Dal Daghestan con amore

E’ con Piacere che battezzo il primo articolo di YouG-ita scritto da Bepo… che ci parla della scuola russa / Daghestan.

Tindi-Daghestan

http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Tindi,_Daghestan_%28M._de_D%C3%A9chy,_late_1890s%29.jpg

 

…è una fortuna che questi atleti abbiano cominciato a prendere la via del nuovo continente. La scuola asiatico-russa è una delle principali nelle arti marziali, era troppo importante per restare fuori, un vero peccato visto che storicamente ha avuto ed ha una delle maggiori tradizioni nella lotta. Il Sambo nato come arte marziale per l’armata rossa si è poi evoluto in sport, ed è da un secolo che fonde le tradizionali arti asiatiche ed europee. Di sicuro sin dall’inizio chi l’ha creato ha combinato la lotta al judo: Vasili Oshchepkov,uno dei due fondatori, ad esempio fu allievo proprio di Jigoro Kano. Quindi probabilmente nel S. possiamo trovare elementi che nel judo come lo conosciamo oggi si sono persi. Basti pensare all’esperienza evolutasi parallelamente in Sud America col Maetro Maeda che ha dato avvio al Jiu Jitzu in Brasile. Anche se nell’arte marziale russa per antonomasia non so di preciso quando si sia sviluppata la variante ‘combat’ che include i colpi.
Poi se si guardano i video di tornei di Combat S. ci si può accorgere di quanto lo scontro sia realistico, seppur regolato. Ho visto decine di incontri su Youtube e tutti sono stati davvero interessanti. Gli atleti si dimostrano sempre molto combattivi anzi impetuosi. E devo dire che almeno all’inizio anche in UFC lo sono stati, vedi Khabilov vs Pinchel o Nurmagomedov vs Tavares. Del resto una delle caratteristiche di Fedor non era quella di avanzare sempre come un leone?
Per adesso sono degli outsider, ma probabilmente si ritaglieranno sempre più spazio. Non ultimo il discorso culturale. Questi ragazzi, tutti provenienti dal Daghestan, sono la prova evidente che l’Islam non esporta dei barbuti oscurantsti che si fanno saltare in aria in mezzo a una folla di innocenti. Infatti pur essendo legati alla loro identità a un tempo russa e islamica, proprio negli USA, sono perfettamente integrati. Questo è il dato interessante, anche un fervente musulmano che ringrazia Allah(che poi vuol dire Dio)alla fine dell’incontro, può essere un ragazzo moderno e scanzonato che entra con una maglietta spiritosa e posta le sue foto degli allenamenti in palestra e delle uscite al pub con gli amici.

  1. Bravo Bepo!Bell articolo, e bravo Chupa per questa idea.

  2. Chupa evidentemente non sei l’unico a confondere K. Nurmagomedov con R. Khabilov…. Beccati sta news, oggi sul profilo di Rustam guarda che ho trovato.

    “Benson Henderson confusing Rustam Khabilov with Khabib the Eagle Nurmagomedov? Khabilov is Khabib, but with love, hence: “Khabi-lov”! Hence Khabilov’s cans of whoop ass are as destructive as Khabib’s, but with love. This is how this courageous and noble tiger mauls his opponents, with love – a smooch (kiss) after opening a can of whoop ass, with love – Khabilov!”

    Ari Sokratikos

  3. Grazie infinite Chupa e complimenti per l’idea di YouG-ita. Quando ho detto che gli articoli sui daghestani te li avrei dovuti scrivere io, era stata una boutade, con tanto di faccina sorridente a sottolineare che ero ironico. E invece mi hai preso in parola! Un onore essere pubblicato da te, sul sito che mi ha fatto imparare cosa sono le MMA e il grappling, che me li ha fatti apprezzare fino in fondo. E se oggi anch’io, se pur con i miei grossi limiti, ho cominciato a rollare, lo devo al sito, a te. Spero in futuro di essere all’altezza per altri contributi.
    Grazie per i complimenti Brandon.

  4. bell’articolo bepo, complimenti! si son sicuro anche io che i russi si ritaglieranno il loro spazio. già dos anjos per nurmagomenov sarà, in caso di vittoria, un grosso passo avanti!

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