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E’ partito questa settimana l’Abu Dhabi World Professional Jiu Jitsu Championship, l’appuntamento più importante dell’anno in casa UAEJJF: circa 2000 atleti da tutto il mondo sono attesi per questo torneo, che sarà il primo mondiale di BJJ a ripartire da quando è iniziata l’emergenza Covid.
Si tratta della 12esima edizione della gara, che negli anni ha visto partecipare alcuni degli atleti più forti dell’Arte Suave come Buchecha, Rodolfo Vieira, Felipe Pena, Xande Ribeiro e Rafa Mendes. Anche quest’anno la lista degli iscritti nella categoria nere adult è, nonostante la pandemia, super-interessante: nell’elenco dei partecipanti leggo nomi come Tommy Langaker, Levi Jones-Leary, Espen Mathiesen, Rudson Matheus, Paulo Miyao, Patrick Gaudio… potrei andare avanti per un’ora!
Tutto questo per dire che il livello della competizione è elevatissimo e che ci saranno alcuni dei migliori esponenti del Jiu Jitsu, che si affronteranno per portarsi a casa il montepremi più alto che ci sia oggi in una gara di BJJ ad iscrizione: l’Abu Dhabi World Pro paga con premio in denaro il primo, il secondo e il terzo classificato di ogni categoria ed ogni cintura. Il vincitore di una qualsiasi classe di peso nelle nere adult maschili porterà a casa 10mila dollari americani (molto di più di quello che offre ad esempio la IBJJF), il secondo vincerà 5mila dollari e il terzo 3mila.
Ecco lo schema dei premi in denaro proposti quest’anno dal World Pro, categorie adult:
La giornata di Martedì (6 Aprile) era dedicata alle categorie Under 18, quella di Mercoledì è dedicata ai Masters e le ultime due giornate (8-9 Aprile) saranno invece il palcoscenico delle categorie di età Adult, per tradizione considerata la “classe regina”. L’evento è visibile sia sulla piattaforma streaming di FloGrappling (con commento), sia sul canale Youtube della UAEJJF, sia sul sito ufficiale della AJP nella sezione dedicata!
Auguro un buon World Pro a tutti e aggiungo anche di tenere d’occhio il sito della AJP, dato che le competizioni dell’AJP Tour e del Grand Slam sono ripartite anche qui in Europa: viaggi permettendo, è una buona occasione per gli atleti italiani di restare in attività dato che altre sigle stanno invece concentrando le proprie attività esclusivamente in Brasile e USA.