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Si chiude un 2020 importantissimo per le MMA: le arti marziali miste sono state uno dei primissimi sport a ripartire durante la pandemia grazie alla UFC, che con una spesa anti-covid che è arrivata a toccare ben 17 milioni di dollari è stata poi imitata a ruota da tutti gli altri sport che hanno utilizzato una “bolla” simile a quella progettata dalla promotion di Dana White.
Articoli su questo da parte dei maggiori quotidiani nazionali: nessuno.
E’ stato un anno epocale anche per l’Italia, dato che Marvin Vettori ha fatto qualcosa di eccezionale diventando il primo italiano a vincere un main event in UFC e a diventare un top 5 in una divisione di peso. Bellator, la promotion numero due al mondo, ha tenuto ben TRE eventi nel nostro paese nel giro di pochissimi giorni: che poi i fighters italiani abbiano raccolto più sconfitte che vittorie, quello è un altro discorso estremamente legato alle singole prestazioni.
Articoli su questo da parte dei maggiori quotidiani nazionali: praticamente zero.
Qualcosina su Vettori da parte della Gazzetta dello Sport (che piano piano dedica sempre più spazio alle MMA) e un mezzo articolo del Corriere della Sera che ha praticamente usato un vecchio articolo e ha semplicemente sostituito il nome dell’avversario precedente con quello di Hermansson (un po’ imbarazzante come cosa). Pensate, ne hanno parlato pure alcuni politici ma nessun giornalista.
Niente da fare insomma, nemmeno imprese sportive di questo genere riescono a ritagliarsi un po’ di meritato spazio in un media di massa. Nessun TG che ne ha parlato, niente di niente. Eppure è da stronzi, sapete perchè?
Perchè le MMA sono uno sport che negli ultimi anni ha registrato una crescita globale MOSTRUOSA, scritto in maiuscolo. Semplicissimo indicatore, Instagram: il profilo della UFC in meno di 3 anni è passato dai 10 milioni di followers del 2018 ai 24 milioni di oggi, più che raddoppiati. Cifre che permettono alla UFC di giocarsela in termini di numeri con tantissime leghe di altri sport. Pure il profilo di Bellator in due anni ha raccolto il doppio dei seguaci.
Vogliamo aggiungere che nel 2016 Zuffa ha venduto UFC per 4 MILIARDI di dollari e si è trattata della più grande transazione di sempre in ambito sportivo? Vogliamo aggiungere che questo valore oggi è sicuramente aumentato? Vogliamo aggiungere le migliaia di praticanti che in Italia riempiono le palestre e che ormai rendono le MMA più praticate di tantissimi altri sport? Vogliamo aggiungere le migliaia di persone che seguono la UFC in diretta nonostante vada in onda in piena notte ad orari improponibili?
Potrei andare avanti per ore…
Eppure nel paesello siamo sempre fermi qua, con uno sport che non è riconosciuto dal CONI (yep, e la cosa ha conseguenze importanti anche se non sembra) e in un contesto in cui gli unici che potrebbero aiutarci, i media, cercano di demolire la disciplina anziché supportarla minimamente. Eh sì, perchè con la storia di Willy abbiamo ricevuto un danno di proporzioni apocalittiche: decine e decine di articoli fantasiosi, stereotipati, scritti da gente mal informata nel tentativo di addossare la colpa di un omicidio ad un intero sport, che con l’omicidio c’entra veramente poco.
Ragionamenti della serie: Maradona pippava? Ok, allora tutti i calciatori sono drogati. FOLLIA!
Insomma, mettiamoci l’anima in pace. Io rimango dell’idea (e come me tanti nell’ambiente) che l’unico modo per avere un minimo di accettazione da parte dell’opinione pubblica è che Vettori vinca il titolo UFC. Ma è davvero giusto che una questione così gravosa pesi sulle spalle di un uomo che ha già abbastanza pensieri nella mente quando entra in una gabbia? Chiaro, no.
Non aspettiamoci favori da parte dei media nel 2021. Questo è un po’ il concetto di fondo che vorrei far passare nell’articolo. Al momento i media italiani sono apertamente schierati CONTRO le MMA e non c’è assolutamente nulla che noi appassionati possiamo fare a riguardo, se non continuare a supportare, amare e seguire questo sport così bistrattato ma incredibilmente emozionante.
Sono convinto che un giorno lontano anche loro saliranno sul carro, perchè non avranno altra scelta.
I commenti sono chiusi.
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Eppure nel paesello siamo sempre fermi qua,
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Va beh, però cerchiamo di non esagerare, perché anche in altri Paesi non è che ci sia questo “mostruoso” interesse per le MMA.
Esempio: Austria, Svizzera, Portogallo, Grecia, Francia, Albania, Romania, etc etc…
Perciò parlare di “paesello” è un po’ fuori luogo.
L’erba del vicino non è sempre più verde.
Inoltre sono sicuro che se al posto di Marvin Vettori ci fosse una femmina, i media nazionali – notoriamente ultra femministi – (*) non solo ne parlerebbero, ma la glorificherebbero.
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(*) Il discorso riguarda anche altri Paesi, a cominciare dagli USA, per passare al Brasile, etc.
Basta ricordare la cagnara mediatica in salsa femminista sviluppatasi negli USA ai tempi di Ronda Rousey, che secondo quell’idiota opportunista di Dana White avrebbe potuto battere Floyd Mayweather in un incontro di pugilato.
Semplicemente ridicolo.
Le stesse leccate di piedi le sta ora riservando ad Amanda Nunes, che io farei combattere contro Saul “Canelo” Alvarez nel pugilato, oppure contro Justin Gaethje o… Khabib Nurmagomedov nelle MMA.
Così la brasiliana in questione finirebbe veramente in coma o all’obitorio.