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Purtroppo quest’anno a causa del Covid è saltato l’Olympic Training Camp (OTC) di Mittersill in Austia, il raduno con più judoka di alto livello in tutta Europa, che ormai era diventato un appuntamento fisso di inizio gennaio.
Anche in Italia da inizio gennaio ci sono nuovi provvedimenti.
L’accesso alle palestre e agli eventi e alle competizioni sportive e la pratica degli sport di contatto sia al chiuso che all’aperto saranno consentiti esclusivamente ai soggetti in possesso del Green Pass “Rafforzato” (riservato a vaccinati e guariti dal Covid-19) tranne i minori di 12 anni e i soggetti esentati dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica.
A livello lombardo, sempre parlando di judo, sono stati rimandati i vari raduni regionali anche se da qualche giorno quotidianamente sulla pagina Instagram e sulla pagina Facebook del Comitato Regionale di judo della Lombardia vengono pubblicati simpatici post per attirare persone a diventare arbitro o presidente di giuria, e quest’ultimo non ha bisogno di essere stato un judoka.
Anche per le gare internazionali di judo si dovrà aspettare fino alla fine di gennaio con il Grand Prix Portugal ad Almada.
Il sambo, che inizierà l’anno sportivo con l’Open European Cup Sambo Bielorussia il 12 e 13 febbraio a Minsk, sia il sambo sportivo che il combat sambo.
Per quanto riguarda le lotte tradizionali il 5 febbraio 2022 in Francia, a Langueux, ci sarà il Torneo Internazionale di Back Hold, Lotta Scozzese appartenente alla famiglia delle Lotte Celtiche, dove parteciperà la Nazionale Italiana FIKULT (Federazione Italiana Kurash Lotte Tradizionali), organizzata da Fédération de Gouren, la federazione francese.
A fine febbraio ci sarà il Campionato Europeo di brazilian-jiu-ijtsu IBJJF per la prima volta al PalaPellicone di Ostia (RM), dove parteciperà la Nazionale Italiana FIGMMA dal 14 al 20 febbraio 2022.
In questo periodo di stasi però si può approfittare per leggere un buon libro come “Cadi sette volte, rialzati otto”, scritto da Antonino Morici, l’inviato della Gazzetta dello Sport alle Olimpiadi di Tokyo, edito da Volturnia Editori.E’ la biografia di Maria Centracchio che ho avuto il piacere e l’onore di intervistare proprio poco prima di partire per Tokyo dove ha conquistato un importantissimo bronzo olmipico e dopo la vittoria.Sinceramente non l’ho ancora comprato e letto ma lo farò presto perchè sono curiosa di conoscere tutti i retroscena di questa judoka da cui nessuno si sarebbe aspettato un podio olimpico. M’incuriosice anche perchè c’è la prefazione fatta dalla sua amica e compagna di nazionale e di medaglia olimpica, Odette Giuffrida, e col contributo di altri suoi compagni della spedizione nipponica.
Premetto che non ho interesse a pubblicizzarlo ma lo faccio perchè bisogna prendere spunto da campioni così semplici nel modo d’essere, che vincono ma dopo tanti sforzi e sacrifici. La vittoria è solo la punta di un enorme iceberg.