre ad affrontare comportamenti negativi, Messina celebra anche il potere trasformativo del Jiu-Jitsu. Ha visto storie che cambiano la vita: da chi ha perso pesi significativi a chi ha trovato uno scopo dopo periodi difficili di salute mentale, fino a chi ha vissuto una vera crescita spirituale.
Per gli allenatori e i proprietari di accademie, il messaggio di Messina è chiaro: metti sempre il benessere della tua comunità al primo posto, mantieni alti standard comportamentali e non scendere mai a compromessi sui tuoi valori, indipendentemente dalle capacità tecniche di uno studente.
Certo è facile parlare così , ma quando poi alcuni top player sono persone disprezzabili bisogna capirlo e fare muro: stanno danneggiando tutta la comunità… ti ricordi il mio articolo sul doping e di come questo sia dannoso al sistema bjj oltre che all’atleta?
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