Dana White in tribunale per la faccenda del monopolio mente… come andrà a finire?

Passo indietro: Dana White sotto processo?

Dato che questa notizia non ha molta risonanza sui media ti faccio un’introduzione sulla causa che l’UFC ha aperto (anzi i diversi fronti della causa) e poi gli ultimi aggiornamenti, quelli in cui Dana White parla della concorrenza.

Accuse specifiche contro l’UFC nel processo antitrust:

Oltre alle accuse generali di pratiche monopolistiche e sfruttamento del potere dominante, i fighter e i loro legali hanno formulato diverse accuse specifiche contro l’UFC:

1. Contratti restrittivi:

  • L’UFC utilizza clausole di esclusiva che impediscono ai fighter di competere in altre organizzazioni per un periodo di tempo dopo la scadenza del loro contratto.
  • L’UFC impone opzioni di rinnovo unilaterali che consentono all’organizzazione di prolungare il contratto di un fighter senza il suo consenso.
  • I contratti offrono ai fighter un compenso minimo garantito relativamente basso, con la maggior parte dei guadagni derivanti da sponsorizzazioni e pay-per-view.

2. Acquisto e chiusura di concorrenti:

  • L’UFC ha acquisito diverse promozioni rivali nel corso degli anni, come Strikeforce e WEC, eliminando la concorrenza e limitando le opzioni per i fighter.
  • L’UFC ha chiuso alcune di queste promozioni dopo aver acquisito i loro migliori fighter, privandoli di una piattaforma per competere.

3. Accordi di esclusiva con le arene:

  • L’UFC ha stipulato accordi di esclusiva con molte arene, impedendo ad altre organizzazioni di competere in quei luoghi.
  • Questo limita le opportunità per i fighter di competere in eventi di alto profilo e riduce la concorrenza nel mercato.

4. Controllo del sistema di ranking:

  • L’UFC gestisce il proprio sistema di ranking per i fighter, che influenza la loro selezione per gli incontri e il loro compenso.
  • I criteri per il ranking non sono trasparenti e ci sono accuse di favoritismi verso i fighter sotto contratto con l’UFC.

5. Mancanza di trasparenza:

  • L’UFC non fornisce ai fighter informazioni complete sui loro guadagni e sui criteri utilizzati per determinare il loro compenso.
  • Questo rende difficile per i fighter negoziare contratti equi e valutare le loro opzioni.

6. Interferenze con i diritti dei fighter:

  • L’UFC è stata accusata di aver interferito con i diritti dei fighter di associarsi e di formare un sindacato.
  • L’organizzazione ha minacciato di licenziare i fighter che hanno espresso sostegno al sindacalismo.

7. Pratiche di marketing anticompetitive:

  • L’UFC è accusata di aver utilizzato pratiche di marketing anticompetitive per danneggiare la concorrenza.
  • Ad esempio, l’organizzazione ha diffuso informazioni false sulle altre promozioni e sui loro fighter.

8. Discriminazione di genere:

  • Alcune fighter donne hanno accusato l’UFC di discriminazione di genere, sostenendo di essere pagate meno dei loro colleghi maschi a parità di fama e prestazioni.

Esempio di un caso specifico:

Nel 2014, l’ex fighter dell’UFC Cung Le ha intentato una causa contro l’organizzazione, accusandola di pratiche monopolistiche. Le ha sostenuto che l’UFC ha utilizzato il suo potere dominante per imporre contratti ingiusti ai fighter e limitare la loro capacità di competere altrove. La causa è stata poi archiviata con un accordo extragiudiziale.

Approfondimento sul processo antitrust a Dana White:

Il processo in corso contro Dana White e l’UFC per pratiche monopolistiche sta sollevando molte domande sulla gestione dell’organizzazione e sul trattamento dei fighter. Questo articolo analizza alcune delle recenti rivelazioni emerse dalle dichiarazioni rese in tribunale e dai documenti resi pubblici, tra cui email e SMS.

Dana White critica Scott Coker e Bellator:

Durante una deposizione, Dana White ha duramente criticato Scott Coker, presidente di Bellator, definendolo un “promotore pessimo” incapace di costruire star. Ha affermato che l’UFC ha trasformato in star fighter come Ronda Rousey, mentre Coker si limiterebbe a riciclare vecchi nomi. Tuttavia, emergono alcune incongruenze:

  • L’incontro tra Tito Ortiz e Rampage Jackson menzionato da White è avvenuto sotto la gestione di Bjorn Rebney, non di Coker.
  • White aveva precedentemente elogiato Rousey come “star emergente” già prima del suo arrivo in UFC.

Contrasto tra narrazioni

Queste discrepanze sollevano dubbi sulla veridicità delle affermazioni di White. Potrebbe trattarsi di una strategia difensiva volta a screditare la concorrenza?

Pratiche discutibili e accuse di monopolio:

I fighter accusano l’UFC di:

* Utilizzare contratti restrittivi per limitare le loro opzioni.
* Eliminare la concorrenza acquistando e chiudendo altre promozioni.
* Sfruttare la propria posizione dominante per ottenere maggiore potere sul mercato.

L’UFC, invece, sostiene di essere semplicemente più abile nella promozione degli eventi e di non operare in modo anticoncorrenziale.

Messaggi mancanti e accuse di cancellazione:

I legali dei fighter affermano che migliaia di SMS di Dana White rilevanti per il caso sono stati cancellati o non resi disponibili, nonostante l’ordine di presentarli. Questo alimenta i sospetti sulla trasparenza dell’UFC.

Conclusione:

Il processo è ancora in corso e le questioni sollevate sono complesse. Da un lato, le critiche e le accuse dei fighter sono severe. Dall’altro, l’UFC si difende sostenendo la propria competenza e il rispetto delle regole. Le rivelazioni di documenti e testimonianze contrastanti rendono questo caso ancora più intricato e interessante da seguire.

Link di approfondimento:

Ultimi aggiornamenti sul processo: https://www.forbes.com/sites/paulgift/2023/12/14/ufc-asks-judge-to-exclude-fundamentally-flawed-expert-opinions-in-antitrust-case/

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