• Grappling-Italia Dal 2008 il primo portale di Brazilian jiu-jitsu, grappling & MMA
  • Per Collaborazioni Sponsorship, Promozione, Job Inquiries

Ricevi tutte le news direttamente in casella. 100% Contenuti.

Subscription Form

L’ipnosi Il segreto dell’aggressività di Mike Tyson ?

Mike Tyson dice che il suo manager Cus D’Amato lo faceva ipnotizzare per renderlo il più aggressivo possibile sul ring.

E’ uscita ( o sta uscendo) la Biografia di Mike Tyson e ci sono alcune rivelazioni interessanti: Mike dice che il suo manager Cus D’Amato lo faceva ipnotizzare per renderlo il più aggressivo possibile sul ring.

mike-tyson-ipnosi

In un’intervista al Daily Telgraph, ripresa poi dal sito neozelandese 3News Mike dice:  “Cus mi faceva ipnotizzare da un professionista due o tre volte al giorno, prima dello sparring, prima dell’allenamento e prima dei match. Il mio obiettivo era la distruzione.”

Mike Tyson è stata l’ultima vera leggenda della boxe: campione del mondo a 18 anni, reputazione di fighter super aggressivo (i primi 19 match da professionista sono finiti con un KO..)
Mike dice anche che non aveva nessun rimorso per quello che faceva perchè cosi era stato istruito. “Le emozioni lo distraevano”

Cosa ne pensate? di sicuro l’ipnosi, e altre tecniche mentali, sono importanti come complemento per un fighter, ma arrivare a questi livelli ( se è vera la notizia, ovviamente) forse è un tantino troppo, anche per la salute mentale del fighter stesso.

Chi di voi utilizza tecniche più soft ma altrettanto utili come visualizzazioni prima dei match ? se no perchè?

Manolo El ChupaCabra

Manolo El ChupaCabra

Praticante di MMA, agonista di BJJ e grappling, ottimo conoscitore delle arti marziali miste e del valetudo. Manolo "El Chupacabra" Macchetta non è niente di tutto questo.

Articoli: 6534

Newsletter Aggiornamenti

Inserisci la tua mail

5 commenti

  1. L’ autobiografia è uscita e anche da un po’.
    L’ipnosi nello sport? Beh è sempre esistita. Anche Frank Bruno si è vantato di usarla, proprio contro Tyson. Ha fatto un bel match ma è finito lo stesso KO.
    In pratica se sei forte ti dà un aiutino in più, se sei scarso ti fa diventare un mediocre ‘convinto’.
    Tutto lì. (non perdete tempo con PNL e cose del genere, sono tutte ca**ate: allenatevi bene piuttosto!)

  2. La tua ultima frase vale oro.
    Addentrarsi nel campo della psichiatria o psicologia è quantomeno azzardato. Immaginare Cus D’Amato che gioca a fare il piccolo psicoterapeuta con Tyson fa quantomeno ridere.
    E’ fuori ogni dubbio che la crescita personale sia perseguibile solo attraverso il miglioramento della propria autocoscienza, ma questa non si persegue facendo delle sedute o cercando di manipolare la propria indole su suggerimento di un esterno che ci dice attraverso un libro o live come diventare migliori sentendosi tali.
    Un processo di crescita e miglioramento può essere solo lungo e passare per le esperienze vissute in prima persona.

  3. Tu dici?
    Secondo me gli hanno staccato i recettori del dolore e aumentato quelli dell’incazzatura.

  4. Sono d’accordo pienamente con Bepo.
    Il percorso interno non si può abbreviare con espedienti e trucchetti.
    Sì Sanchez andava da Anthony Robbins: dopo aver vinto un incontro con Stevenson e un altro con Guida per split decision, ha perso in maniera brutalissima con BJ Penn e poi anche con Hathaway….

I commenti sono chiusi.

Ti è Piaciuto questo contenuto?
Ricevi tutte le news direttamente in casella. GRATIS.
100% Contenuti.

Subscription Form