Di Chirico contro Alhassan è un match chiave per il futuro

I fighters italiani in UFC non sono particolarmente fortunati dal punto di vista delle cancellazioni dei match. Alen Amedovski ha visto l’annullamento del proprio incontro a UFC 264 a pochissime ore dall’inizio della card, Marvin Vettori in 5 anni di Ultimate Fighting Championship ha visto ben 7 cancellazioni dei suoi match e Alessio Di Chirico detiene il primato con ben 9 incontri saltati.

Negli ultimi 4 mesi, Manzo avrebbe dovuto affrontare prima Roman Dolidze a Giugno (saltato per infortunio di Alessio) e poi Aliaskhab Khizriev il 28 Agosto (cancellato per problemi di Khizriev). Tuttavia, nella sfortuna, c’è stata anche una bella consolazione: con una gran giocata la UFC è riuscita a trovare a Di Chirico un rimpiazzo con pochissimo preavviso proprio per questo Sabato, e si tratta del ghanese Abdul Razak Alhassan.

Alhassan ha un record di 10-4 e in UFC può vantare 4 vittorie e 4 sconfitte. Cosa bisogna sapere di lui? Senza dubbio il fatto che ha una spaventosa percentuale di successi per KO del 100% e che è stato per tantissimi anni un agonista di Judo (non a caso, il suo soprannome è “Judo Thunder”). Da segnalare pure che l’atleta ghanese ha passato quasi tutta la sua carriera UFC nei pesi Welter, categoria che ha poi dovuto abbandonare in seguito a difficoltà nel fare il peso: da quando è tornato nei Medi ha combattuto solo una volta, perdendo ai punti nonostante partisse come netto favorito alla vigilia.

Il “problema” è che Alhassan viene da 3 sconfitte di fila, e nell’Ottagono cercherà il tutto per tutto per evitare di essere tagliato dalla promotion di Dana White. Una situazione, tra l’altro, che pure lo stesso Manzo ha vissuto in prima persona superandola alla grande con quel KO micidiale su Buckley.

Per quanto riguarda Manzo siamo proprio fermi a quel knockout pazzesco, risalente al 16 Gennaio, che UFC non ha assolutamente sfruttato. Vi ricordate quando Buckley fece il “KO of The Year” su Impa Kasanganay? Fu pompato alla grande e venne pubblicizzato come uno dei migliori prospect del roster, peraltro facendogli fare un match già il mese dopo per cavalcare l’onda. Ecco, per qualche (strana?) ragione UFC ha invece deciso di non spingere Alessio, facendo quasi il contrario: ricordiamoci che l’avversario designato per Di Chirico era il signor Dolidze, probabilmente il fighter più soporifero e mal sopportato del roster. Quasi un passo indietro, anziché uno in avanti..

Personalmente l’abbinamento con Alhassan mi piace: Manzo è sempre stato particolarmente abile nel disinnescare i fighters che hanno la dinamite nelle mani, come visto con Muradov o Holland. Con Holland possiamo dire serenamente che Alessio aveva vinto (non è un mistero per nessuno) mentre con Muradov fece una bella prestazione nonostante la giusta sconfitta arrivata ai cartellini. Aggiungiamo pure il fatto che Di Chirico ha un’ottima takedown defense (83%) e le chance di annullare anche il Judo del ghanese crescono abbastanza! Detto questo, non si tratta di un match facile per nessuno dei due.

Una vittoria sarebbe davvero preziosa per Manzo, che salirebbe a due successi di fila come nel biennio 2017-2018 e metterebbe definitivamente al sicuro la propria presenza nel roster della promotion di MMA più importante del mondo. E chissà, si potrebbe anche iniziare a sognare la Top 15… FORZA MANZO!

Per Haljestam-USA TODAY Sports

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