FBI interroga Fedor prima del match al Bellator

Sabato sera Fedor Emelianenko ha sconfitto Frank Mir nel main event di Bellator 198. Ma oltre a Mir, durante la settimana Fedor ha dovuto fronteggiare qualcun’ altro.

Il manager di Fedor ha confermato che agenti del FBI hanno chiesto di visitare e scambiare due parole con Fedor durante la settimana del match nell’hotel dove soggiornava nei pressi di Chicago.
Gli scambi sono stati brevi e cordiali. Nessuna convocazione o avviso di comparire in alcun commissariato.
Pare che queste visite siano avvenute più si una volta come ha riferito il giornale britannico Telegraph.

Fedor e Bellator hanno glissato sul contenuto ovviamente riservato delle chiaccherate e infatti c’è stato poco clamore sui media.
Molti si chiedono la causa di questo ‘interesse’ della FBI per Fedor. Molti sapranno che siamo in un momento di particolare turbolenza nelle relazioni tra USA e Russia. E che quindi qualsiasi russo in viaggio in America possa venir controllato.
Però altri ricordano che oltre ad essere amico di Putin, lo Zar delle mma ha anche avuto dei contatti con il Presidente Americano Donal Trump.
Questi risalgono al 2008-2009 quando Trump era uno dei finanziatori della breve ma esplosiva promotion Affliction, in cui Fedor sconfisse Tim Sylvia e Arlovski in eventi molto seguiti e pieni di grossi nomi.

Insomma diramazioni del Russiagate che coinvolge il Presidente degli Stati Uniti.

Un’altra pista meno intuibile è quella di un altro ex-top manager di Affliction, Michael Coen, avvocato di Trump e tutt’ora indagato per vari reati tra cui frode bancaria, finanziamento elettorale illecito e frode telematica.
Il tutto deriva da pagamenti fatti da Coen alla pornostar Stormy Daniels in seguito ad un affaire con Trump.

Pornostar, capi di stato, Russiagate, chissà cosa ne riguarda il povero umile fighter che si allena nei parchi giochi della provinciale Stary Oskol.

  1. Il potere della Ciavatta di plastica lo difederà.

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