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E’ stata appena consegnata agli archivi la prima delle tre card che Bellator organizzerà nel nostro paese, a Milano. Nella card di oggi c’erano ben 5 nostri connazionali coinvolti: due hanno vinto (Penco e Scatizzi) e gli altri tre invece hanno perso.
Ecco le nostre pagelle delle loro prestazioni.
P.S. ovviamente sono soltanto le nostre personalissime opinioni, con voti concordati da me e dal Chupacabra in persona.
Vittoria al secondo round per l’unica donna italiana presente in card, cioè Chiara Penco. Prestazione solida della nostra guerriera, che poteva chiudere la contesa anche nella prima ripresa ma ha avuto qualche difficoltà nel finalizzare con il triangolo. Problema risolto nel secondo round: Chiara ha fatto partire tanti colpi mentre teneva l’avversaria nel triangolo, e l’arbitro ha sancito il KO Tecnico. Forse, per competere con le top di categoria, c’è necessità di migliorare nello striking in piedi.
Nulla da dire, mostruoso Scatizzi. Lo “Scat” nazionale ha letteralmente asfaltato Gavin Hughes (favoritissimo alla vigilia) con una performance eccellente durata meno di 2 minuti: double leg spettacolare seguito da una ghigliottina chirurgica da posizione dominante. Prestazione della vita, grande Scat!
Purtroppo il nostro Stefano Paternò ha subìto una grossa battuta d’arresto contro Ion Pascu. Il rumeno lo ha dominato a suon di takedown molto precisi che non hanno permesso a Stefano di fare contro-offensive efficaci. Errore nell’implementazione del gameplan? Match up stilisticamente sfavorevole? Il dibattito è aperto. Speriamo solo che Stefano si riprenda presto da questa sconfitta.
Solli ha un grande pregio: è molto spettacolare. Fin da subito ha caricato moltissimo i colpi cercando di chiudere la contesa prima del limite, ma a lungo andare la cosa gli si è ritorta contro: nell’ultimo round il biellese è apparso molto stanco rispetto all’avversario. Inoltre nei primi due round Solli si è fatto prendere la schiena a terra due volte, ma in entrambe le situazioni è riuscito in qualche modo a sopravvivere: tra gli sconfitti di stasera è il migliore.
Peccato. Peccato perché secondo il mio parere Pietro stava interpretando bene il match nel primo round, pur avendolo perso. Lavorare di counterstriking contro un killer come Shipman era senza dubbio un’idea azzeccata, che però nella pratica si è rivelata più complicata da attuare del previsto. Shipman è stato più concreto, e non ha lasciato nessun dubbio neppure nel terzo round con un bel takedown seguito da colpi nella guardia chiusa. Di nuovo, peccato.