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Dato che questa notizia non ha molta risonanza sui media ti faccio un’introduzione sulla causa che l’UFC ha aperto (anzi i diversi fronti della causa) e poi gli ultimi aggiornamenti, quelli in cui Dana White parla della concorrenza.
Oltre alle accuse generali di pratiche monopolistiche e sfruttamento del potere dominante, i fighter e i loro legali hanno formulato diverse accuse specifiche contro l’UFC:
1. Contratti restrittivi:
2. Acquisto e chiusura di concorrenti:
3. Accordi di esclusiva con le arene:
4. Controllo del sistema di ranking:
5. Mancanza di trasparenza:
6. Interferenze con i diritti dei fighter:
7. Pratiche di marketing anticompetitive:
8. Discriminazione di genere:
Esempio di un caso specifico:
Nel 2014, l’ex fighter dell’UFC Cung Le ha intentato una causa contro l’organizzazione, accusandola di pratiche monopolistiche. Le ha sostenuto che l’UFC ha utilizzato il suo potere dominante per imporre contratti ingiusti ai fighter e limitare la loro capacità di competere altrove. La causa è stata poi archiviata con un accordo extragiudiziale.
Il processo in corso contro Dana White e l’UFC per pratiche monopolistiche sta sollevando molte domande sulla gestione dell’organizzazione e sul trattamento dei fighter. Questo articolo analizza alcune delle recenti rivelazioni emerse dalle dichiarazioni rese in tribunale e dai documenti resi pubblici, tra cui email e SMS.
Durante una deposizione, Dana White ha duramente criticato Scott Coker, presidente di Bellator, definendolo un “promotore pessimo” incapace di costruire star. Ha affermato che l’UFC ha trasformato in star fighter come Ronda Rousey, mentre Coker si limiterebbe a riciclare vecchi nomi. Tuttavia, emergono alcune incongruenze:
Queste discrepanze sollevano dubbi sulla veridicità delle affermazioni di White. Potrebbe trattarsi di una strategia difensiva volta a screditare la concorrenza?
I fighter accusano l’UFC di:
* Utilizzare contratti restrittivi per limitare le loro opzioni.
* Eliminare la concorrenza acquistando e chiudendo altre promozioni.
* Sfruttare la propria posizione dominante per ottenere maggiore potere sul mercato.
L’UFC, invece, sostiene di essere semplicemente più abile nella promozione degli eventi e di non operare in modo anticoncorrenziale.
I legali dei fighter affermano che migliaia di SMS di Dana White rilevanti per il caso sono stati cancellati o non resi disponibili, nonostante l’ordine di presentarli. Questo alimenta i sospetti sulla trasparenza dell’UFC.
Il processo è ancora in corso e le questioni sollevate sono complesse. Da un lato, le critiche e le accuse dei fighter sono severe. Dall’altro, l’UFC si difende sostenendo la propria competenza e il rispetto delle regole. Le rivelazioni di documenti e testimonianze contrastanti rendono questo caso ancora più intricato e interessante da seguire.
Ultimi aggiornamenti sul processo: https://www.forbes.com/sites/paulgift/2023/12/14/ufc-asks-judge-to-exclude-fundamentally-flawed-expert-opinions-in-antitrust-case/