Luca, sono d’accordo con te. Io non vedo male il jiu jitzu sportivo, ma credo che tutti gli insegnanti o semplici praticanti dovrebbero ricordarsi che da Maeda a Helio a Royce negli incontri interstile si andava contro gente che menava e pure forte, e per forza di cose bisognava saper incassare e dare i colpi. Così come il Sambo include la variante combat così dovrebbe essere universalmente accettato che ci debba essere un jj con le mazzate. Anche in Giappone ci sono scuole di jj in cui si usano le percussioni (non mi ricordo adesso il nome di quelle scuole, ma ci sono) quindi ok, si pratichi il BJJ, ma per favore, niente stronzate puriste. Che come dice Luca, poi si ottengono magari stuoli di praticanti che storcono il naso di fronte ai “selvaggi poco suavi” che se le danno secche. Il catch wrestling, più duro del JJ per via di alcune differenze nelle regole, non ricordo contemplare anche una variante “combat”.
Mi piace ciò che dici su Zabit, notevoli le sue proiezioni che sembrano una via di mezzo tra le spazzate da kick/thai e quelle del judo. Creo che la sua preparazione derivi anche dal fatto di essersi formato in una terra di sambisti/combat sambisti e aver potuto implementare le sue tecniche e il suo stile. Il limite che ho visto in lui è che sotto pressione sembra non assorbire benissimo le cariche dell’avversario. Salendo di livello (con Stephens) ho notato questo. E’ davvero bravo nel cambiare fase, ma con l’americano l’ho visto meno inarrivabile di quanto mi era sembrato nei precedenti incontri, tecnica eccelsa, e grande calma ma forse troppa in alcuni frangenti. Certo che il russo lo ha mandato a vuoto tante volte, piuttosto che assorbirne i colpi, che da suo stile derivato dal Kung fu si cerca appunto di evitare. Era un incontro che avrei voluto durasse 5 riprese perchè l’americano, seppur toreato e mandato a vuoto, ne aveva ancora molta di voglia ed energia da spendere. Ora stiamo a vedere chi gli danno. Sono parecchio elettrizzato se penso ai top 5 che potrebbero mandargli.