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il 31 dicembre si chiude l’anno, ma si chiude anche un decennio gravido di successi per le MMA, cheall’inizio del millennio sembravano tutto all’infuori di uno “sport”… anzi DELLO sport degli anni 00. Sono sicuro che ci ricorderemo di questi anni per moltissimo tempo e potremo racconatare ai nostri figli” io c’ero”.
Se l’UFC è l’organizzazione che in un modo o nell’altro merita il titolo di questo decennio, il Fighter che più ha incarnato questa decade è senza dubbio l’unico che per con l’UFC non ne ha mai avuto a che fare: Fedor Emelianenko. E’ lui l’atleta più dominante di questi anni.
Nello sport spesso i risultati non sono scontati e nessuno è davvero imbattibile, ma dove delle vere leggende come Randy Couture hanno un risultato di 17-10, Fedor se li beve tutti con un 31-1, con un’unica sconfitta a causa di un taglio dovuto a una gomitata vietata dal regolamento.
Fedor ha iniziato la sua carriera nelle MMA nel 2000, nella sua nativa Russa sotto la Rings. Il primo incontro è contro uno sconosciuto Martin Lazarov. E sconosciuti anche i due fighter seguenti ( ma ai tempi le MMA erano molto più ruspanti..). Finalizzato il primo e Sdraiato i secondo in 12 secondi.
Dato i successi Fedor viene invitato in un torneo a eliminazione con persone del tipo Antonio Rodrigo Nogueira, Valentijn Overeem, Randy Couture, Ricardo Arona, Dave Menne (UFC middleweight champion del 2001) & Renato “Babalu” Sobral. Una parata di stelle ma tutti se lo ricordano per un solo motivo: l’unica sconfitta di Fedor!
i quarti Fedor si scontra con Tsuyoshi Kohsaka. Kohsaka colpisce con il gomito il russo e gli apre una ferita. Benchè le regole vietavano le gomitate, Fedor non potè andare avanti, e quindi fu data la vittoria a Kohsaka per poterlo fare salire alle semifinali. L’incontro sarebbe dovuto essere un no contest, e ad oggi è l’unica sconfitta di Emelianeko. Per onor della cronaca ci sarà una rivincita dove il Giapponese fa una pessima fine sotto i pugni del nostro supereroe preferito, che gli rende pan per focaccia.
Dopo qualche altro incontro sotto la RIngs, dove stravince viene invitato al Pride, al tempo l’associazione di MMA di punta.
Il primo match al Pride è contro l’enorme kickboxer olandere Semmy Schilt, pericolosissimo striker (3 volte vincitore del K-1 World Grand Prix). Semmy 30 cm e un bel po di Kili più di Fedor. Incontro sbilanciato sulla carta, e invece Fedor evita i colpi di Schilt e riesce a spingere per i venti minuti. Vittoria unanime
5 Mesi dopo tocca a Heath Herring. Prende cosi tanti colpi al primo round che non gli è permesso di continuare al secondo. Fedor si guadagna il combattimento contro il campione del Pride: Minotauro Nogueira.
Il jiu-jitsu di Nogueira è da campione del mondo ed è ancora oggi uno dei più pericolosi fighter al suolo. Se Fedor cade a terra è fatto pensano tutti… E invece proprio da terra Fedor scatena la sua potenza, facendo 3 round di Ground e Pound, guadagnandosi il titolo Pride dei pesi massimi.
Titolo che Fedor si è tenuto per altri 12 incontri, prima del collasso dell’associazione. Ci ricordiamo alcuni incontri: Kazuyuki Fujita tira una tranvata a Fedor che trema il palazzetto, le gambe si fanno molli, Fedor traballa ma salta adosso a Fujita e lo finalizza! Contro Kevin Randleman subisce una suplex che avrebbe ucciso una persona normale, ma Fedor si tira si con la sua solita calma e finalizza Randleman con una kimura.
Fedor sconfiggera big Nog ancora, e poi ci sarà uno scontro tra titani contro Mirco CroCop ai tempi al massimo della forma, con la maggior parte delle persone propense a credere che sarebbero stati proprio i piedi del croato a dare la prima vera sconfitta al Russo. Nessuno è imbattibile. Ma fedor non è nessuno.
Dopo Crocop una serie di incontri “minori” Zuluzinho, Mark Coleman, Mark Hunt, Matt Lindland e Hong-Man Choi. La Pride non esisteva più e quelli che non erano nell’UFC non avevano possibilità di scontrarsi coi migliori, piovono critiche sullo stato del russo.
Arriva l’Affliction, Fedor firma per tre incontri su suolo americano contro tre ex campioni Ufc: Tim Sylvia, Andrei Arlovski e Josh Barnett. Ne Sylvia ne Arlovski si sono più ripresi dall’incotro con Fedor che li ha stesi prima del limite. Con Josh Barnett non si scontrerà, ma i dubbi sulla forza del russo sono dissipati: è ancora lui il migliore!
Dopo un rincorrersi con l’UFC firma con la Strikeforce che co-promuove gli eventi con la M-1 (associazione parzialmente posseduta da Fedor). Il primo incontro è in diretta sulla CBS dove davanti a 5 milioni di persone stacca la testa al temuto ( e imbattuto) Brett Rogers.
Chiude il decennio quasi imbattuto, record irraggiungibile, tra i più bei KO e sottomissioni!!
L’ultimo Imperatore e qui! ci vediamo tra 10 anni!