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Ci era mancato. Il Mundial IBJJF è tornato e ancora una volta è stato palcoscenico di un BJJ di livello straordinario ed emozionanti colpi di scena. E’ stato il Mundial dei passaggi di consegne, con astri nascenti che si sono ufficialmente consacrati a superstars dell’Arte Suave: Dalpra, Munis, Hugo, Oliveira, Andrey, Batista.. abbiamo assistito al “takeover” della Nuova Generazione. Prevedibile, ma non scontato.
Al Mundial non mancano mai gli episodi controversi che faranno parlare per i mesi a seguire: se nel 2019 avevamo visto la diatriba della mancata stretta di mano tra Musumeci e Malfacine, quest’anno abbiamo avuto un episodio addirittura più discutibile e inaspettato per varie ragioni. Nicholas Meregali, negli ultimi secondi della semifinale Ultra-Heavy con Victor Hugo, ha mostrato il dito medio ad una persona nel pubblico (non si sa ancora chi fosse il destinatario). Il match è terminato con la vittoria per decisione di Meregali, ma nelle fasi successive al verdetto il risultato è stato modificato in una esclusione completa di Meregali dal torneo, che a quel punto non ha potuto disputare né la finale Ultra-Heavy né la finale dell’assoluto per la quale si era qualificato nella giornata di Sabato (avrebbe dovuto affrontare Felipe Pena in un megamatch). Nel corso dell’articolo darò la mia opinione su questo episodio, ma era necessario renderlo noto per interpretare al meglio ciò che è accaduto nelle varie categorie.
N.B. Questo è il recap maschile, nei giorni seguenti arriverà il recap femminile!
Uno stellare Mikey Musumeci si riconferma campione mondiale. Mikey vince i primi due match con la sua leggendaria Ankle Lock e approda in finale dove ad aspettarlo c’è il suo rivale Bruno Malfacine, che ha eliminato Thalison Soares e Rodnei Barbosa: è dunque il remake del blockbuster andato in scena nella finale 2019, dove a prevalere fu Mikey che riuscì ad interrompere il regno pluriennale di Bruno. Anche stavolta Mikey ha prevalso ai punti con punteggio tennistico (6-0) grazie ad uno sweep ed una presa della schiena. E’ stata la miglior prestazione in assoluto di Musumeci al Mundial, ed ora è sempre più nella storia: unico americano ad aver vinto 4 titoli mondiali e per di più in 2 categorie di peso diverse. Siamo di fronte ad un prodigio, un alieno, godiamocelo finché dura.
Nei Light-Feather tutto secondo i piani dato che il favoritissimo della vigilia Diego “Pato” Oliveira rispetta il pronostico vincendo il primo campionato mondiale della sua carriera da quando è cintura nera, e cioè da 2 anni e mezzo. Grande stagione per Pato, che ora può vantare di essere campione del mondo IBJJF sia Gi che No-Gi, nello stesso anno! Nei pesi piuma tutto era possibile e infatti c’è stata la sorpresa: Fabricio Andrey, atleta che non figurava tra i favoriti, ruba la scena a tutti e approda in finale eliminando Alex Sodrè. Nella finalissima si gioca tutto con il campione del 2018 Jamil Hill Taylor, ma la freddezza di Andrey è totale e chiude alla maniera forte: triangolo! Sottolineo che il ragazzo ha solo 21 anni. Wow!
L’assenza dell’imperatore Lucas Lepri ha lasciato i giochi completamente aperti nei pesi leggeri, e a vincere è stato un atleta che prima o poi lo avrebbe davvero meritato per il suo percorso e per la sua grinta: Renato Canuto! Il talento della Checkmat è conosciuto ai più per il suo stile spettacolare e “kamikaze”: proiezioni brutali, passaggi di guardia e sottomissioni volanti.. qualcosa che non si vede spesso nel mondo del BJJ di alto livello. Canuto è sempre arrivato a tanto così dall’oro al Mundial, e stavolta lo ha ottenuto con grande legittimità: 3 incontri vinti tra cui quello con Levi Jones Leary – uno dei favoriti – per 3-0, e close out tutto Checkmat con il più giovane compagno di team Matheus Gabriel, una delle rivelazioni del torneo.
Forse era già nata, ma ora è davvero luminosa e raggiante: Tainan Dalpra supera ogni aspettativa (ed erano belle alte..) e asfalta chiunque si sia trovato di fronte nei pesi medi. La tripletta di vittime finale è spaventosa: Ronaldo Junior, Tommy Langaker, Isaque Bahiense. Praticamente Dalpra, al suo primo anno da cintura nera, ha eliminato tutti i favoriti della categoria uno dietro l’altro ed in maniera estremamente convincente (ha addirittura strangolato Langaker). Senza il minimo dubbio è stato Dalpra a meritarsi il nostro premio di “Uomo del Torneo”.
Si trattava di una categoria di veri e propri assassini quella dei Medium-Heavy: ogni match è stato praticamente un Superfight! Sono i due componenti della Atos Gustavo Batista e Hulk Barbosa a spuntarla e a fare close out in finale. Batista ha eliminato Leandro Lo nella semifinale con una intuizione (o forse un’ingenuità di Leandro) a pochi secondi dalla fine. Hulk concede l’onore della medaglia d’oro al suo compagno di squadra, che ottiene dunque per la prima volta il gradino più alto del podio al Mondiale IBJJF da cintura nera.
Pronostico pienamente rispettato nei pesi massimi, dove Kaynan Duarte ha vinto l’oro senza troppe preoccupazioni finalizzando sia ai quarti di finale che in finale. Proprio nella finale si trova davanti una delle sorprese della giornata, Luan Azevedo, che debutta facendo un grande upset causando l’eliminazione di Adam Wardzinski ed eliminando poi Dimitrius Souza e Rider Zuchi. Kaynan Duarte conquista dunque l’oro che gli era stato tolto nel 2019 con la squalifica per doping.
Era uno dei ragazzi da tenere d’occhio in questo torneo e non ci eravamo sbagliati: Erich Munis si rende protagonista di un cammino fantastico nei Super-Heavy eliminando ai vantaggi il megafavorito Felipe Pena e l’altro big name Fellipe Andrew. Personaggio davvero particolare Munis: è dotato di una personalità decisamente non elettrica (sembrava lì per punizione) e placida, che si sposa perfettamente col suo precisissimo Jiu Jitsu da guardero quasi puro. Movenze e guardie da peso gallo, davvero raro da vedere in un ragazzone di 100 kg. Sentiremo ancora parlare di lui per un bel po’ di tempo.
E qui passiamo alle faccende scottanti, due categorie che sono estremamente correlate l’una con l’altra visti i protagonisti. Nell’assoluto, svoltosi sabato, Meregali asfalta tutti brutalmente e approda alla finale di Domenica facendo fuori anche Victor Hugo e Kaynan Duarte (poi oro nella sua categoria). Insomma, una prestazione ed un cammino da n.1 pound for pound che si replica negli Ultra-Heavy, dove abbatte i due favoriti: Meregali strangola Cyborg e poi batte per decisione Hugo per la seconda volta in due giorni. Poi è partito il dito medio ed è successo quanto vi raccontavo in apertura, con la squalifica di Meregali dall’intero torneo. A questo punto Victor Hugo viene reinserito nel tabellone degli Ultra-Heavy e vince la finale con Max Gimenis (primo titolo per Hugo) mentre la finale assoluto non viene disputata e Felipe Pena è dunque vincitore a tavolino.
La mia opinione su tutto questo delirio è questa: la sanzione verso Meregali è stata troppo severa ed è stata anche gestita male. Un dito medio rivolto al pubblico – non all’avversario – durante un match non è certo un gesto da artista marziale e dunque giustissimo punirlo dandogli l’incontro perso. Ma perchè andare ad intaccare anche la partecipazione nell’assoluto? Da sottolineare la totale mancanza di polso da parte degli arbitri: al momento del ditaccio l’arbitro punisce Meregali con una penalità… altro errore, andava immediatamente fermato il match e bisognava procedere subito con la squalifica.
Altra cosa: due pesi e due misure. Se a fare il dito medio fosse stato un lottatore relativamente poco considerato come ad esempio Max Gimenis, la pena sarebbe stata la stessa? Io credo proprio di no e il passato sembra essere dalla mia parte. Nel 2019 fu tollerato il trashtalking di Buchecha da un tatami all’altro proprio verso Meregali nel bel mezzo delle lotte. Meregali lottava con Keenan Cornelius e Buchecha con Otavio Nalati. Non è qualcosa di molto simile a quanto accaduto ieri? Decisamente, eppure non ci fu nessun provvedimento per questo episodio di due anni fa.
Meregali è stato ingenuo, perchè aveva grandissime chance di fare un leggendario doppio oro. Le sue prestazioni del weekend avevano parlato molto chiaro. Se non si fosse lasciato andare a quel gesto inutile ne avrebbero giovato sia lui che lo spettacolo che tutti noi appassionati avremmo meritato di vedere!
ADULT / MALE / BLACK / ROOSTER
1 Michael Musumeci Jr.
Pedigo Submission Fighting
2 Bruno da Silva Malfacine
Alliance
3 Francisco Jonas Borges Andrade
PSLPB Cicero Costha USA
3 Rodnei Barbosa Gabriel Junior
Qatar BJJ Brasil
ADULT / MALE / BLACK / LIGHT-FEATHER
1 Diego Oliveira Batista
PSLPB Cicero Costha USA
2 Malachi James C. Edmond
Team Lloyd Irvin
3 Meyram Maquiné Alves
Dream Art
3 Rene Eduardo Lopez
Jiu-Jitsu Methods
ADULT / MALE / BLACK / FEATHER
1 Fabricio Andrey Batista Junior
Fight Sports
2 Shane Jamil Hill-Taylor
Team Lloyd Irvin
3 Alexssandro Pinto Sodré
Nova União
3 Raimundo Diego Pinto Sodre
Nova União
ADULT / MALE / BLACK / LIGHT
1 Renato Forasieppi Alves Canuto
CheckMat
2 Matheus Gabriel Pinheiro Barros
CheckMat
3 Lucas Sette C. Valente Tobias
Gracie Barra
3 Murilo Guimarães do Amaral
Alliance
ADULT / MALE / BLACK / MIDDLE
1 Tainan Dalpra Costa
Art of Jiu Jitsu
2 Isaque Bahiense Braz
Dream Art
3 Jonnatas Gracie Araujo da Silva
Atos Jiu-Jitsu
3 Tommy Lilleskog Langaker
Nova União
ADULT / MALE / BLACK / MEDIUM-HEAVY
1 Gustavo Espindola Batista
Atos Jiu-Jitsu
2 Lucas Daniel Silva Barbosa
Atos Jiu-Jitsu
3 André Luiz Novaes Porfirio
Fight Sports
3 Leandro Lo Pereira do Nascimento
Unity Jiu-jitsu
ADULT / MALE / BLACK / HEAVY
1 Kaynan Casemiro Duarte
Atos Jiu-Jitsu
2 Luan Azevedo Lima
PSLPB Cicero Costha USA
3 Dimitrius Soares Souza
Alliance
3 Gabriel Henrique dos S. Oliveira
Alliance
ADULT / MALE / BLACK / SUPER-HEAVY
1 Erich Munis dos Santos
Dream Art
2 Fellipe Andrew Leandro Silva
Alliance
3 Devhonte M. Johnson
Unity Jiu-jitsu
3 Felipe Carsalade Araujo Pena
Gracie Barra
ADULT / MALE / BLACK / ULTRA-HEAVY
1 Victor Hugo Costa Marques
Six Blades Jiu-Jitsu
2 Max dos Santos Gimenis
GF Team
3 Igor Gregório Schneider
Dream Art
ADULT / MALE / BLACK / OPEN CLASS
1 Felipe Carsalade Araujo Pena
Gracie Barra
3 Fellipe Andrew Leandro Silva
Alliance
3 Kaynan Casemiro Duarte
Atos Jiu-Jitsu