KnocKOut in the Cage – cambio verdetto per Luca Brugnolini vs Didi Druika

KnocKOut in the Cage: il match fra Luca Brugnolini (HungMun) e Didi Druika dello scorso 21 dicembre è stato cambiato in No Contest dalla Commissione Arbitrale visti i ripetuti falli commessi da Druika durante il match

Luca Brugnolini

Il match del KnockOut in the Cage, che era valido per le selezioni ad Oktagon MMA 2013, dovrà quindi rifarsi.

Qui di seguito il comunicato ufficiale:

 ”In riferimento al combattimento tra gli atleti Luca Brugnolini e Didi Florin Druika, disputatosi nel corso dell’evento KnocKOut in the Cage, a Roma il 21 Dicembre 2012, a seguito dell’inoltrato ricorso da parte della Società sportiva Hung Mun e dell’accettazione del medesimo da parte della Commissione Arbitrale, si rende noto che: la Commissione Arbitrale, riunitasi il giorno 28 Dicembre 2012, dopo aver visionato l’incontro tra gli  atleti Brugnolini e Druika, a deciso di ritenere l’incontro tra i predetti atleti “ No Contest”. La decisione è scaturata dall’evidenziarsi di un fallo ritenuto dalla Commissione decisivo per l’esito del combattimento e ha deciso, altresì, di far ripetere il combattimento tra gli atleti Brugnolini e Druika, valevole per le selezioni di Oktagon MMA 2013, in un prossimo evento.

Davide Ferretti

Coordinatore Nazionale Selezioni Oktagon MMA”

Luca Brugnolini, contattato da Grappling Italia dice:

 “Per quanto riguarda il risultato sono molto contento, ovviamente non è una vittoria, ma non speravo troppo nel fatto che venisse modificato il giudizio, quindi è come se lo fosse; anche perchè se la commissione è arrivata a cambiare il giudizio che aveva dato, sa in cuor suo chi aveva realmente vinto.

Spero che tutte le organizzazioni italiane seguano l’esempio e si dotino al più presto di un sistema per attivare un ricorso in casi del genere. Non vedo nulla di male nel saper ammettere i propri errori, anzi credo sia sintomo di grandezza e umiltà.

La critica costruttiva che vorrei muovere riguarda arbitri e giudici: entrambi, a mio parere, devono essere iperpreparati. Basta giustificare gli errori con i “può capitare”, “ci stà” ecc.. poichè gli arbitri, in uno sport come le MMA, possono avere in mano la vita di un atleta, mentre i giudici possono averne la carriera, ed entrambe non sono cose da poco.”

Tutto è bene quello che finisce bene dunque?

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