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Bellator Milano 2020: E’ stata davvero la nostra caporetto?

Scrivo queste righe non con la lucidità di cui avrebbero bisogno, ma nemmeno a caldo post match…

E’ una settimana che leggo post catastrofici sulla scena italiana delle MMA. Ovviamente se si guarda ai risultati e basta non possiamo che essere giù di morale… ma se proviamo a cambiare il punto di vista non è davvero una disfatta totale: NON abbiamo mai avuto così tanti fighter in Top promotion.

La zona di confort di tutto il movimento si è allargata in maniera incredibile… Vi sembra normale avere in una settimana ben NOVE fighter che combattono in Bellator?

Ricordo molto bene quando l’unico italiano in qualche top promotion era Alessio Sakara. Oltre a lui c’era l’inossidabile Verginelli, poi c’è stato anche Serati… ma i match succedevano con la stessa frequenza con cui si festeggia natale. Una volta all’anno e via andare.

E non stiamo parlando del secolo scorso: stiamo parlando di pochissimi anni fa.

Le MMA Italiane, da essere praticamente inesistenti, sono state in grado di creare i primi poli di eccellenza locali e portare in questi pochissimi anni moltissimi fighter a calcare palchi internazionali. Il livello attuale è il doppio rispetto anche a solo 5 anni fa.

  • Abbiamo perso? estiqaatsi! fa parte del processo di crescita.
  • Abbiamo dimostrato lacune importanti nel wrestling? estiqaatsi! chi si porta a casa la lezione (integrando dei lottatori veri nell’allenamento) tornerà più forte di prima.
  • Il gameplan in alcuni casi è stato lacunoso? estiqaatsi, fino a qualche anno fa l’unico gameplan era “colpisce e non farti tirare a terra perchè non sai nulla di grappling”. Siamo a eoni di distanza da allora.

La vita non è sempre un film a lieto fine dove basta allenarsi e crederci per vincere: tutto l’ecosistema deve evolvere per sostenere la crescita dei fighter.

E se pensiamo a quanto tutto sia evoluto per portare questi fighter in una TOP promotion, possiamo essere felici che tra qualche anno ci saranno abbastanza fighter per fare degli sparring di livello e salire di livello ancora.

Attenzione questo post non vuole essere la pacca sulla spalla: “tutto bene cosi, hombre!

Quello che sto dicendo che la Polonia in pochi anni dall’essere zero nelle MMA si è portata a essere una potenza mondiale, e che anche l’italia – pur con un percorso diverso dalla polonia potrà dire la sua. Non oggi, e probabilmente nemmeno il prossimo anno, ma la strada imboccata è quella giusta.

Allenarsi all’estero?

Bisogna fare baracca e burattini come ha fatto Marvin (o anche Sakara prima di lui) per avere successo? Probabilmente andare in una palestra e fare sparring tutti i giorni con dei campioni del mondo farà evolvere il tuo gioco. Non è per tutti una strada percorribile… ci sono vari motivi per cui non ci si può trasferire.

Quindi sei rovinato se non puoi? Credo che, anche in questo caso, bisogna uscire dalla logica 100% estero vs 100% italiano.

Fare un camp in italia non impedisce di portare talenti da fuori, cosi come non impedisce ai fighter di fare 2-3 settimane di camp all’estero ogni tanto, cosi come non ti impedisce di avere dei lottatori di livello stabili nella tua palestra… credo anche che data la situazione sia pieno di wrestler americani di altissimo livello NCAA con le pezze al culo che verrebbero per due monetine in italia ad allenarsi / allenare. Bisogna ingegnarsi un attimo.

Wrestling Wrestling Wrestling!

Il bjj in italia secondo me è già a un livello più che dignitoso (senza fare nomi: Pedersoli a terra ha tenuto testa a una nera sweepandola e Paternò ha resistito 3 round contro Pascu senza subire Gnp).

Quello che manca – ad alto livello – è il wrestling di difesa, di attacco, di controllo, gli scramble…

E perchè questo? Non esistono insegnati di lotta libera/ greco romana disponibili?

Ogni fighter di MMA dovrebbe dedicare ogni settimana ORE nella lotta con wrestler di livello. Chi è fortunato e si può allenare con un praticante di BJJ top in italia (Team Aurora per esempio) può tamponare questa lacuna (gli scramble di Pedersoli mi sono sembrati molto buoni), ma generalmente direi che questo è il problema più grosso.

Puntare il dito contro

I fan dell’ultima ora che si permettono di dire che dei fighter al Bellator fanno “cagare” non aiutano di sicuro la scena.

E la scena non ha bisogno di voi: siete gli stessi che NON siete iscritti a una palestra, gli stessi che NON vanno agli eventi live, gli stessi che piratano l’UFC. Davvero… prima vi levate dai coglioni meglio è.

Che abbiano avuto tutti delle lacune e che queste gli siano costati l’incontro è una verità, ma qui stiamo parlando di una delle top promotion.

Nessuno fa “cagare” a quei livelli:

  • buon sbagliare il gameplan,
  • puoi avere una grossa differenza di abilità in un’area rispetto all’avversario
  • puoi aver tagliato male

Ma cagare, quello no. Se questa è la tua unica argomentazione contro un fighter (lo stesso che un anno fa magari era il più bravo del mondo) sei tossico per la scena.

I rosiconi, la tua palestra non ha ancora sfornato nessun atleta di alto livello. Ci sono vari motivi per questo: potrebbe essere semplice sfortuna dato che nessuna gemma grezza ha bussato alla vostra palestra.

Non è che godendo delle sconfitte degli altri che però magicamente la tua palestra si riempe. Ne busserà alla porta il novello GSP chiedendoti di allenare. Impara a fare il tuo, dai il 100% e con un po’ di fortuna l’atleta arriverà.

Se stai lavorando per il tuo team non hai il tempo di criticare.

Seminari e fare rete

Dato che poi so che salta fuori, non posso nemmeno evitare di prendere il post di Marvin Vettori ed espandere il concetto.

Marvin non ha scritto quel messaggio perchè gode nel vedere gli italiani perdere, ne per vendere i suoi seminari. Ha scritto quel messaggio perchè avrà avuto le palle girate, come e più di noi.

Il marvinone vive e respira di MMA, ama le MMA più di tutti i noi, sta sacrificando la sua vita per quello e prima o poi potrebbe anche pensare di tornare in Italia (dopo essersi preso la cintura possibilimente) possiamo capire che amarezza abbia avuto in quel momento quando ha visto errori che potevano essere evitati o almeno tamponati?

Si sarà chiesto: “Ma è davvero questa la situazione in italia?

Vi dico la mia. I seminari sono importantissimi, per un atleta per avere dei punti di vista multipli per un coach per aggiornare le idee. Certo non sono le 4 tecniche che si imparano in uno stage che ti farnno vincere un match, ma le tecniche che si imparano sono solo una delle cose che si portano a casa.

A un seminario a porte chiuse (quindi 10 persone, non i colleggiali da 200) si stringono amicizie, si fa rete, si diventa parte di un qualcosa di più grosso del vostro paesello e della vostra palestra.

Quelle stesse amicizie sono le stesse che potranno fornirvi lo sparring giusto per preparare meglio un match, il contatto del maestro di lotta illuminato che è disponibile a far girare quegli appestati delle MMA.

Insomma i seminari sono utili sotto tutti i punti di vista:

  • Per creare e rafforzare le connessioni
  • per scoprire che anche i maestri delle altre palestre non sono dei pigri, e che condividono con voi molte cose.
  • Come fine ultimo: Imparare

Fare un seminario con Marvin magari vi permette di capire con mano come è il nuovo gioco in USA.

Esempio: Khabib è ormai 3 anni che sta devastando tutti col suo grinding, secondo voi negli altri team americani non ci sono altre persone che stanno imparando il suo gioco e le adottano nello sparring? Tra qualche anno il grinding di Khabib sarà cosa abbastanza comune… Non vale la pena incominciare a studiarlo adesso per essere in grado di difendersi nel 2022?

Link esterni

In questo articolo (su un sito esterno, ma sempre scritto da me) parlo dell’importanza dell’essere gentili, oltre che all’avere ragione https://www.cocooa.com/in-un-mondo-di-troll-sii-una-driade

 

 

Manolo El ChupaCabra

Manolo El ChupaCabra

Praticante di MMA, agonista di BJJ e grappling, ottimo conoscitore delle arti marziali miste e del valetudo. Manolo "El Chupacabra" non è niente di tutto questo.

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8 commenti

  1. Sulla Polonia non è che parte proprio come Italia. KSW è la maggior promotion europea secondo le classifiche ufficiali ( M1 non la metto perché è russa). Poi tra le sue fila annovera uno dei migliori leglocker per MMA in circolazione attualmente e anche nelle classifiche di sempre

  2. Per creare il sistema virtuoso, un po’ come fanno in rete tanti, quando ci sono submission o takedown fuori dagli standard nelle promotion più importanti le farei provare in palestra la settimana dopo. Sempre che all’istruttore veramente interessi

      • Ma siamo sicuri che la maggior parte delle palestre bjj/MMA Italia sia in grado di difendersi da un rear naked choke da parte di brasiliani? Così si entra nel discorso MMA/ difesa personale. Pararsi dai colpi che arrivano alla testa andando su un lato e rispondere con gomitate, cercando di evadere dalla posizione? Questo se fatto il rear naked choke con i ganci alle gambe

  3. Io non ho nulla da insegnare a nessuno. Specialmente a dei pro. Però francamente io non vedo e no ho visto nemmeno un gran livello di jiujitsu. Pedersoli e Paternò sono atleticamente molto forti e anche ben predisposti ma a terra io ho visto molta confusione e tanta improvvisazione. Bene Scatizzi che però aveva già fatto vedere un ottimo grappling e che si allena in un team dove mi sembra che il JJ sia piuttosto importante (vedere Gallagher per capire cosa significa avere una strategia precisa a terra – il Twister hook che mette a Callum è un dettaglio che dice molto di quanto il ragazzo abbia studiato). In ultimo aggiungo che come ci sono tanti insegnanti/sparring partner validi per lo striking (e viceversa mi sembra che il livello in piedi sia sempre abbastanza buono), ce ne sono anche per quanto riguarda il wrestling ed il grappling. Basta cercarli e magari avere voglia di farsi un viaggio di un’ora o più, più volte alla settimana. Certo rispetto ad una palestra di kick o pugilato è molto più difficile trovare un luogo adatto dietro casa ma vi assicuro che anche qui ci sono delle eccellenze.

    • Ciao Matteo, Pedersoli ha sweepato una nera, in un contesto di MMA. E’ anche riuscito a fare più di uno scramble e ha fatto vedere una buona TDD. Credo che si possa definire più che buono il suo livello di bjj (è ancora una blu se non erro).
      Paternò nonostante il divario nel gioco a terra con l’avversario fosse enorme è riuscito in qualche modo a sopravvivere 3 round. Certo l’altro ha fatto lay and pray, ma la sua funzione difensiva il bjj l ha fatta. Paternò ha mancato di Wrestling più che di bjj…
      vero è che dobbiamo comprenderci cosa intendiamo jiujitsu, te ed io. Probabile che non stiamo parlando della stessa cosa.

      • Adesso non voglio entrare nel merito perché, per carità non mi compete, e mi limito a commentare da tifoso neutrale. Ma, il raspado al quale fai riferimento mi è sembrato molto casuale (se fai caso parte da una posizione che non è nemmeno una vera e propria mezza guardia). Ogni volta che è stato nella mezza dello spagnolo la differenza si è vista eccome. Pur essendo in top position ha riportato i danni peggiori (gomitate che lo hanno tagliato notevolmente sul cuoio capelluto) e non è mai riuscito a passare o a dare l’impressione di poter passare. Viceversa, anche quando è riuscito a mettere l’avversario spalle a terra (che per chi fa mezza è il preludio ad essere passati solitamente) si è fatto riprendere l’esgrima (underhook) che ha permesso l’uscita di bacino e l’inserimento del gancio con conseguente raspado dalla mezza-farfalla. Anche su Paternò ho notato una serie di dettagli che non mi hanno convinto. Ma ripeto sono solo valutazioni tecniche di un appassionato che studia il jiujitsu. Lungi da me criticare l’atleta in quanto tale, son ben consapevole che lottare a terra coi pugni e le gomitate è qualcosa che cambia completamente la carte in gioco. Non vorrei mai essere frainteso in questo. Però capisci anche tu che bisogna capire uno cosa vuole fare quando si trova in quel contesto, la sopravvivenza per atleti di questo livello che si confrontano in questi palcoscenici non può essere un’opzione.

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