La prima cosa che mi ha favorevolmente colpito è che il numero di pagine. E’ vero non si guarda la qualità di un libro sulla sua lunghezza, ma un libro così lungo mi impedisce di essere prevenuto su di esso: non è un instant book fatto per monetizzare, ma ha un suo senso nel percorso dell’autore. E che percorso ha fatto Mike Tyson. Nato poverissimo, diventa quasi subito un rapinatore e ladro da appartamento. L’incontro con Cus lo tiene fuori dai guai e piano piano lo trasforma nella macchina da guerra che è IRON Mike.
La metamorfosi però è incompleta; Cus ci lascia proprio mentre Tyson aveva bisogno di crescere anche psicologicamente. E da quel momento nonostante i titoli, tutto il resto va a scatafascio: pessimo a gestire i soldi, le donne, lo stress, i gestori del patrimonio entra in un circolo vizioso di stupefacenti, violenza e truffatori. Il finale del libro è quanto di più reale ci sia, con Mike e il suo ghost writer non sicuri che il processo di redenzione sia davvero completato… il libro è del 2013 e quindi possiamo guardare solo su wikipedia se il pugile sta seguendo la retta via.

Dal punto di vista della narrazione la prima parte (fino all’incontro con Holyfield) il libro è molto appassionante, poi quando entra nel turbinio della droga diventa molto confuso, si perde in continue ripetizioni e lascia fuori aneddoti magari anche famosi. Credo che abbia fatto più bene a Mike a scriverlo che noi a leggerlo. Il finale, come vi dicevo ha un filo di speranza, ma ci sono tanti nuvoloni.

tutto sommato il libro mi è piaciuto, forse avrebbe avuto bisogno di una editata migliore nella seconda parte e nel finale, ma è una bella lettura per un fan.

Recensione Originale su Cocooa.com: https://www.cocooa.com/libri/mike-tyson-true

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