Galà di lotta a Giovinazzo: Report

Giovinazzo si veste da lottatore al gran galá

 

Galà di lotta a Giovinazzo: Report 1 Crescere continuamente significa spesso tentare un connubio tra differenti stili di lotta. Significa andare oltre la mentalità del “faccio solo questo sport e seguo unicamente competizione di questo genere!”. E’ invece salutare togliersi questo immaginario paraocchi ed assistere ad veri eventi che coniugano più sport, dall’ultima “stella nascente nel firmamento della lotta”, l’mma, fino a tutti i vari stili attinenti: grappling, brazilian jiu jitsu, wing chun per citarne alcuni.

 Il sud sembra finalmente essere uscito da questa mentalità, e sempre più si organizzano eventi che permettono agli spettatori di gustare stili di combattimento simili ma a loro volta tanto diversi in certe sfaccettature.Veri e proprio ‘eventi di lotta a 360°’, che ottengono un successo di pubblico elevato, nonostante spesso siano organizzati in contesti cittadini minori, dove le strutture permettono un’organizzazione efficace senza un’eccessiva burocrazia alle spalle.

Uno degli ultimi organizzati in Puglia è il “Galà di lotta”, tenutosi il 10 Luglio nella splendida cornice notturna della città di Giovinazzo ed ha visto in cartellone undici combattimenti di MMA, grappling e muai thay full contact, nonchè un’interessante quanto spettacolare esibizione di Wing-chun a cura dell’associazione di arti marziali WCRA.

I match erano tutti amatoriali, con atleti spesso anche molto giovani, un piacere per gli occhi visto il livello tecnico espresso in match che sono ben lontani dall’idea di ‘lotta da strada'(troppo spesso associata a queste tipologie di combattimento). Inoltre una piacevole dimostrazione di come anche in questa realtà tutto parte dalle nuove leve, forse ancora giovani ed inesperti, ma capaci di compensare il tutto con un entusiasmo ed una tecnica a volte sorprendente.

Si è visto un po di tutto sul ring allestito nella piccola cittadina in provincia di Bari: calci e pugni, ma anche prodezze tecniche che raramente incontriamo in combattimenti di stampo amatoriale, quali triangoli e kimura (con il quale si è concluso uno dei combattimenti di mma più serrati tra due lottatori poco più che ventenni, provenienti dalle accademie pugliesi WCRA e Casafina).

 

Infine un plauso alla dimostrazione di Wing chun, in cui i quattri atleti coinvolti (tutti di età e peso differenti) hanno dimostrato come la pratica delle arti marziali può emozionare anche se  distaccata dalle logiche della competizione, che arte marziale significa in primis una crescita fisica e mentale personale e solo dopo l’abilità di stendere un ipotetico avversario.

 

Ma più che di avversari preferisco parlare di contendenti vista la pulizia dei combattimenti in un clima amatoriale che invece spesso è sinonimo di combattimenti mal regolati e/o scorrettezze che si basano su punti del regolamento ancora interpretabili.

 

Passione, forza, entusiasmo, tecnica: queste sono a mio parere le parole che meglio denotano l’ambiente delle arti marziali e dei ring, su cui ogni giorno gettiamo sudore e fatichiamo per migliorarci costantemente. E sono felice di ammettere che a Giovinazzo ho visto tutto questo in una sola serata. Speriamo non rimanga solo un caso isolato, ma dal tacco della penisola pagliono arrivare risposte positive per gli amanti delle competizioni di lotta miste!

 

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