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Non guardo spesso la Formula Uno. La guardavo regolarmente da piccolo ma piano piano i miei interessi sportivi si sono spostati su altro, fino ad arrivare agli sport da combattimento.
Domenica ho assistito in diretta all’incidente a dir poco drammatico di Romain Grosjean, che per un miracolo tecnologico e divino ne è uscito praticamente senza un graffio: qualche ustione alle mani e via. E’ un vero miracolo perchè la vettura si è stampata su una barriera a non so quanti km/orari, si è tagliata a metà e ha preso fuoco istantaneamente. Ma TANTO fuoco.
Il francese è emerso dalle fiamme dopo circa 30 secondi dall’impatto: la struttura salva-vita dell’auto e la tuta ignifuga gli hanno salvato la pelle. E voi ora vi chiederete: cosa c’entra la F1 con Grappling-Italia?
La questione è semplice. La Formula Uno e le MMA sono due sport in cui le vite dei protagonisti sono potenzialmente in pericolo, seppur con differenti livelli di rischio. Sono due sport che io definirei “estremi”.
Tanti me lo chiedono: ma nelle Arti Marziali Miste è mai morto qualcuno? La risposta è che in UFC no, non è mai morto nessuno. Nelle MMA in generale invece qualche volta è capitato: secondo la versione inglese di Wikipedia ad oggi sono stati registrati 7 decessi in incontri di MMA sanzionati e 9 in incontri non sanzionati. Pochi, per fortuna, e speriamo che il trend si abbassi fino allo zero.
Questa breve riflessione vuole soltanto ricordavi ciò che i fighters rischiano quando salgono sul ring o entrano nella gabbia. Spesso noi appassionati siamo assetati di “violenza agonistica” e speriamo di vedere un KO della madonna per parlarne con gli amici al Bar Sport. Per esempio, quanti di noi hanno guardato in loop il KO di Masvidal su Askren? Tutti credo, eppure è stato qualcosa di davvero brutale che poteva avere grosse conseguenze su Funky Ben.
Quando guardiamo una card di MMA non ci passa nemmeno per la testa l’eventualità di una situazione drammatica… io invece vi chiedo, ogni tanto, di ricordarvelo. Spesso i fighters sono mal pagati, vengono derisi sui social se perdono male, eppure danno sempre il massimo per offrirci un bello spettacolo e mettono a repentaglio la propria vita in modo non indifferente.
Rispettiamoli, perchè lo meritano.