Garry Tonon contro la IBJJF: “I tempi minimi per tenere una cintura sono inutili”

Garry Tonon, celebre grappler della Danaher Death Squad e fighter di MMA per ONE Championship, ha espresso sui Social il suo punto di vista riguardo ai tempi minimi per tenere una cintura imposti dalla International Jiu Jitsu Federation: la IBJJF infatti impone che gli atleti debbano tenere ogni cintura per un certo periodo di tempo prima di poter essere promossi a quella successiva.

Ecco il post e, a seguire, la traduzione in italiano:

“Opinione potenzialmente impopolare: i tempi minimi per tenere una cintura della IBJJF sono sostanzialmente inutili, mentre l’inserimento di tempi massimi risolverebbe problemi molto più importanti. Chi se ne importa se competo nelle Cinture Viola avendo solo un anno di esperienza, il vero problema è il tizio che compete nelle Viola ma pratica da 10 anni.”

L’attacco di Tonon è rivolto soprattutto alle accademie che praticano il cosiddetto “Sandbagging”: gli insegnanti non promuovono volontariamente i propri allievi in modo da farli lottare per parecchi (troppi?) anni allo stesso livello di cintura e facilitando quindi la vittoria finale di una gara.
Ovviamente il riferimento è legato strettamente al Jiu Jitsu agonistico: è chiaro che se un praticante non agonista si allena molto saltuariamente non può essere definito come “Sandbagger”.

Molto evidente anche la questione dei tempi minimi: se un agonista cintura Blu si allena 4 volte al giorno e vince qualsiasi torneo a cui partecipa, perchè dovrebbe aspettare 2 anni interi prima di passare a Viola? Insomma, Tonon solleva dei dubbi legittimi che, chissà, magari un giorno la IBJJF tenterà di risolvere.

  1. Tonon non ha fatto nomi, ma si riferiva a me, genio incompreso del Bjj, che non posso essere cintura rossa per delle stupide leggi.

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