Combatti e arricchisci te stesso

Combatti e arricchisci te stesso: La consapevolezza attraverso gli sport da combattimento

La vita di ognuno di noi corre sempre più veloce, frenetica, gli stress si moltiplicano giorno dopo giorno. Ansie, paure, insicurezze.
Se questi stati emotivi non sono nuovi per te, ecco raggiunta la tua prima consapevolezza. Se hai un accumulo di rabbia repressa e cerchi un modo sano e sicuro per alleviare lo stress continua a leggere, sei nel posto giusto.

La diversificazione e l’unità del combattimento

Gli sport da combattimento sono un’infinità al giorno d’oggi, per citarne alcuni dei più popolari troviamo il Brazilian Jiujitsu (BJJ), il Muay Thai, l’MMA, il Grappling, la difesa personale, il Kali filippino, la lotta da strada. Ce ne sarebbero davvero molti altri.

Insomma, sono davvero tanti, ognuno si diversifica con l’altro per alcuni dettagli, più o meno grandi, il BJJ ad esempio si concentra sulla difesa personale e comprende principalmente la lotta a terra, il Muay Thai invece, noto anche come Boxe Thailandese, è conosciuto per l’utilizzo di otto punti del corpo attraverso la combinazione di pugni, calci, ginocchiate e gomitate (infatti lo chiamano anche ‘’l’arte delle otto armi’’).
L’MMA invece, acronimo di mixed martial art è uno sport da combattimento da contatto pieno, un mix di una serie di discipline diverse, dalle arti marziali (come Judo e Muay Thai) agli altri sport da combattimento (lotta libera, pugilato), è necessario ad esempio conoscere alla perfezione il Grappling che si avvale di leve articolari, strangolamenti e prese dolorose per far arrendere il proprio avversario attraverso la sottomissione.
Il Kali filippino, conosciuto anche come Escrima, è uno sport antichissimo, che si avvale dell’utilizzo di armi come bastoni, pugnali e spade, ed è oggi ampliamente apprezzato per la sua utilità nella difesa personale. Alcuni di questi sport vengono combattuti in delle gabbie, come nel MMA, altri sui tatami, e altri ancora nei ring.

Questi sport, così diversi nelle regole, nell’abbigliamento, nei tecnicismi, hanno in comune tutti la stessa cosa, una cosa a parere mio fondamentale e indivisibile dal concetto stesso di combattimento e combattente: il raggiungimento della consapevolezza di sé. Tanto che alcuni di questi sono vere e proprie filosofie di vita, inseguite e studiate per anni dai grandi Maestri e sempre più amate e diffuse.

Se è vero che il fine ultimo di un combattimento è la sottomissione dell’avversario, che riconosce in un combattimento due protagonisti quali il vincitore e il vinto, altrettanto vero è che per rendere efficaci le tecniche l’unico modo possibile è quello di comprendere sé stessi, i propri limiti, i punti di forza e di debolezza. Attraverso questo, attraverso noi stessi, potremmo riconoscere anche i punti di forza e debolezza del nostro avversario.

L’avversario come un nostro pari: il rispetto

La consapevolezza di sé stessi si raggiunge attraverso le nostre capacità è vero, ma esse da sole sarebbero inutili senza i compagni di allenamento.
Questi ultimi, insieme all’avversario non sono nostri nemici, sono nostri pari.
L’avversario cosi come i compagni di allenamento, l’istruttore, sono l’altro mezzo reale e concreto che abbiamo a nostra disposizione, per migliorarci, per imparare sì a combattere, ma anche a capire il profondo concetto di rispetto e umiltà. Essi sono il modo in cui impariamo a controllarci, a pianificare e organizzare il nostro attacco e la nostra difesa senza reagire in maniera impulsiva e disconnessa. Le arti marziali sono prima di tutto calma e pazienza.
Senza di loro, i nostri compagni e avversari, lo sport da combattimento sarebbe solo una serie di movimenti fini a sé stessi, inefficaci, inutili.
Si vedono tanti neofiti arrivare in palestra, pieni di rabbia, arroganti, presuntuosi, vogliono solo colpire, ferire, mostrare di essere migliori. La lotta non è questo.
Quando tiriamo una gomitata nei Muay Thai, non stiamo colpendo il nostro avversario come persona, stiamo eseguendo un movimento perfetto, il nostro obiettivo e di finalizzare un colpo.
Cosi come nelle tecniche di difesa, sfruttiamo gli attacchi per difenderci, non per ferire. Sfruttiamo rapidità ed intelligenza.
I combattenti cercano la perfezione atletica di un movimento di attacco o di difesa, la precisione pura nel contatto, e lo possono vedere solo riflesso nel proprio avversario. Ogni dettaglio, il più piccolo è indice del nostro stile di combattimento, il nostro respiro, lo sguardo, la posizione del nostro corpo. Per questa ragione è un’arte.

Gli altri sono per noi un mezzo di arricchimento personale.

Ecco che cos’è la lotta: un modo attraverso cui siamo allo stesso modo più combattivi e controllati, un’iniezione di fiducia nelle nostre capacità, attraverso il rispetto reciproco, la collaborazione.

Per chi sono indicati gli sport da combattimento?

Veniamo ora a un punto cruciale, chi può praticare i combattimenti?
Tutti! Ormai la sempre maggior sicurezza in questi sport, la prevenzione, l’aumento di professionisti del settore li rendono accessibili praticamente a chiunque.
Solitamente sono maggiormente praticati da uomini, di età compresa tra i 24 e i 55 anni, ed è soprattutto a voi che è indirizzato questo articolo. È comunque una moda che sta spopolando anche tra le donne negli ultimi anni, grazie all’incredibile sicurezza che porta con sé in campo di difesa personale: la possibilità di non essere più vittime, di saper reagire.
Chiunque tu sia, comunque tu sia fatto, ci vuole poco a iniziare, ma ci vuole una enorme quantità di perseveranza e volontà per proseguire. Ci vuole coraggio, non sarà sempre facile ma le soddisfazioni che arriveranno saranno immense. Se cerchi una cosa di questo tipo gli sport da combattimento fanno al caso tuo.

Il grande beneficio fisico

Inoltre, non dimentichiamo che oltre agli aspetti positivi psicologici di cui abbiamo parlato, gli sport da combattimento sono adatti a chiunque voglia tenersi in forma in modo stimolante e divertente. Non importa che voi siate alti, bassi, troppo magri o troppo in carne, tutti possono migliorare e crescere. Gli sport da combattimento richiedono un allenamento completo; dal cardio, quindi con benefici per cuore e polmoni alla forza esplosiva quindi all’incremento e tonificazione dei muscoli di tutto il corpo.

Pronti a combattere?

Vedo solo grandi vantaggi e piccoli timori nell’arte della lotta, qualunque essa sia. A patto di affidarsi a persone preparate e qualificate, ed essere aperti e disponibili verso queste bellissime discipline. Gli sport da combattimento possono portare grandi benefici, dalla crescita personale, il miglioramento della forma fisica e alla comprensione e al rispetto di chi collabora con noi e anche, perché no, contro di noi.

Dentro ognuno di noi si nasconde un combattente, ma ricorda: non si può imparare la lotta senza lottare.

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