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“Se vinci un match per un vantaggio non puoi considerarti migliore del tuo avversario” – Roger Gracie.
Che piaccia o no, l’obbiettivo primario del Jiu Jitsu Brasiliano è quello di finalizzare il proprio avversario. Ma in concreto, quali sono gli atleti che nel 2018 hanno dato tutto pur di terminare il match prima del limite? Il sito americano BJJHeroes ha compiuto uno studio a riguardo, di cui vi riportiamo i risultati.
Sono state prese in considerazione tutte le cinture nere che hanno vinto almeno 10 incontri in un contesto professionistico/di alto livello. Tra parentesi accanto ai nomi dei lottatori trovate il tasso di finalizzazione, cioè il numero di vittorie ottenute via sottomissione in rapporto al numero di vittorie totali, espresso in percentuale.
L’australiano della Absolute MMA si conferma come uno degli atleti più pericolosi in circolazione. Da considerare anche il fatto che nel corso dell’anno ha affrontato avversari di livello stellare come Palhares e Keenan Cornelius, battendoli ai punti e diminuendo quindi il suo già altissimo tasso di finalizzazioni.
Chi ha detto che la guardia chiusa è solo roba per cinture bianche? L’allievo di Caio Terra ha mietuto un enorme numero di vittime con l’armlock da guardia chiusa, che non passa mai di moda.
Si conferma il periodo di ascesa del BJJ scandinavo ed in particolare di quello norvegese. Il compagno di allenamento di Tommy Langaker ha avuto successo durante l’anno come guardero, e sembra essere l’europeo da tenere d’occhio in vista del Mundial 2019.
Cintura nera sotto il re della omoplata Clark Gracie, Walensky si è fatto un nome per il suo approccio da “Submission Hunter”. Per questo motivo è spesso invitato a tornei sub-only o con regolamento EBI.
A pari merito con Walensky troviamo l’americano Tex Johnson della Unity Academy, che quest’anno ha veramente rubato la scena. La sua performance dell’anno è sicuramente quella agli ADCC Trials, dove ha asfaltato gli avversari con sottomissioni fulminee.
Un atleta che non ha bisogno di presentazioni. Anche se giovanissimo, Keenan Cornelius ha un curriculum da fare invidia anche agli atleti con tanta esperienza.
Il suo tasso di finalizzazioni è molto alto e parte del merito va sicuramente al suo creativo “Lapel Game”, che molti lottatori faticano a decifrare.
Il brasiliano del team Zenith-Santos è cintura nera solo da un anno, ma è già ritenuto uno dei “Submission Artists” del BJJ. Occhio alle sue leve alle caviglie e ai suoi Triangle Choke, immancabili nel suo arsenale.
Il giovane canadese è considerato uno dei futuri fuoriclasse del Jiu Jitsu e ha già lottato praticamente con ogni tipo di regolamento (Dall’IBJJF ai Sub Only, passando per l’UAEJJF). Il suo guard-game è uno dei migliori in circolazione e mai dargli la schiena: La sua è una delle Back-Take più feroci che ci siano.
Hinger è un veterano della Atos HQ Academy, nonchè uno degli atleti preferiti dal pubblico del BJJ. Nonostante l’età non più giovanissima resta uno degli atleti che meglio intrattiene le folle (cosa non facile nel grappling) e il suo tasso di finalizzazioni parla da sè.
Del più grande dei fratelli Ryan si è detto tanto e forse addirittura troppo dopo il Mondiale No-Gi. Sicuramente l’atleta dell’anno, Ryan ha uno dei tassi di finalizzazione migliori in assoluto nonostante non possa utilizzare i suoi Heel Hook nei tornei IBJJF, dove ha invece reso la Rear Naked Choke la sua arma migliore.
Poco da dire, se non il fatto che durante l’anno Vieira ha vinto tutti i suoi match per sottomissione tranne uno: La finale del IBJJF Brazilian National No-Gi contro Tiago Barros, dove ha vinto per decisione arbitrale. Incredibile!
Ebbene sì, Meregali ha un tasso di finalizzazione del 100% : Quando vince, lo fa sempre in modo netto e decisivo. Il campione del mondo 2017 è famoso per la sua Lasso Guard e per i suoi strangolamenti dalla schiena, oltre che per una cattiveria agonistica fuori dal comune!