UFC FIGHT NIGHT MOSCOW: HUNT VS OLIYNYK

Mentre il fenomeno Khabib e daghestani si è già consolidato nelle grandi mma, questo pietra-miliare passa curiosamente quasi inosservata.
L’UFC fa ufficialmente il suo ingresso in Russia. Mercato da sempre presente all’apice delle mma come fucina di talenti, per vari motivi la Russia ci ha messo anni a diventare mercato di promotion di successo.
Molti si auspicavano un debutto in payperview a Mosca con Khabib nel main-event e una card popolata da cima ai piedi da talenti locali.

Però l’economia aziendale della mma non funziona così e bisogna partire piano in un nuovo mercato.

Una piccola nota per capire questo approdo in terra russa va fatta tornando indietro al periodo in cui l’UFC era in estese negoziazioni per portare Fedor in ufc.
Era il 2009 quando l’UFC era uno squalo intento a diventare il monopolizzatore globale delle mma. Dopo aver acquisito il Pride, la leggenda Fedor Emelianenko era un obiettivo quasi imprescindibile per l’UFC.
Il problema era che lo squalo non ne voleva sapere di negoziare alcuna partnership e così il promoter russo di Fedor, la M-1 Global, non volle cedere il suo atleta.
Le storie narrano di un incontro nell’ isola di Curacao tra Dana White e il manager di Fedor Vadim Finkelstein, che è anche uno dei manager di M-1 Global, e di richieste di costruire un arena in Russia e  di co-promuovere gli eventi di Fedor. L’UFC mirava solamente ad avere Fedor in esclusiva e nessuna intenzione di dividere gli sforzi e profitti con un altro marchio.
Fedor finì prima nella promotion Affliction e poi in Strikeforce e i contatti tra UFC e Russia finirono lì.

Il tutto è però cambiato nel 2016 con il cambio di proprietà dell’UFC. Il nuovo padrone WME-IMG ha ripensato la strategia e si rende conto che oramai ci sono troppe promotion per poter comprarle tutte.
Così per la Russia sono stati ricostruiti i ponti con M-1 Global, la promotion più vecchia ed esperta del mercato russo.
Le necessità sono dovute al fattori di burocrazia, strategie di marketing e diritti mediatici di cui l’UFC non ha nessuna esperienza in Russia. Questi aspetti saranno quindi a carico di M-1, che mantiene la possibilità di gestire i fighter che approdano in UFC.
Ricordiamo che gente come Alexander Volkov, Rashid Magomedov, Ramazan Emeev, Marcyn Tybura approdarono in ufc come campioni di M-1 Global e anche Khabib fece alcuni match per loro anni fa.
Perciò la M-1 Global diventa una sorta di lega di sviluppo per l’UFC ma senza perdere i suoi fighters qualora non abbiano la possibilità di combattere in UFC per ragioni di visto, taglio o altro.

 

La card vede i due veterani Mark Hunt e Oleinyk a farsi male nel main-event. Altri nomi sono il bielorusso Arlovski, Thiago Alves, il suplexatore Rustam Khabilov, CB Dollaway e il talento ceceno Mairbek Taisumov che purtroppo nonostante dopo tre performance of the night di fila è impossibilitato a combattere in USA per problemi di visto.

Card Completa:

Mark Hunt vs Oleksiy Oliynyk

Jan Blachowicz vs Nikita Krylov

Andrei Arlovski vs Shamil Abdurakhimov

Alexey Kunchenko vs Thiago Alves

Khalid Murtazaliev vs C.B. Dollaway

Petr Yan vs Jin Soo Son

Rustam Khabilov vs Kajan Johnson

Mairbek Taisumov vs Desmond Green

Magomed Ankalaev vs Marcin Prachnio

Jordan Johnson vs Adam Yandiev

Ramazan Emeev vs Stefan Sekulic

Merab Dvalishvili vs Terrion Ware

 

  1. Il Boa Constrictor ha colpito ancora.

    • Ma la sub su Viktor Pešta rimarrà negli annali di tutti i veri fan del grappling-mma, come la Kimura di Sakuraba su Renzo Gracie e quella di Kharitonov su Dos Santos.
      Tutte sub piazzate in posizione di apparente svantaggio, inaspettate quanto efficaci, incredibili.

      • La 1 direi quella volante di Sakuraba…vero Bepo?

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