la Mixed Martial Arts Athletes Association è ufficialmente nata
E’ da un po’ che era nell’aria, ci sono stati vari tentativi, tutti più o meno silenziati. Ma adesso la cosa ha il supporto ufficiale di vari nomi importanti e di sicuro attirerà su di sè molti sguardi (ri-leggiamo l’articolo di Agosto 2019)
Georges St-Pierre, Cain Velasquez, T.J. Dillashaw, Donald Cerrone e Tim Kennedy sono i visi più noti. Bjorn Rebney, fondatore (poi defenestrato) del Bellator sarà il coordinatore di tutto.
Jim Quinn, l’avvocato che negozia per Georges St-Pierre sarà a capo della sezione legal.
Cosa vuole la MMAAA
La MMAAA ha due obiettivi:
- Trovare un accordo quadro per tutti i fighter, presenti e futuri
- Condividere i guadagni un qualcosa intorno al 50/50 tra UFC e atleti (come si fa in molti sport) – ne avevamo parlato qui
In soldoni vuol dire che i fighter guadagnerebbero MOLTO di più, persino un Mcgregor.
La paga in percentuale dei fighter è diminuita negli anni
considerando che il 2010 è stato l’anno dei pagamenti astronomici a Brock Lesnar che in match prendeva quanto tutti i fighter di tre card messi assieme, la situazione è ancora più critica.
Certo, va considerato che i ricavi dell’UFC sono aumentati tantissimo e quindi una paga in termini relativi minori non equivale a una paga minore in termini assoluti.
Dubbi e ombre
Qualcuno fa notare che St-Pierre, Velasquez, Dillashaw, e Kennedy sono rappresentati dalla Creative Artists Agency (CAA), che un’agenzia aperta competitrice della WME-IMG, che adesso possiede l’UFC.
Molti fanno notare che Bjorn Rebney è stato a lungo parte del problema ed era anche peggio dell’UFC e che quindi la sua presenza è un NO-no per molti.
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