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Mauro Cerilli (12-2) a Cage Warriors 92 ha ottenuto la vittoria più veloce in carriera,vincendo per KO (0:15 del 1° round) contro Karl Moore (8-2), nel match valido per il Titolo dei Pesi Massimi Cage Warriors. La prima difesa della Cintura è stata fulminea e,in attesa di vedere quali sviluppi ci possono essere nel futuro di “The Hammer”, vi lasciamo all’intervista che abbiamo realizzato con Mauro Cerilli.
In fase di preparazione a questo match, in un post hai scritto che per la prima volta nella tua vita sei riuscito a preparare un camp di così alto livello. Quali elementi sono stati aggiunti o migliorati per l’incontro a Cage Warriors 92?
Diciamo che sono riuscito ad avere una qualità di sparring che non ero mai riuscito ad avere,con persone diverse e ho avuto un coach di MMA che mi ha aiutato a studiare il game-plan,a lavorare sul game-plan,che ha studiato comunque lui: parlo di Lorenzo Borgomeo. Queste sono state le varianti.
Ti sentivi di avere una maggiore pressione psicologica per questo incontro,data la tua prima difesa del Titolo di campione dei Pesi Massimi Cage Warriors?
Io ero consapevole che vincere fosse dura e mi sono allenato bene apposta.Erano 2 anni che volevo questo match quindi ero determinato e penso che,la pressione vera e propria,ce l’avesse lui e non io.L’avevano “pompato” talmente tanto che,secondo me,adesso dovrebbe smettere con le MMA oppure cambiare sport.Dovrebbe comunque riprendersi bene e pensare di scendere nei Massimi Leggeri,la sua categoria di peso,e non rimanere nei Pesi Massimi.
Cage Warriors ha fatto promozione del tuo match con Karl Moore puntando molto sulla possibilità che il tuo avversario potesse diventare campione di 2 categorie di peso differenti,seguendo le orme di Conor McGregor. Quando guardavi quel trailer,pensavi che questo incontro fosse stato organizzato più per i vantaggi che poteva trarre Moore da un’eventuale vittoria? Sentivi di dover dimostrare ancora di più il tuo valore in questo match?
Logicamente ho visto che la campagna era mirata su Moore e non su di me.Loro lo portano e lo spingono verso la UFC. Questa campagna ha solo contribuito a farmi arrabbiare ancora di più e voler dimostrare quello che valgo al Cage Warriors e al mondo.
Hai impiegato 15 secondi per mandare KO il tuo avversario e conquistare la tua dodicesima vittoria in carriera. Al termine del match hai urlato più volte: sicuramente erano urla di gioia per la grande vittoria ma quel grido e quel gesto delle mani sembrava avesse altri significati,o sbaglio?
Il significato era rivolto un po’ al pubblico,visto che erano tutti con Moore,un po’ alla promotion perché mi aveva sottovalutato e mi avevano dato per spacciato…diciamo…un po’ trascurato. L’urlo invece era di gioia e niente di contraddittorio,solo un simbolo di protesta: con le mani all’orecchio per sentire gli altri,oltre ai miei tifosi.Credo di aver spiazzato tutti: la promotion,il pubblico,i tifosi di Moore e Moore stesso.
Quando il match è stato fermato da Marc Goddard,ti sei seduto sopra la gabbia e stavi cominciando a gustarti quella vittoria.Che effetto ti ha fatto vedere sugli spalti il gruppo di tifosi italiani festeggiare con te mentre gli altri ,probabilmente per la maggior parte tifosi inglesi,stavano ancora realizzando quello che era successo?
Ero contento di avere degli amici che erano venuti a sostenermi.Ero salito lì sopra proprio per cercarli e li guardavo salutando.Il pubblico e gli amici che vengono a sostenermi sul posto,è una cosa che mi carica e loro mi caricano parecchio.
Sei riuscito a festeggiare in qualche modo la vittoria una volta uscito dall’arena oppure hai semplicemente passato il tempo per leggere e rispondere ai messaggi di complimenti che ti stavano arrivando sul cellulare?
Subito dopo il mio match sono uscito a cena con i miei amici e non ho aspettato di vedere tutta la fight-card.Abbiamo mangiato qualcosa e poi sono tornato nella mia stanza a cercare di riposare ma,con tutta quella adrenalina,non sono riuscito a riposare così ho approfittato per rispondere ai messaggi.
Dopo la vittoria a Cage Warriors 92 credi che potrebbe arrivare una proposta da parte di UFC oppure pensi di aver dimostrato già abbastanza le tue potenzialità e di meritare adesso un posto nella promotion americana?
Aspettiamo e vediamo.Credo che una chance dovrebbero darmela. Me la sono guadagnata,no?
Quando sei tornato a casa,come hai raccontato ai tuoi figli l’esperienza di Londra? Cosa ti chiedono di solito quando torni dopo un match?
I miei figli hanno visto il match,tranne la piccola di 1 anno,ma gli altri lo hanno visto.Mio figlio contentissimo così come mia figlia.Io cerco di farli crescere in maniera tranquilla nello sport,di farli capire che è uno sport anche se a volte ci picchiamo duramente,perché ci alleniamo per questo.Quando torno a casa mi chiedono se mi sono fatto male ed è una cosa che un bambino ti può chiedere,però io li coinvolgo: però certe volte quando mi faccio male,chiedo di aiutarmi nel curarmi.
Se vuoi ringraziare qualcuno oppure dire qualcosa,questo spazio è tutto per te.
Voglio fare un ringraziamento a tutti,a tutti quelli che mi stanno vicino,in particolare alla mia famiglia,al mio team Hammer Team,Gloria Fight Center di Lorenzo Borgomeo e Alessio Di Chirico e a tutte le persone che credono in me.Voglio ringraziare in particolare tutti i ragazzi che si allenano con me, che sono tutti campioni in diverse discipline: ci siamo uniti per darci una mano a vicenda.
I commenti sono chiusi.
Minchia sei hai menato Mauro! Grande!!
BRAVISSIMO Mauro Cerilli, l’ho sempre seguito nel passato, e ora vedo con piacere che ha vinto ‘in trasferta’ piallando l’avversario.
Mi coj…ni!!
Bravo mauro, comincerò a seguirlo con interesse, se merita una chance in ufc? Senza dubbio.
Con tutto il rispetto
In UFC Cerilli verrebbe massacrato in pochi istanti
Vedere il match connRiccetti per capire