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Non sempre capita di trovare una coppia di fratelli, entrambi così forti a livello competitivo. I “Ruotolo bros”, Kade e Tye sono una delle nuove eccellenze americane più in evidenza nel panorama mondiale. Entrambi diciassettenni di grado cintura viola (ma solo ufficialmente, perché tecnicamente il livello non è molto distante da quello delle nere adult), sono nativi delle Hawaii ma ormai residenti in California. Cresciuti sin da piccoli nel contesto competitivo, si sono messi in mostra da subito dominando nella scena dei circuiti locali, catalizzando l’attenzione generale grazie ad uno stile molto tecnico ed incredibilmente acrobatico. Soprattutto considerando la giovane età.
I due fratelli anche a livello di immagine (oggi fondamentale per un atleta pro) riescono ad ottenere diverse sponsorizzazioni anche per come sanno porsi al di fuori della materassina. Presenza semplice, non costruita e lontana anni luce da quell’immagine “vecchia scuola” fatta di attitudine aggressiva e simboli promiscui di un mondo che aveva più in comune con il vecchio vale tudo che non con il jiujitsu sportivo. Anche in questo i due rappresentano davvero la nuova scuola, un approccio ed uno stile che oggettivamente è più apprezzabile e riporta la disciplina in un’ottica comunitaria, qualcosa che è davvero per tutti. Difatti, anche aziende come RVCA si sono accorte di questo e difatti i Ruotolo sono sponsorizzati dall’azienda di abbigliamento da quando avevano dieci anni.
Durante i primi anni, quelli della piena scoperta del loro potenziale, i Ruotolo si sono allenati presso diverse accademie fino a quando non hanno trovato la loro casa, ovvero il quartier generale dell’Atos a San Diego dove sono approdati nel 2016 quando erano ancora entrambi cintura verde. Questa esperienza, l’allenamento sotto la guida di André Galvão ha comportato un ulteriore passo avanti nella crescita tecnica ed atletica, in particolare nel contesto NoGi dove a partire dal 2018 c’è stato un vero e proprio exploit da parte dei due. Al primo tentativo di qualifica al mondiale ADCC, partecipando agli East Coast Trials in New Jersey, Tye (all’epoca quindicenne) si è fermato solo in semifinale sconfiggendo alcuni atleti pro. Dopo un breve periodo di focalizzazione nell’allenamento con le regole ADCC, i fratelli sono tornati pochi mesi dopo gareggiando ai West Coast trials e anche se sono tornati a casa senza alcuna medaglia, non pochi hanno cominciato a seguirli con attenzione a causa delle loro performance.
Sicuramente la perla a livello prestazionale resta il mondiale di Anaheim del 2019 dove Tye, che ha partecipato grazie ad un invito diretto, è stato il più giovane atleta a raggiungere la semi finale di una fase conclusiva del torneo. Epica la finale per il terzo posto contro il più esperto Paulo Miyao chiuso in kneebar che non batte solo grazie ad una elasticità ed una tempra fuori da qualsiasi comprensione umana.
Dopo una stagione fantastica a dicembre 2019 sono stati promossi cintura viola. Da allora hanno ripreso a competere ad altissimi livelli nel circuito NoGi contro veri e propri veterani, imponendosi sia stilisticamente che atleticamente (i passaggi knee-cut, come anche l’uso massiccio del leg drag e del body-lock come posizione di passaggio, sono ormai dei veri e propri marchi di fabbrica per i due ragazzi della scuderia Atos). Nello score, nonostante la giovane età possono già annoverare vittorie contro top player come Renato Canuto, Vitor Oliveira, Nicky Ryan, Oliver Taza e altri ancora.
Altro cosa molto interessante è il gioco di guardia. A differenza di molti ”guard player” classici, i Ruotolo non cercano di “cuocere” lentamente il proprio avversario nella ricerca del pertugio utile alla finalizzazione o al ribaltamento, ma analizzando i loro match, si può notare come appena finiscano schiena a terra cerchino immediatamente di ribaltare la situazione entro una ventina di secondi. Quindi cambiamento di fronte molto rapido per ripristinare la top position. Inoltre nonostante non siano dei pesi massimi il takedown game è veramente di alto livello e in piedi è dura per chiunque, anche per avversari più pesanti.
In questi quasi quattordici anni nel jiujitsu, questi due fratelli hanno mostrato che saranno tra i top contender in questo sport. Il potenziale recentemente mostrato nel NoGi ha aperto molte porte a questo duo dinamico, ma speriamo che non perdano di vista le competizioni con il gi, dato che c’è un incredibile potenziale che può permettergli di avere ugualmente successo anche lì. Ad ogni modo, potete scommettere che questa non è l’ultima volta che scriveremo di questi due giovani fenomeni.