UFC 235: JONES VS SMITH

Questo sabato ritorna la payperview in grande stile dell’UFC in diretta da Las Vegas. Dopo il fiasco di Melbourne abbiamo almeno 5 match di altissimo livello tra cui due per il titolo.
Se i granuli di sale potessero nuotare in una piscina olimpica, i picogrammi di Turinabol nel sangue del campionissimo dei light-heavyweight Jon “Bones” Jones sarebbero anche legali ma tant’è, i fans vogliono vedere il sangue sparso nell’arena e dell’antidoping non frega niente a nessuno.
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Tanto meno interessano all’incomodo Anthony “Lionheart” Smith che è chiamato per tenere il campione caldo e lontano dai guai.
In una divisione martoriata dall’assenza di talento, sembra che i pesi medi possano salire a fare fortuna.
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Nelle vere divisioni le belve si scannano e il numero uno ha sempre i giorni contati. Tyron Woodley ha finora dimostrato tanta intelligenza quante doti fisiche e ha già difeso la cintura 4 volte. Il prode africano Kamaru Usman è però un avversario molto temibile, spinge come un treno e non prende rischi come Georges St-Pierre.
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Insomma Dana White potrebbe sbarazzarsi del piagnone Tyron ma ritrovarsi con un altro campione che fa addormentare il pubblico.
Il prediletto di Dana, Robbie Lawler sarebbe il personaggio ideale ma l’età avanza e le guerre sono state parecchie. Un canto del cigno è quello che si aspetta Lex Luthor da Robbie, ovvero mettere a dormire l’altro sonnifero, al secolo Ben “Funky” Askren.
Il riccioluto debutta in UFC e sembra che tutti si siano scordati del suo stile narcotizzante. Il trash-talking da novello Chael Sonnen ha finora convinto Dana che sembra apprezzare gli sfottò diretti soprattutto a Kamaru “Marty from Nebraska” Usman.
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Il solito match femminile buttato lì in main-card ci serve solo per staccare dal “cala le tende” della ppv in cui l’emotivo Cody Garbrandt cerca di rimettersi in carreggiata contro il cordiale Pedro Munhoz.

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Il match che tutti i Khabibber attendono è però il main-event dei preliminari, in cui il veterano che le ha viste tutte in gabbia e nella vita Jeremy Stephens cercherà di far deragliare il pompatissimo treno del monaco daghestano Zabit Magomedsharipov.
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Quest’ultimo è da molti considerato come il più talentuoso fighter mai visto ma tra avversari che si tirano indietro e poca presenza sulle platee del trash-talking, Zabit non ha ancora affrontato un test da top10. Stephens ha affrontato quasi tutti i top della divisione più alcuni di quella superiore perciò se il russo dovesse farlo fuori in maniera impressionante si aprirebbero scenari molto interessanti sia per la 145 libbre che per i 155.

Invece gli amanti del whisky potranno buttare l’ orrendo Proper Twelve nel cassonetto e gustarsi una dose di Johnn(ie)y Walker perchè l’impressionante lungagnone brasiliano ritorna solamente un mese dopo l’ultimo balletto.
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Il brasilero infatti rimpiazza Ovince Saint Preux con dieci giorni di preavviso per affrontare Misha Cirkunov e di questi tempi nei 205 una vittoria potrebbe valergli il balletto mortale stile Kill Bill contro Picogram Jones.

 

Main Card

Jon Jones(c) vs. Anthony Smith – per il titolo dei massimi leggeri

Tyron Woodley(c) vs. Kamaru Usman – per il titolo dei welter

Ben Askren vs. Robbie Lawler

Tecia Torres vs. Weili Zhang

Cody Garbrandt vs. Pedro Munhoz

Preliminari

Zabit Magomedsharipov vs. Jeremy Stephens

Misha Cirkunov vs. Johnny Walker

Alejandro Perez vs. Cody Stamann

Mickey Gall vs. Diego Sanchez

Pre-preliminary

Charles Byrd vs. Edmen Shahbazyan

Macy Chiasson vs. Gina Mazany

Frankie Saenz vs. Marlon Vera

Hannah Cifers vs. Polyana Viana

  1. Comunque è incredibile. Jones, 6 controlli da inizio febbraio. I primi due, giorni 1 e 9, negativo. Quelli del14 e 15, positivo. 40 e 20 picogrammi. 18, negativo. Manca ancora il risultato del controllo del 23. 4-2 o 3-3?

    • Sembra che la Sorte lo stia scherzando. Va a finire che Jon Picogram Jones verrà veramente ricordato solo per questa unità di misura inconcepibile.

      • Effettivamente è una cosa assurda. Nel frattempo, parlando di cose assurde, un altro mito è costretto al ritiro, non per raggiunti limiti di età ma quasi. CroCop durante un allenamento ha subito un ictus. Per fortuna non gli ha lasciato segni visibili ma non potrà più combattere. Se la risonanza tra tre mesi sarà negativa, glielo auguriamo tutti, potrà tornare ad allenarsi ma la sua esperienza agonistica, non potendo più ricevere colpi in testa, è chiusa. Peccato terminare così una carriera straordinaria ma, se vogliamo dirla tutta, è stato pure piuttosto/molto fortunato. Resta che, un altro mito, è arrivato alla fine della sua corsa sportiva.

        • Non sono un medico, ma penso che fare lo striker, o prevalentemente lo striker in mma, nei pesi massimi possa portare a quei rischi ad una certa età. Per fortuna non è andato oltre. Considerandolo un nostro vicino , geograficamente, ha avuto una carriera abbastanza ricca e vittoriosa. Credo che non debba rimpiangere nulla

  2. ma la domanda più interessante è “come si fa a chiamarsi johnny walker ed essere brasiliani???”

    • Perché in Brasile il wiskey costa un culo, e considerata roba da ricchi. Johnny walker è il più famoso. Quindi per associazione hanno pensato di mettere un nome che fa figo al figlio così!

  3. Grande lorenzo hai scritto un articolo perfetto!!
    Ammazza sta card è al tritolo, una delle più imbottite di grandi nomi e match che abbiano mai fatto

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