Semplicità è tutto quando si parla dell’ ‘Arte suave’ – Seminario Freddy Linhares a Bari

Semplicità è tutto quando si parla dell' 'Arte suave' - Seminario Freddy Linhares a Bari 1

 

Tutta un’atmosfera familiare. Era questa la prima impressione quando sono salito sul tatami verde della palestra Empire Gym a Bari, per il seminario di Freddy Linhares, cintura nera di BJJ a capo della “Fattore Jiu Jitsu” di Torino, organizzato da Paolo Girone e dalla W.C.R.A Bari.

“Ragazzi il Jiu Jitsu è molto semplice: una buona guardia, una buona postura,e i dettagli! Non pensate che siano salti mortali all’indietro o altro”. Con queste poche e semplici parole il mestre riporta l’arte marziale alla sua più giusta dimensione, togliendoci dalla testa quell’immagine di spettacolarità che i film ci restituiscono e che erroneamente associa le arti marziali a omoni alti due metri con due spalle ampie quanto l’armadio della mia stanza (mi vengono improvvisamente in mente Seagal e Van Damme, anche se a onor del vero Van Damme è sotto il metro e ottanta, mah!).

Tutti possono intraprenderlo se si affrontano bene le basi. E sembra proprio essere questo il punto focale del seminario che si snoda principalmente su lavori di uscita da posizioni a noi fin troppo familiari e su cui spesso tentiamo di lavorare con la forza : mezza guardia e aside. Alla difesa è stato poi aggiunto qualche tecnica leggermente più avanzata. Tali tecniche, se giustamente ripetute, possono trasformare il lottatore, schiacciata dall’avversario in aside, in un oggettivo pericolo anche in una posizione da tutti giudicata ‘scomoda’ . Tutti lavori relativamente di base, apprendibili da chi ha iniziato da poco, ma che allo stesso tempo ottimi da ripetere per i più esperti, che ancora devono impadronirsi di quei “dettagli” di cui Freddy parlava all’inizio.

Oltretutto come si fa a non credergli? Cintura nera di Jiu Jitsu che dimostra una capacità esplicativa superiore, formatasi sotto la guida del maestro Federico Tisi della Tribe Jiu JItsu di Roma e che con lui condivide il maestro, Octavio “Ratihno” Couto (cintura nera 4 grau, brasiliano con diverse sedi attive in America, preparatore di grandi campioni internazionali attivi nei circuiti di mma e BJJ: qualcuno si ricorda quel Werdum che distrusse il record di imbattibilità di Fedor?). Lo stesso Freddy è da sempre un’ottimo competitore, nonchè profusore dell’idea di Jiu Jitsu competitivo italiano: dalla sua collaborazione è infatti nato il Torino Jiu Jitsu Challenge, competizione open a cui tutti i lottatori avranno partecipato almeno una volta nella vita.

Ma questa volta dietro ai risultati, dietro al kimono, dietro alla tecnica, c’è anche l’uomo, una persona disponibile, di ottimo carattere. Colui che decide all’inizio del seminario di curare la preparazione fisica a vuoto delle tecniche, con esercizi appositi ripetuti anche col suo ritmo. Dettagli ancora fin troppo dimenticati in alcune accademie e che invece, nel ciclo di ripetizione che è insito nella natura del BJJ, è un aspetto fondamentale.  Freddy è anche colui che si presenta agli atleti ricordando che Paolo Girone oltre che un referente è un amico, ed è questo il motivo principale per cui il seminario è stato tenuto.

Insomma tre ore piene di tecnica che dimostrano come alla marzialità del Jiu Jitsu si possa affiancare una dimensione più umana, quella di un gruppo di amici che si riuniscono per lottare, stare bene e, perchè no, imparare. Ho lasciato il tatami stanco, grondante di sudore, col fiato spezzato ma sicuro di aver imparato qualcosa di più oltre alla semplice tecnica spettacolare e alla base, avevo imparato un metodo di comprensione che andava oltre la semplice preparazione, che preparava l’uomo prima dell’atleta, che premiava la cura del dettaglio anche su tecniche che tutti pensiamo di padroneggiare.

Perchè nella vita c’è sempre da imparare, da noi bianche fino alle nere. Come lo stesso Freddy, con l’umiltà che da sempre lo contraddistingue, ricorda nella pagina di presentazione del suo sito: “Tutte le volte che penso di aver imparato il Brazilian Jiu Jitsu…ecco che arriva una cintura bianca e molto gentilmente mi fa ricordare che quello che so è niente!”

Grazie di tutto Mestre Linhares e appuntamento a Torino per il seminario di Roger Gracie il 5 Novembre a Torino, dove sicuramente ne vedremo delle belle!

 

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Tutto il gruppo riunito a fine seminario

 

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