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Dave Bautista voleva provare a sè stesso che nonostante i 43 anni, poteva ancora farcela. Nel camp c’era anche Stephan Bonnar (che poi è stato chiamato per il match all UFC 153 sabato prossimo). Nonostante il preavviso davvero breve Bonnar ha accettato e prima dell’incontro ha anche telefonato a Dave ricordandogli due cose: “Tieni alte le mani e la mascella bassa”.
Per sua stessa ammissione, Bautista non ha fatto nessuna delle due cose. “Credo che sia stato il nervosismo… ero terrificato dall’andare nella gabbia.”
Il suo avversario, Vince Lucero (22-23-1), è partito forte ma aveva il cardio per 25 secondi… Nonostante i colpi Bautista è riuscito a mettere a segno un double leg e ground’n’pound.
Di sicuro non il match più tecnico della storia (anzi il buon Dave ha uno striking veramente pessimo), ma nonostante questo credo che qualche complimento se lo sia meritato lo stesso. Non solo dal suo coach che è rimasto impressionato più che dal risultato, dalla dedizione all’allenamento, ma anche dal suo avversario (che visto cosi è un altro uomo-barbeque, ma ha combattuto contro Lavar Johnson , Tim Sylvia e Roy Nelson tra gli altri…)
Lucero: “Massimo rispetto per Dave. Io non avevo nulla da perdere, ma lui tutto: mettere così il proprio nome in prima linea, non si può che rispettare una persona cosi.”
Bautista non ha illusioni di campionati del mondo. Ama le arti marziali, ma ha iniziato troppo troppo tardi. Sa che non avrà un futuro alla Brock Lesnar, ma comunque l’esperienza gli è piaciuta e vuole combattere ancora. “Non ho piani. Lo faccio perché mi piace. Non ho motivi ulteriori. Credo che sia apparso chiaro stanotte che non sarò mai il campione del mondo.”
E sapete una cosa, Bautista nonostante non se possa vede’ a tirare i pugni, ha anche i miei complimenti!
http://www.youtube.com/watch?v=f4yoQmEoVl8
I commenti sono chiusi.
Manuel la domanda che fai tu e tutt’altro che scontata. Diciamo che le MMA hanno aperto un mondo che prima non si conosceva. Si sono fatti sempre discorsi ipotetici su chi vincesse in questo tipo di incontri, ma si sono dovuti aspettare i 90(almeno al livello americano e quindi mondiali) per avere la risposta. Dove le MMA non sono conosciute, e l’Italia è uno di quei posti direi che i grappler- wrestler, che hanno un minimo di infarinatura di striking avrebbero sempre la meglio contro i kick boxer anche più grossi di parecchio non avvezzi alla lotta.
Un esempio un judoka che sa menare i pugni non aspetterà che l’antagonista gli rifili una combo ma cercherà di accorciare le disanze e portarlo a terra per dargliele. Se ci pensi un kick boxer per quanto gasato se riesci a buttarlo a terra per quanto grosso è come una tartaruga capovolta e se non sei una pippa di lottatore a quel punto dovresti riuscire a finalizzarlo o anche colpirlo. I kick boxer della mia zona, e ce ne sono tanti anche di livello, il ground and pound non sanno che cazzo sia. Purtroppo non ho i mezzi fisici e tecnici per dimostrargli il contrario ma sono sicuro che uno qualsiasi degli utenti qui senza grandi sforzi riuscirebbero ad avere la meglio.
Poi non è che le MMA siano uno scontro reale ma sono ciò che più gli si avvicina.
Per cui in uno scontro reale il fighter mma parte avvantaggiato.
E comunque Manuel, guardati tutti gli incontri di Emilianenko, anche solo per fari un’idea(e magari un idea) e quello contro Hon Man Choi e Zuluzihno.
Ma soprattutto Saap vs Nogueira.