Jorge Masvidal: L’ANIMA GUERRIERA

Jorge Masvidal é una delle maggiori stelle della UFC, con la sua storia affascinante e il cuore da leone ha conquistato i fans!

STORIA DI UN RIBELLE: JORGE MASVIDAL

Jorge Masvidal

Gli inizi: 305 Till I die!

Masvidal è nato in un quartiere occidentale di Miami (Florida, USA) da madre peruviana e da padre cubano, quest’ultimo, lasciò cuba e navigò su una zattera fatta a mano fino alle isole Virgin e successivamente fu incarcerato per 20 anni per reati quali traffico droga e omicidio.

Sin dalla più tenera età il piccolo Masvidal esternò la sua vera natura di combattente; addirittura alla scuola materna (3-4 anni) fu spesso coinvolto in risse con altri bambini.
Da adolescente prese parte ai cosiddetti “street fight” – combattimenti di strada – nei cortili dietro casa che lo resero in seguito una “street legend” insieme allo spaventoso Kimbo Slice (1974-2016). Ci sono decine di video su Youtube che ritraggono un giovane Jorge indaffarato a gonfiare di botte altri “Thugs”(teppisti).
Ecco l’epico duello contro il prodigio del noto Slice, KIMBO RAY:

“Gamebred” – significato dietro al nickname:

“Game” (gioco) sta a significare l’abilità di combattere malgrado la fatica ed il dolore.

Non è rilevante se sei bravo, scarso o un campione…Non c’entrano niente le tue abilità in combattimento.
“Bred”(allevamento) è praticamente: hai un pitbull e un altro pitbull – Allevi un pitbull, capito?”

In poche parole “Gamebred” significa combattere senza sentire la fatica, come se fosse un gioco.
Significa essere un atleta allevato al gioco brutale della violenza.
In effetti il grande Masvidal ha sempre mostrato passione ed amore per questa cruda, sottile  e comunemente poco apprezzata arte racchiusa nelle MMA.
I sorrisi, le risate, i baci addirittura che Jorge lancia agli avversari fanno di lui un formidabile trash talker oltre che un fenomenale fighter!

L’ascesa, l’ UFC e la “Resurrezione”:

Jorge e Yoel best friends

Masvidal e il suo amico Yoel Romero in sessione di allenamento all’aperto all’ATT di Coconut Creek, Florida (USA).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Jorge prima del debutto in UFC ha combattuto in molteplici organizzazioni quali (in ordine cronologico) AFC, BodogFIGHT, Strikeforce, World Victory Road, Bellator e Shark Fights.

La carriera professionistica dell’apprezzato talento cubano però iniziò attraverso tanti sacrifici e molta dedizione.
I primi tempi furono duri per “Gamebred”, il quale fu costretto per svariate settimane a dormire in macchina con il suo cane per la condizione finanziaria in cui era coinvolto. Ma i sogni e la forza di volontà erano l’unica cosa che contava per lui e dopo innumerevoli fallimenti e lotte (dentro e fuori dalla gabbia) riuscì a permettersi di pagare l’eccezionale ATT (American Top Team).
In seguito dichiarerà:

In quel momento, in macchina col mio cane, ero in contatto con me stesso e con Dio e sapevo che quella situazione sarebbe stata temporanea. Sapevo il mio valore, non avrei mai mollato.
É grazie a quella situazione che sono l’uomo di oggi!

Con un record di 23-7 (2012) la UFC decise di metterlo sotto contratto!

UFC:

Dopo anni di incontri nella promotion e con una carriera abbastanza altalenante, Jorge decise di dare una svolta alla sua vita e per salvarsi dal rilascio attuò vari cambiamenti a seguito della sconfitta contro il karateka Stephen Thompson a UFC 217.

Due anni di assenza dalla gabbia più famosa al mondo diedero l’opportunità a Jorge di diventare più completo e soprattutto di sviluppare la strategia della finalizzazione e della ferocia!

Capii che era necessario finalizzare i miei avversari piuttosto che finire nelle mani dei giudici, da quella volta per me è sempre stato un “kill or be killed”
(o uccidi o muori)!

Era il 2019 ed arrivato il momento di farsi conoscere e di sorprendere il mondo e UFC London diede la giusta visibilità all’underdog Masvidal, che doveva battere il gorilla di Liverpool: Darren Till.
L’incontro finì brutalmente per KO in favore di Masvidal al secondo round.
Era iniziata la RESURREZIONE.

Il neo Masvidal era profondamente cambiato non solo interiormente ma anche esternamente:
il cambio di look con capelli lunghi era uno specchio del ribelle che era in lui e ciò si rifletteva anche nel modo di combattere. La UFC cerca finalizzazioni e modi selvaggi di finire il match e Masvidal incarnava questi valori.

Venne addirittura coniato, erroneamente, apposta per lui il termine di “Street Jesus” ma Jorge ha sempre smentito di essersi denominato il nuovo Gesù, era solo una fantasia dei fans che come spunto prendevano i capelli lunghi e il modo che utilizzava per “battezzare” i suoi avversari.

“3 piece with the soda” e la corsa al titolo:

A seguito della vittoria su Till, Edwards, individuò Masvidal nel backstage mentre veniva intervistato e dalla distanza, lo continuò a infamare. Jorge, infastidito e con le mani dietro la schiena in senso di pace lo approcciò e, vedendo il nervosissimo Leon con la guardia alta, gli sferrò senza pietà una combo di 3 colpi diretti in volto, facendolo sanguinare.
Ecco il video:

” Masvidal è l’unico combattente ad aver vinto 2-0 (Till e Edwards) nella stessa notte” era il commento ricorrente quei tempi!

“3 piece and a soda” significa sferrare 3 rapidi pugni ed un piccolo colpo extra per concludere.
Questo fu il servizio di cui “Rocky” fu ricompensato. Aveva parlato troppo.

La fama di Jorge raggiunse l’apice con la vittoria in 5 secondi contro Askren a UFC 239 e contro Nate diaz a UFC 244
vincendo il titolo simbolico del “BMF – Baddest motherf*cker.
Da quel momento Masvidal si è sentito un po’come Tony Montana, col mondo nelle mani e con il potenziale illimitato, tanto da inserire come walkout song il tema di Scarface.

The eyes, chico…they never lie.

Ha “Gamebred” la ricetta per battere Usman nel rematch?

Dopo aver salvato UFC 251 lo scorso luglio con soli 6 giorni di preavviso Jorge è nuovamente il title challenger in vista di UFC 261 e stavolta avrà fra le mani la possibilità di porre fine all’egemonia del nigeriano con un full training camp.

Può Jorge battere Usman? Sì, può farcela.
Sembra davvero determinato a sconfiggere Kamaru che il suo desiderio è di mandarlo a dormire in una pozza del suo stesso sangue! Parole pesanti.

Anche se nella gabbia non contano le parole ma i fatti, Masvidal è l’uomo in missione che è stato spedito per sconfiggere il campione e quando hai una prova del genere di fronte vuol dire che sei in grado di superarla.
Questa è la mentalità di “Gamebred” : UCCIDERE DIVERTENDOSI.

Perché amiamo Jorge Masvidal?

Perché il suo carisma riflette la nostra voglia di ribellione, di andare contro gli schemi e di avere successo facendo ciò che si ama! Semplice.
Vestirsi Versace e vantarsi con i lussi della vita è solo il personaggio di Masvidal, ma la natura del cane selvaggio di “Gamebred” è un’idea immortale e resterà sempre la sua veraessenza!

Da zero a cento, dalla povertà agli apici dell’intrattenimento, dalla rabbia repressa all’elegante compostezza, dai preliminari al titolo mondiale! Masvidal le ha passate tutte e il suo “back and forth” di vita è una grande lezione per tutti noi.
Che lo si odi o lo si ami Masvidal è un esempio di self made man e di guerriero, non solo nell’ottagono ma anche fuori da esso!

Che vinca il migliore il 24 aprile. all UFC 261

Masvidal per me però ha vinto nella vita, nell’esistenza, perché ha avuto il coraggio di non arrendersi mai e di essere sempre sé stesso, senza filtri, al contrario di Covington o Usman che forzano molto il personaggio.

Grazie dell’ispirazione, Jorge “Gamebred” Masvidal, anima guerriera!

 

24AprAll DayUFC 261: Usman vs. Masvidal 2

 

 

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