Newsletter Subscribe
Inserisci la mail per ricevere le notizie del sito.
Siamo ai primi del 900 e a James Jeffries, campione di pugilato fermo da ormai 6 anni e totalmente fuori forma, viene offerto il corrispondente di 1 milione di dollari del 2018 per un match Jack Johnson, campione dei pesi massimi al top della forma.
Jim che era famoso per la sua forma invidiabile e una stamina infinita si ritorva a dover perdere 50 kg in pochi mesi. E come fa? Come ci si allena quando vuoi essere nella tua forma migliore?
La risposta era: “Allenati come un lottatore” e così fu.
Jim Jeffries assume come conditiong coach Martin “Farmer” Burns. Nonostante i suoi 75 Kg uno dei più grandi catch wrestler della storia, autore di un libro sulla forma fisica obbligatorio ai primi del 900 nonchè mentore di Frank Gotch.
Qualche tempo prima Billy Papke (campione del mondo di boxe dei pesi medi nel 1908) va a trovare il suo amico Jeffries. Vedendolo in forma fisica pessima critica il suo allenatore.
Burns non la prende bene e i due iniziano a discutere. Grida tu che grido io, alla fine Papke incomincia a tirare dei pugni verso Burns. Cosa fa un lottatore quando un puglile tira dei colpi?
Esatto: takedown, posizione e finalizzazione.
E questo è quello che è successo davanti a più di 400 fan che erano li per vedere l’allenamento.
I commenti sono chiusi.
Bella ‘sta storia. E’ un periodo che tra Edgar Lee Masters, la leggenda di Pat Garret e Billy the Kid e ora di questi personaggi, sono attorniato da tanta tanta america. And so what??
In realtà prima di lui William Muldoon, lottatore, battè J. L. Sullivan, e poi lo allenò anni dopo per un match importante del secondo nella boxe.
Ancora oggi a NY è possibile visitare il luogo dove si svolgeva il traing.
All’epoca la boxe non aveva una vera preparazione atletica, una scuola consolidata come il wrestling, ecco perchè il più famoso e forte pugile di quegli anni ricorse all’aiuto del campione di lotta che tempo prima lo aveva battuto.
Più volte la lotta (che ancora in quel periodo includeva le sottomissioni) incrociò il suo destino la boxe. Lo stesso Maeda “Conde Koma” sconfisse diversi boxer nel suo perigrinare tra i circuiti itineranti di arti marziali.
Di fatto il torneo dei Gracie UFC del 1992 era solo la riproposizione in USA di ciò che in Brasile avveniva dai primi del 900 e che dai 60 andava in onda sulla famosa Rete Globo.
Solo oggi questo “rapporto” viene mistificato attraverso incontri farsa come Mayweather vs McGregor o altri lottatori. Nessuno lancia una sfida di BKB a Mayweather, o altri famosi pugili, che mai verrebbe accettata, figuriamoci una di mma anche con un regolamento misto, dato che sappiamo bene che un solo TD porrebbe fine al match.
Bepo leggiti Choque: The Untold Story of Jiu-Jitsu in Brazil 1856-1949 (Choque: The History of Jiu-Jitsu in Brazil Book 1) – link: https://amzn.to/2CIArxW
è scritto malissimo, nel senso che è una lista infinita di dati e informazioni senza storytelling ed editing.
Ma è proprio da questa forza bruta che si scoprono tante cose. Il più forte dei gracie era Jorge, Carlos un chiaccherone tutti e 4 dei zanza mica da ridere. oltre a dire chiaramente che loro in Conte lo hanno visto col binocolo
Secondo me lo apprezzerai moltissimo. Lo stesso vale anche per gli altri ovviamente, ma sei tu quello che scriverà dei pezzi sulla storia degli schiaffi :-)
Questi articoli sono sempre interessanti. Quegli anni, come pure quelli prima, non li conosco per niente o quasi.
ho trovato un tizio che vende le scan di un fottio di libri di lotta, pugilismo, armi bianche dal 1400 al 1940
mi sa che Gitalia diventa the house old skool tra un po :-)
A me non spiacerebbe, anche solo ogni tanto. Qualche chicca per ricordare i precursori, i pionieri, i campioni dimenticati.
Oggi mi spiace che avevo fatto un breve, ma neppure troppo, messaggio su Rizin e quasi prima di finire, la pagina si è chiusa. Ta da.
:-(
Cmq vedere gli incontri è stato, almeno in parte, un salto indietro nel tempo.
A proposito di salti, Halsey, dagli e dagli, ce l’ha fatta a cadere di schiena dal ring. Ovviamente, essendo già in calo, ( primo round da 10 minuti), poco dopo ha finito proprio di combattere.
Ma tra le cose “strane” quella che oggi più ricordo è il braccio di Caldwell, ( vs Horiguchi), che, non ho manco capito come, si è andato a infilare dentro un cordino verticale, ( messo al posto della fascia tendi-corda). L’arbitro ha sospeso e si sono messi lì a liberarlo da un mezzo cappio. E poi i saluti, prima e dopo. I fiori. Il pubblico. Il rispetto.
E’ un salto indietro, anche a livello visivo, che a me non spiace.
Anzi, per certi aspetti, non mi ricordavo manco più, lo preferisco.
Una piccola nota sul brasile: nel gracie jiu jitsu lo scontro con percussioni è intrinseco nella tecnica, nell’altro stile luta livre appunto basandosi più su prese alle gambe, ghiliottine, posizioni nord sud è più grappling
Comunque è storia, le due scuole oggi mi sembrano molto mischiate